lunedì 28 novembre 2016

Successo della mostra di Arte contemporanea e del premio Aquila d'Argento a Misterbianco





 Successo della mostra di Arte contemporanea e del premio Aquila d'Argento a Misterbianco

La mostra di Arte contemporanea "La spiritualità nell'Arte" e il XVI premio nazionale "Aquila d'Argento", organizzate dall'Accademia di Arte Etrusca sapientemente ideata e diretta da Carmen Arena, si sono svolte nella sala dello stabilimento Monaco del Comune di Misterbianco, ospiti di quel municipio, alla presenza, nelle serate del 25 e 26 novembre u.s., del Sindaco misterbianchese Nino Di Guardo, dell'Assessore alla Cultura Lupo e del presidente del consiglio comunale Marchese.
La mostra d'arte di venerdì 26, intensamente partecipata, presentata dalla dott.ssa Antonella Cunsolo e che ha avuto come ospite l'Assessore alle infrastrutture e lavori pubblici del Comune di Catania ing.Luigi Bosco, ha avuto la caratteristica di premiare gli artisti che si sono distinti nel campo poetico e pittorico; densi gli interventi dei relatori, il prof.Salvo Luzzio ha elogiato il ruolo degli artisti che devono essere supportati dalle istituzioni, il dott. Francesco Giordano ha voluto ricordare la grande figura del recentemente scomparso prof.Giuseppe Giarrizzo, a cui la sala è intitolata, preside della Facoltà di Lettere dell'Università di Catania ed eminente storico, sottolineando che la spiritualità è alla base della ricerca degli Ideali che animano l'artista, citando Wilde e Plotino, secondo cui è l'Uno da raggiungere anche in Arte, e brevemente soffermandosi sulla importanza cristiana delle icone, particolarmente quella russa della Madonna di Kazan, molto venerata nel mondo ortodosso, di cui egli ha voluto fare cenno in quanto Delegato per la Sicilia e Malta della Reale Casa d'Epiro.
Il Premio Aquila d'Argento ha altresì veduto la notevole partecipazione del pubblico, che ha gradito le premiazioni a diverse personalità che si sono distinte nei vari settori, considerata la manifestazione (che il Comune di Misterbianco ha sostenuto,  ove il Sindaco ha premiato i meritevoli), una delle eccellenze in campo nazionale.  Fra i premiati della serata, presentata dalla dott.ssa Jolanda Scelfo e dalla dott.ssa Anastasia Distefano, il prof.Italo Garigale chirurgo estetico, il ten.col.Massimo Zafarana dell'Aeronautica, premiato da Don Giovanni Salvia, il Comandante Roberto Valentino delle Guardie Ambientali del centro Italia e il dott.Giuseppe Giocaliero delle medesime Guardie, il dott.Alfio Sciacca giornalista; ci sono stati dei momenti musicali partecipati. Le serate, che hanno avuto il contributo della delegazione di Catania delle Guardie d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon guidata dall'ing.Salvatore Caruso, mercè l'impegno della vulcanica artista Carmen Arena che è anche GdO, dimostrano la notevole volontà della medesima di diffondere la cultura e l'arte in modo aperto e spontaneo, coinvolgente per ogni settore della società.
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lunedì 21 novembre 2016

Celebrata a Catania la S.Messa in ricordo dei Sovrani Vittorio Emanuele III ed Elena di Savoja




      Celebrata a Catania la S.Messa in ricordo dei Sovrani Vittorio Emanuele III ed Elena di Savoja

