martedì 11 maggio 2010

Torna a Catania il varietà col Gruppo d'Arte Sicilia Teatro

Al Teatro don Bosco di Catania

Varietà scintillante con "Domenica è sempre domenica"

Il gruppo d’arte Sicilia Teatro, con la direzione di Tino Pasqualino, ha ideato
uno spettacolo gradevolissimo che rievoca i fasti delle riviste di decenni or sono -

Nell’ambito della 19° stagione del gruppo d’Arte Sicilia Teatro, la compagnìa omonima diretta da quello straordinario e simpatico artista che è Tino Pasqualino, ha dato nei giorni scorsi uno spettacolo di grande brio: "Domenica è sempre domenica", varietà in due atti, ideato da Salvo Troina, maestro concertatore. E’ davvero emozionante ritrovarsi sulle poltrone del noto Teatro Don Bosco di Viale Rapisardi in Catania, nell’anno 2010, nella consapevolezza che il tempo non sa leggere –per citare un celebre romanzo degli anni Cinquanta- e, con l’alfabeto del cuore, riesce a percorrere a ritroso, leggermente, lieve, i decenni sino a toccare i precordi dell’animo. E’ l’effetto delicato, appassionante che provoca il varietà che ha nella regìa di Tino Pasqualino un perfetto animatore, nonché negli abilissimi interpreti (il tenore Antonio Costa, il soprano Angela Curiale, la soubrette Tiziana De Luca, il sassofonista Gil Negretti, il caratterista Luigi Licari, i comici Gaetano Di Benedetto ed Ernesto Calcagno, Tony Pasqua il dicitore, Gaetano Fassari per la sceneggiata, Toti Sapienza macchiettista, Gianni Cavalieri trasformista, Lucia Debora Chiaia conduttrice), la degna espressone di un mondo, quello della rivista e del varietà, non già morto e sepolto mercé l’incalzare della televisione, ma assolutamente vivo e fecondo, laddove vi si ritrovano, come nel caso, pubblico assaj numeroso ed interpreti convinti ed efficaci. Il Rascel di Attanasio Cavallo Vanesio, la Wandissima di Sentimental, Macario e le sue ballerine dalle gambe lussureggianti, come dimenticarli? E come rammentarli, all’uditorio attuale, disgregato e nel quasi completo, umbratile deserto della memoria contemporaneo? Una sfida difficile, tuttavia vinta dai nostri interpreti, con fatica e volontà.
Da "balocchi e profumi" a "tutte le mamme", da Guaglione" a "’A pizza", a "Zappatore", che ha fatto commuovere l’uditorio, affezionato a quella pagina assoluta di storia vera del teatro che è la sceneggiata napoletana, ogni dì viva nel cuore degli appassionati, il varietà concepito da Salvo Troina ha invero indovinato i più variegati registri delle corde intime di un pubblico colto, multiforme e quasi aduso a lasciarsi trasportare, sulle ali della nostalgia. Ma codesta nostalgia sarebbe sterile, se non vi si inverasse una autentica passione: e le voci del tenore Costa e del soprano Curiale, inframmezzate da sipari d’omaggio alla notissima Mina, alle gemelle Kessler ed alla genialità di quei maestri insuperabili che furono Stan Laurel ed Oliver Hardy, riuscirono a coinvolgere nel rintocco di melodie che hanno formato le nostre vite nel particolare, e della società nell’universale. Particolarmente riusciti gli omaggi, con richiami non casuali al comico, di Gianni Cavalieri nell’interpretazione ‘en travesti’ della grandissima Wanda Osiris, come simpatico ricordo di Nino Taranto, da parte di Toti Sapienza. Bravo il giovine Tony Pasqua, nel recitativo di alcune pagine storiche del Teatro siciliano, che merita ogni dì la giusta valorizzazione.
Menzione particolare si dedica a Turi Killer, il notissimo comico catanese, che ha la notevole, e non comune, capacità colloquiale e d’impronta diretta di coinvolgere senza remore il pubblico, con storielle vivaci e salaci le quali hanno il merito di suscitare l’umorismo senza veli e senza freni, assolutamente indispensabile in tempi, come gli attuali, nei quali si è obliato persino il piacere della sana risata. Come una macchina del tempo, il varietà "Domenica è sempre domenica", attraverso la voce di sfondo del brillante Mario Riva, è venuto a capo dell’arcano: trasportare attraverso ideale mongolfiera, quasi per mano, gli spettatori in atmosfere di sincerità e sogno, non molto lontane cronologicamente ma oggi, nella sensazione comune, anni luce distanti, a fronte delle sconcezze che vengono ammannite da molte fonti. Il ‘grande mago’ Tino Pasqualino ha condotto la serata e, come pifferajo magico, guidato da quella Luce dell’animo che tutti affratella, invita al percorso dell’armonico cammino che, dal palcoscenico, conduce verso quel tempo illimite, albergante dentro i cuori di ciascuno.

Bar.Sea.



Pubblicato su Sicilia Sera n° 328 del 9 maggio 2010

1 commento:

  1. In realtà la S.Messa tradizionale ad Acireale viene celebrata tutte le domeniche e le feste di precetto alle ore 10.30, non in una parrocchia ma presso la chiesa di S. Antonio di Padova in via vittorio Emanuele II.
    Fonte : http://www.giovanietradizione.org/

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