Amministratori cambiati, problemi vecchi
La nuova giunta comunale del vuoto, avviata sulla via del nulla
Senza programmazione che non sia il risparmio a tutti i costi, tranne quelli degli emolumenti
di chi di dovere, parte il gruppo novello di Stancanelli – Assenti le opposizioni -
Alle scuole che un tempo si appellavano medie, ci si insegnava che il vuoto torricelliano è quello spazio d’aria che sovrasta la colonna barometrica. In altri termini, un luogo ove non vi è nulla, ma che sovrintende al movimento pulsante dell’essenza: esattamente quel che accade a Catania, leggendo in controluce, senza trionfalismi o false ipotesi, la composizione della nuova giunta comunale del Sindaco (e senatore…) Raffaele Stancanelli. Ha egli affermato di non gradire "pregiudiziali ideologiche", ma di essere aperto al confronto con la città. Quali pregiudiziali ideologiche invero può avere il cittadino, che si trova a leggere le brevi note dei curricula degli otto assessori –il Sindaco tiene la delega di altri quattro assessorati-, se non constatarne, come affermato, l’esistenza del vuoto di torricelliana memoria?
L’esempio più evidente, e forse più chiacchierato ma non unico, è quello della neo ‘assessora’ alla "Cultura e grandi eventi" (già la definizione sa di ridicolo…), signora Marella Ferrera, nota quale stilista à la page, in città ed oltre: "promotrice della riapertura del Museo Biscari - promotrice della manifestazione "Civita in Fiore" - ha curato l'allestimento degli Acroliti di Morgantina rientrati dal Paul Getty Museum", queste le ‘medagliette’ sul petto che ella comunica alla città, onde giustificare la decisione del Sindaco. Pare molto poco, considerato che il cosiddetto museo Biscari, fra l’altro in un palazzo privato, non esiste –quello del castello Ursino, di proprietà comunale, non è stato, come si sa, inventato da lei- , la cosiddetta manifestazione di piazza Duca di Genova, di proprietà pubblica, altro non è stata –chi vi è passato- se non un negozio all’aperto per vendita di piante e pianticelle di vari commercianti, e l’allestimento di Morgantina non pertiene alle civiche attività. L’abbiamo udita, la signora Ferrera, in occasione di un concerto di musica greco-cipriota, sabato 29 maggio, nel cortile Platamone, intervenire per i consueti saluti, dopo il Sindaco: ad una precisa domanda di chi la intervistava, sulla programmazione estiva, quale che sia, ha ella risposto: "non abbiamo una lira, ma abbiamo il cuore!" Se tale è l’inizio, si può davvero affermare, come si dice in città da molti, che siamo caduti dalla padella nella brace.
Non da meno l’ingegnere Alberto Pasqua, già ‘scoperto’ dal Sindaco in occasione di quel caravanserraglio che sono stati i cosiddetti ‘stati generali della città’, coacervo di parole in libertà –avrebbe sentenziato Marinetti- volate nell’aire senza costrutto veruno. Egli è, sempre la nota biografica diramata, "estensore del primo piano del traffico presentato al Comune di Catania - già consulente AMT , della Provincia Regionale e di numerosi altri Comuni": senza scendere nei dettagli della applicazione, da molti vivacemente contestata nei fatti, del suddetto piano per il traffico, sarebbe bene che il Sindaco spiegasse alla città perché giubilare come assessore un ex consulente di quella azienda, l’AMT, che è per ammissione concorde la causa prima dei guai finanziari dell’amministrazione comunale, ed al cui fallimento gestionale han contribuito tutti coloro, dirigenti, che vi hanno partecipato: quindi anche il medesimo ingegnere, come si può dedurre.
"Prof. in Storia dello Spettacolo Acc. Belle Arti (Reggio Calabria) - Drammaturgo - Produttrice Cinematografica (ha collaborato per anni con il regista Michelangelo Antonioni)- Vice Presidente Consiglio d'Amministrazione Teatro Massimo Bellini - si è occupata di promozione turistica attraverso l'organizzazione di grandi eventi culturali e spettacolari": così la biografia della professoressa Cinquegrana: però chi la identificava sino a jeri, firma del quotidiano locale, era aduso registrarla come Rita Gari, il cognome del marito: qui ha usato il cognome suo, e passim. A parte che non si conoscono i grandi eventi a cui si fa riferimento, anche la gestione del Teatro Bellini, negli ultimi tempi, non ha lasciato molo spazio ai lati positivi, per costituire un merito tale da spingere all’assessorato: inoltre, quale criterio avrebbe portato la ex collaboratrice di Antonioni a tali lidi, trattandosi del noto regista (già stella di prima grandezza del GUF, all’epoca, poi idolo della sinistra) dell’incomunicabilità, può essere spiegato con la indubbia vena poetico cinematografica del predetto.