La Santa Messa in memoria delle LL.MM. Vittorio Emanuele III ed Elena di Savoja, Sovrani d'Italia dal 1900 al 1946, si è svolta come consuetudine a Catania nella chiesa di San Camillo dei Mercedari ai Crociferi, in via dei Crociferi, fulcro del centro storico della città etnea; organizzata dalla Delegazione di Catania dell'Istituto Nazionale per la Guardia d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon, brillantemente guidata dall'ing.uff. Salvatore Caruso, ha visto nella mattinata di domenica 20 novembre, la  partecipazione delle Delegazioni INGORTP di Siracusa ed Enna, nonché la presenza dell'Ispettore Regionale della Sicilia INGORTP ins.Giuseppe Restifo, e del Consultore dell'Istituto nonché Delegato per la Sicilia degli Ordini Dinastici di Savoja, gr.uff. avv.Francesco Atanasio.
La funzione fu sapientemente svolta dal molto reverendo Don Gianni Romeo, cappellano dell'Ordine di N.S. della Mercede e parroco della comunità Immacolata Concezione ai Minoritelli in Catania, con folta partecipazione delle Guardie etnee e ivi convenute, ospiti della GdO Barone Beniamino Sorbera de Corbera, responsabile dell'ordine Mercedario catanese, che con molta liberalità sposa la causa sabauda.  Alla fine della Messa, ove il Delegato catanese Caruso ha ricordato che il Pantheon attende il ritorno delle salme dei Re celebrati, dall'esilio in cui ingiustamente sono ancora relegati dopo oltre settanta anni, e letta la preghiera per la beatificazione della Regina Elena da parte della Guardia e consultore dott.Filippo Cuva, l'avv.Atanasio, nella monumentale sagrestia, ha voluto brevemente rammentare le opere di grandissima umanità compiute da Sua Maestà Elena di Savoja durante il Regno: dalla fondazione dell'Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro alla lotta contro l'encefalopatia letargica; inoltre Elena, nata Petrovich Niegos del Montenegro, volle passare dalla fede cristiana ortodossa a quella cattolica, in ossequio alla tradizione di Casa Savoja che è sempre stata legata alla Chiesa di Roma; infine egli ha preannunciato delle iniziative per sostenere la Beatificazione della Regina, Rosa d'Oro della Cristianità.
Tra le personalità e Guardie presenti, il Vicario degli Ordini Dinastici di Savoja per Catania cav.avv.Giovanni Vanadia, i componenti della Consulta dei Senatori del Regno prof.Guarino, prof.Suriano, lo stesso delegato Caruso nominato nella sessione di novembre consultore; le Guardie Aversa, Arena, La Torre, Speranza, Costanzo, Caruso, Lo Presti, Valore e diverse altre; presente altresì il comm. con placca Ordine Equestre dell'Aquila d'Epiro dott.Francesco Giordano, Delegato per la Sicilia e Malta della Real Casa Epirota, ivi in veste di Guardia d'Onore.
                                                                                                           ***

domenica 20 novembre 2016

"Ciatu" ovvero della coscienza, all'Ambasciatori di Catania inaugura la stagione del Gruppo d'Arte Sicilia Teatro



      "Ciatu" ovvero della coscienza, all'Ambasciatori di Catania inaugura la stagione del Gruppo d'Arte Sicilia Teatro

