Storica tradizione a Catania
Inaugurata la 32° rassegna di Burattini Pupi e Marionette al Piscator
Con lo spettacolo di Pulcinella della compagnia partenopea dei Ferrajolo, il teatro
Continua a divertire i piccoli e far riflettere i grandi – Eventi sino a maggio -
Da oltre trent’anni oramai il teatro Erwin Piscator di Catania dedica una rassegna annuale allo spettacolo per bambini, allestendo delle rappresentazioni con compagnìe di prestigio nazionale, le quali riscuotono lusinghiero successo. Mentre è appena il caso di cennàre l’importanza fondamentale che le rappresentazioni teatrali, rivolte ai piccoli sino ai dieci anni, hanno per il loro immaginario e per la crescita etica della loro coscienza, precipuamente oggi che il bombardamento delle immagini di tv e Internet costituisce una spietata, anche se a volte utile, forma di indottrinamento dalle inquietanti conseguenze, segnaliamo che la 32° rassegna del Piscator (il quale è una istituzione in città, sito in via Sassari 116), ha debuttato nel giorni scorsi con un deliziosissimo spettacolo allestito dalla famiglia salernitana dei Ferrajolo, ovvero gli inventori, si può affermare, dei burattini di pezza: l’argomento, apparentemente classico, è stato "Pulcinella principe dell’Inferno", laddove la figura antichissima ed estremamente moderna del celeberrimo personaggio, ha interagito con una serie di innovazioni nel solco della tradizione partenopèa del teatrino di figura, divertendo i piccini e riserbando sorprese anche ai grandi, dappoiché la ‘magìa’ del burattinaio Giò Ferrajolo, diretto dalla madre Silvana discendente della celebre famiglia (la quale ha avuto nel secolo scorso decisive affermazioni, tanto da essere apprezzata dal Duce al Pontefice Pio XII, al Presidente della Repubblica Leone, a numerosi spettacoli in TV), ha mostrato non solo in movimento e pezza, ma anche in carne ed ossa Pulcinella, con la sua inconfondibile nasale voce. Pulcinella che nei panni dell’artista Ferrajolo si è altresì cimentato in interpretazioni belle e garbate di alcune melodie della tradizione classica napoletana, da "Tammurriata nera" a "A città ‘e Pullecenella" a "Malafemmena", che hanno intrattenuto con passione il pubblico.
Aggiungiamo che lo spettacolo itinerante dei Ferrajolo, in veste della loro Compagnìa del Teatro Europeo, ha in sé un messaggio sociale di notevole rilevanza, laddove viene lanciata, sotto forma di canzone coinvolgente ("Quello ca ce vò… è una bacchetta magica"), lo spunto a combattere i mali del mondo contemporaneo, quali l’inquinamento, la corruzione, l’aridità intellettuale: il tutto in modo elegante e simpatico, e però incisivo, tanto da rimanere, come è negli intendimenti degli autori, nella memoria e fruttificare.
La rassegna del Piscator è composita: dai burattini ai pupi, i quali affondano le loro radici nella tradizione provenzale e più, siciliana, nonché alle marionette, le cui valenze simboliche non sono secondarie a nessun altro spettacolo per i più grandi. Sono forme di arte apparentemente gestite in maniera artigianale, e però abbisognanti di impegno e professionalità grandissime, le quali non si acquisiscono con l’improvvisazione ed il mercimonio delle coscienze, ma attraverso un lungo, a volte sofferto, percorso animistico, che è sovente tramandato nelle famiglie dei pupari, dei burattinai. E se capita, come è nella disgregazione e nel divenire dei fatti umani, che la tradizione familiare di codeste ricchezze si perde, si polverizza, appare quasi impossibile per gli esterni, a meno che non inventino ex novo, riprendere il fil rouge dell’interrotta narrazione: come se il sipario del teatrino, si fosse fermato a metà, poiché si ruppe la corda, e nessun operante vi è per ripristinarla. Quindi, plauso notevole all’impegno dei responsabili del Piscator (tra cui ci piace citare Carmelo Failla e Cirino Di Mari), che ogni anno si impegnano per alimentare la fiaccola di codesta tradizione senza tempo.
Il cartellone della 32° rassegna per bambini del Piscator prosegue a febbraio con i Racconti di nonna Zucca, dalla compagnia del Drago Rosso, ed Il soldatino di Stagno dato dalla compagnia teatro della fragola; il 19 e 20 marzo con Otello e lo Stregone della compagnia casa di Creta; ad aprile il 2 e 3 Il brutto anatroccolo, della compagnia centro RAT, il 16 e 17 Il castello incantato della compagnia teatro del cocomero, il 29 e 30 aprile Tre doni per il Re di Chiara Luce Fiorito ed Elena Ragaglia, concludendosi a maggio con Cappuccetto Verde, della compagnia Nave Argo. L’inizio degli spettacoli è alle 18, il prezzo del biglietto di cinque euro. Divertimento assicurato dunque, con immancabili riflessioni, sottotraccia.
Bar.Sea.
(Pubblicato su Sicilia Sera n°337 del 6 marzo 2011)
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