Accenno particolare merita Franz Cannizzo, "Consulente di Direzione Aziendale - Responsabile Nuova Impresa - Dirigente Confcommercio": è l’inventore in senso pratico della espansione, a volte sconnessa da logiche, delle pensioncine con acclusa abitazione a Catania, le quali hanno un buon successo, che all’inglese vengono denominate "bed and breakfast". E’ un giovane che conosciamo personalmente, preparato ed intelligente: pertanto ci ha (quasi) stupito vederlo in tale sgangherata compagine, poiché siamo convinti, nonostante gli espressi buoni propositi, che nulla di concreto, a parte riordinare qualche bancarella abusiva che subito dopo, ed egli lo sa, tornerà ad esercitare illegalmente come prima, gli sarà permesso di fare. Non citiamo gli altri assessori, per non dilungarci troppo. E’ anche chiaro che questi professionisti, o tecnici "di natura politica" (la definizione è del Sindaco Stancanelli, bravissimo a coniare terminologie astruse e non necessarie), godono dell’appannaggio, o stipendio mensile, di qualche migliajo di euro, ci pare, dovuto per legge agli assessori: mentre nessuno di loro ha dichiarato, stante il loro essere apparentemente estranei ai ‘giri’ della politica militante, di rinunziare in tutto (forse alcuni in parte, come prevede la normativa, se dichiarano di svolgere altre attività) a tale non indifferente emolumento, a favore delle esangui casse comunali, o di qualche pia opera di beneficenza –come da parte nostra, da queste colonne, tempo fa si era proposto da parte degli amministratori comunali-. Anzi, se si solleva per puro fatto di cronaca, la questione degli stipendi, v’ha chi scatta come mòlla, nel difendere i privilegi dei politici o di coloro che, insediatisi, immediatamente lo divengono. In barba a quella "giustizia sociale" invocata già nel lontano 1949 dall’augusto Pontefice Pio XII in uno dei tanti messaggi, molti protestano vivacemente, difendendo inconcepibili privilegi: del resto, chi sin dai tempi della giunta di Umberto Scapagnini, percepiva ben novantasei milioni l’anno di diaria per consulenza di Ufficio Stampa, o chi oggi (il direttore generale del Comune Lanza ed il Segretario generale Nicotri: citiamo dal sito del Comune di Catania, pagina ‘operazione trasparenza’, compensi dei dirigenti) riscuote in lordo oltre cento cinquantadue mila euro e circa cento undici mila euro l’anno, senza che queste cifre abnormi vengano messe in discussione da nessuno, alimentate anche dalle tasse (ICI, Tosap, Tarsu, ed altre) che i cittadini catanesi sono costretti a pagare, deve in ogni caso farsi araldo di tali incredibili ingiustizie.
E lo sconcio maggiore risalta quando si constata che in città non esiste una opposizione che possa definirsi tale: se si escludono infatti gli interventi del Senatore ed ex Sindaco Bianco, giustamente indignato per lo scempio del giardino Bellini e di piazza Europa, niun esponente del cosiddetto PD –i motivi si sanno: la connivenza con il ‘potere gestionale del sottobosco’, per usare un eufemismo- alza la voce contro gli assurdi sprechi di denaro ed i risparmi che questa amministrazione potrebbe avviare, senza piangere miseria in alcuni settori, mentre se ne impinguano, a spese delle tasche dei cittadini, degli altri.
Che Sant’Agata illumini e protegga sempre più i catanesi, verrebbe da concludere: se non rammentassimo, per nostra fortuna, come è scritto nella frase che corona la facciata del Duomo, che ella non deve essere offesa, poiché di tali misfatti è fiera vendicatrice. Una certezza che conforta tutto il popolo, avvilito ma senza dubbio non piegato dalle avversità degli uomini.
F.Gio.
L’esempio più evidente, e forse più chiacchierato ma non unico, è quello della neo ‘assessora’ alla "Cultura e grandi eventi" (già la definizione sa di ridicolo…), signora Marella Ferrera, nota quale stilista à la page, in città ed oltre: "promotrice della riapertura del Museo Biscari - promotrice della manifestazione "Civita in Fiore" - ha curato l'allestimento degli Acroliti di Morgantina rientrati dal Paul Getty Museum", queste le ‘medagliette’ sul petto che ella comunica alla città, onde giustificare la decisione del Sindaco. Pare molto poco, considerato che il cosiddetto museo Biscari, fra l’altro in un palazzo privato, non esiste –quello del castello Ursino, di proprietà comunale, non è stato, come si sa, inventato da lei- , la cosiddetta manifestazione di piazza Duca di Genova, di proprietà pubblica, altro non è stata –chi vi è passato- se non un negozio all’aperto per vendita di piante e pianticelle di vari commercianti, e l’allestimento di Morgantina non pertiene alle civiche attività. L’abbiamo udita, la signora Ferrera, in occasione di un concerto di musica greco-cipriota, sabato 29 maggio, nel cortile Platamone, intervenire per i consueti saluti, dopo il Sindaco: ad una precisa domanda di chi la intervistava, sulla programmazione estiva, quale che sia, ha ella risposto: "non abbiamo una lira, ma abbiamo il cuore!" Se tale è l’inizio, si può davvero affermare, come si dice in città da molti, che siamo caduti dalla padella nella brace.