La stagione 2016-2017 del Gruppo d'Arte Sicilia Teatro, attentamente coordinato e diretto da Tino Pasqualino, si è aperta al cine teatro Ambasciatori di  Catania la sera del 19 novembre u.s. con lo spettacolo in lingua siciliana "Ciatu", da un testo di Ernesto Calcagno, attore e regista etneo che fu anche tra i protagonisti della commedia; la quale può dirsi un inno alla coscienza di ciascuno, perchè nel descrivere con scene di colore e intensamente pittoresche, la vita di uno dei tanti cortili della Catania di fine XIX-inizi XX secolo (e sarebbe positivo riscoprire la magìa di queste entità della città segreta, codesti "curtigghi" che nascondono ben più che miseria,  intensa storia locale, si pensi al San Pantaleone che fu il locus martirii di Sant'Euplo...), nel narrare la povertà della popolazione che ci ha preceduto, rimarca il filo narrativo prettamente orale, aneddotico, fiabesco di quelle realtà: sulle quali, come da tradizione, regnava più o meno feroce, e contrastato, l'amore. Questo aspetto è emerso dalla figura del giovane protagonista maschile (Tony Pasqua, figlio di Pasqualino), che ha voluto segnalare la nota passionata di un universo ove il bisogno, la morte soprattutto, ebbe il suo corso senza requie. Si potrebbe pensare al Verga dei Malavoglia od a un certo Pirandello, ma Calcagno non vuole altro dire che anche, o forse vieppiù, in quelle unità basse e popolarissime che furono i cortili (e oggi come ieri, ma più oggi che una certa borghesia sdegnosa disprezza il vero popolo, da cui un tempo proveniva; mentre la nobiltà vera era unita alle plebi, come nella Roma antica) alberga la Luce dell'anima, che egli, nel chiudere la pièce, chiama coscienza. Forse non necessaria l'inserzione del balletto per spiegare la fiaba narrata dal vecchio pescatore, "Ciatu" nondimeno per chi sa cogliere, ridesta sentimenti arcani e, nella dimenticanza della storia popolare siciliana che, avrebbe detto Pitré, è fatta di luce ed ombra, pietra bianca e pietra nera, colma lacune da riparare, ad perpetuam rei memoriam. Bravi ed espressivi gli attori del cast, auguriamo buon successo alla stagione del Gruppo d'Arte di Tino Pasqualino, per l'anno 2017.
                                                                                                                      F.Gio.

lunedì 14 novembre 2016

Il Premio Ibla classica 2017 svoltosi al teatro Donnafugata di Ragusa Ibla: una medaglia per i giovani talenti del panorama musicale





        Il Premio Ibla classica 2017 svoltosi al teatro Donnafugata di Ragusa Ibla: una medaglia per i giovani talenti del panorama musicale

Per la stagione Ibla classica , il 13 novembre u.s. al teatro Donnafugata di Ragusa Ibla si è svolto il "Premio Ibla Classica International 2017 atelier strumentale lirica", ove si sono esibiti i talenti in carriera e le eccellenze della zona iblea e della Sicilia: l'iniziativa è del direttore artistico, Maestro Giovanni Cultrera, che con l'AGIMUS Ragusa ha fortemente voluto l'incontro fra le migliori vocalità ed artisticità musicali e il pubblico attento e numeroso, che sempre segue le manifestazioni della stagione concertistica ragusana.
I premiati con la medaglia "Eccellenze Iblee 2017", sono stati: Davide Lavenia pianista, Roberta Celano mezzosoprano, Giusi Sapienza pianista, Riccardo Alma pianista, Rossella Lavenia chitarrista, Gianluca Failla baritono, Dario Di Gregorio pianista, e il quintetto di trombe Salvatore Iaci, Gianluca Lucenti, Antonio Maucieri, Nunzio Paci, Biagio Schifano.
Da segnalare l'interpretazione della bella e brava artista mezzosoprano Roberta Celano, catanese (allieva del celebre soprano Daniela Schillaci e seguita dal Maestro pianista Gaetano Costa) che al meritato riconoscimento del premio ibleo (alle cui stagioni del Maestro Cultrera ella è sovente presente con grande riscontro dell'appassionato pubblico) aggiunge il recente trionfo come primo premio assoluto-voce rossiniana nel concorso Alajmo dell'estate 2016 nonché il ruolo di protagonista di Rosina nel "Barbiere di Siviglia"; voce rossiniana dalle tonalità peculiari la ventiseienne fanciulla, che onora Catania e l'intiero panorama belcantistico italiano unitamente agli altri giovani talenti del settore, è abilissima anche nel repertorio verdiano, non facile, per cui nella predetta occasione ha eseguito "Cruda sorte amor tiranno" dalla Italiana in Algeri del Rossini, e "Nel giardin del bello" dal Don Carlo del Verdi.