mercoledì 4 aprile 2012

Successo internazionale per il premio letterario "F.Pasqualino" quarta edizione, Butera 2012







Successo internazionale per il premio letterario "F.Pasqualino" quarta edizione, Butera 2012

Nella splendida cornice normanna della Sicilia, la quarta edizione del premio letterario dedicato allo scrittore buterese Fortunato Pasqualino, ha avuto ampio e sempre crescente consenso di pubblico e visibilità internazionale. Come naviganti nel mare della Letteratura, dalla città di Stesicoro il grande aedo dell'antichità, movemmo in torpedone per Butera, paese dall'illustre passato dal cui orizzonte Affrica ed Europa, congiuntamente si scorgono.

La struttura organizzativa, l'ideazione e la fiamma del momento, è come negli altri anni opera dell'associazione Akkuaria capeggiata da Vera Ambra, una donna che sta segnando l'epoca attuale del panorama culturale siciliano con le multiformi sue iniziative, sapendo avvincere e coinvolgere, travolgere e seguire, con stile e discrezione, persone-mondi anche differenti, ma uniti dalla comune 'manducatio' per il Sapere. A Butera trovammo il 31 marzo, vigilia delle Palme festa della cattolicità, aria del nord: il gemellaggio della cittadina sicula con il comune tedesco di Gevelsberg, dove vive una folta comunità di emigrati, con la presenza del Sindaco tedesco, ha costituito un simpatico sipario alla manifestazione culturale che ricorda lo scrittore e giornalista Pasqualino.

Il cine teatro nuovo e grande di Butera fu poi il luogo dove si dipanò, come in un seguito di immagini da cinegiornale, la manifestazione bella, affettuosa, ampiamente coinvolgente: curata con simpatia dall'amministrazione comunale capeggiata dal Sindaco Luigi Casisi, da sempre vicino e sostenitore del premio, che ha partecipato attivamente alle funzioni.

La premiazione (tutti i dettagli dei vincitori nel sito
http://www.premiofortunatopasqualino.it/ ), con l'affettuosa presenza della signora Barbara Olson vedova Pasqualino, che mai manca al ricordo del consorte, partecipata dal pittore Salvo Barbagallo che in presa diretta ha dipinto degli acquerelli, è stata intervallata dalla presenza dell'attore catanese Emanuele Puglia, del gruppo del Teatro Stabile, il quale tra 'cunti', miniminagghie' siciliane, canzoni e poesie, ha affascinato l'uditorio come è suo costume: particolarmente significativo, in tema pasquale, il racconto in lingua 'regionale' siciliana "Lu superchiu è comu lu mancanti", tra Gesù e San Pietro.

Vera Ambra ha sapientemente diretto la serata, nella quale lo scrittore e giornalista Francesco Giordano ha appositamente portato la 'vox alienista', collegando la figura di Fortunato Pasqualino al novello movimento culturale ed artistico dell'Alienismo: in tale ambito egli ha voluto, in particolare ai numerosissimi ragazzi della media "Mario Gori" ivi interevenuti per l'apposito concorso di racconti e poesie a loro dedicato, indicare delle figure supreme di alienisti i quali costituiscono ognora la bussola per chi desidera far parte del gruppo: Gesù Cristo, l'Alfa ed Omega, martire rivoluzionario immolato in nome dell'Amore, il primo ed ultimo Alienista; Sant'Agata, ragazza ventenne che invece di cedere alle lusinghe del corpo, muore vergine e sceglie la salvezza dell'anima, autentica alienista contro il mondo e per il mondo; I fratelli Pii, nella società siciliana preellenica simbolo di amor filiale, salvano i genitori dalle lave dell'Etna che davanti a loro si biforcano ed arrestano, eterno esempio di alienismo dell'amore pei genitori celebrato in tutta l'antichità; infine la beatissima Vergine Maria, il cui "fiat mihi secundum Verbum tuum" all'angelo Gabriele è il caposaldo della formula dell'abbandono alienista alla volontà suprema, che è dell'essere umano, ma soprattutto divina.

Parteciparono alla premiazione le scrittrici Gabriella Rossitto, Mariella Sudano, Angela Agnello, Maria Tripoli che da poco ha dato alle stampe il suo libro autobiografico, e la giovane e fascinosa Antonella Salamone di cui salutiamo la novella agenzia letteraria "Giri di bozze".

Con le parole socratiche riferite da Platone possiamo affermare che il percorso della diffusione del Sapere continua ininterrotto, "poiché il sole è, ancora, sui monti".

(***)

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