Non da meno l’ingegnere Alberto Pasqua, già ‘scoperto’ dal Sindaco in occasione di quel caravanserraglio che sono stati i cosiddetti ‘stati generali della città’, coacervo di parole in libertà –avrebbe sentenziato Marinetti- volate nell’aire senza costrutto veruno. Egli è, sempre la nota biografica diramata, "estensore del primo piano del traffico presentato al Comune di Catania - già consulente AMT , della Provincia Regionale e di numerosi altri Comuni": senza scendere nei dettagli della applicazione, da molti vivacemente contestata nei fatti, del suddetto piano per il traffico, sarebbe bene che il Sindaco spiegasse alla città perché giubilare come assessore un ex consulente di quella azienda, l’AMT, che è per ammissione concorde la causa prima dei guai finanziari dell’amministrazione comunale, ed al cui fallimento gestionale han contribuito tutti coloro, dirigenti, che vi hanno partecipato: quindi anche il medesimo ingegnere, come si può dedurre.
"Prof. in Storia dello Spettacolo Acc. Belle Arti (Reggio Calabria) - Drammaturgo - Produttrice Cinematografica (ha collaborato per anni con il regista Michelangelo Antonioni)- Vice Presidente Consiglio d'Amministrazione Teatro Massimo Bellini - si è occupata di promozione turistica attraverso l'organizzazione di grandi eventi culturali e spettacolari": così la biografia della professoressa Cinquegrana: però chi la identificava sino a jeri, firma del quotidiano locale, era aduso registrarla come Rita Gari, il cognome del marito: qui ha usato il cognome suo, e passim. A parte che non si conoscono i grandi eventi a cui si fa riferimento, anche la gestione del Teatro Bellini, negli ultimi tempi, non ha lasciato molo spazio ai lati positivi, per costituire un merito tale da spingere all’assessorato: inoltre, quale criterio avrebbe portato la ex collaboratrice di Antonioni a tali lidi, trattandosi del noto regista (già stella di prima grandezza del GUF, all’epoca, poi idolo della sinistra) dell’incomunicabilità, può essere spiegato con la indubbia vena poetico cinematografica del predetto.
Accenno particolare merita Franz Cannizzo, "Consulente di Direzione Aziendale - Responsabile Nuova Impresa - Dirigente Confcommercio": è l’inventore in senso pratico della espansione, a volte sconnessa da logiche, delle pensioncine con acclusa abitazione a Catania, le quali hanno un buon successo, che all’inglese vengono denominate "bed and breakfast". E’ un giovane che conosciamo personalmente, preparato ed intelligente: pertanto ci ha (quasi) stupito vederlo in tale sgangherata compagine, poiché siamo convinti, nonostante gli espressi buoni propositi, che nulla di concreto, a parte riordinare qualche bancarella abusiva che subito dopo, ed egli lo sa, tornerà ad esercitare illegalmente come prima, gli sarà permesso di fare. Non citiamo gli altri assessori, per non dilungarci troppo. E’ anche chiaro che questi professionisti, o tecnici "di natura politica" (la definizione è del Sindaco Stancanelli, bravissimo a coniare terminologie astruse e non necessarie), godono dell’appannaggio, o stipendio mensile, di qualche migliajo di euro, ci pare, dovuto per legge agli assessori: mentre nessuno di loro ha dichiarato, stante il loro essere apparentemente estranei ai ‘giri’ della politica militante, di rinunziare in tutto (forse alcuni in parte, come prevede la normativa, se dichiarano di svolgere altre attività) a tale non indifferente emolumento, a favore delle esangui casse comunali, o di qualche pia opera di beneficenza –come da parte nostra, da queste colonne, tempo fa si era proposto da parte degli amministratori comunali-. Anzi, se si solleva per puro fatto di cronaca, la questione degli stipendi, v’ha chi scatta come mòlla, nel difendere i privilegi dei politici o di coloro che, insediatisi, immediatamente lo divengono. In barba a quella "giustizia sociale" invocata già nel lontano 1949 dall’augusto Pontefice Pio XII in uno dei tanti messaggi, molti protestano vivacemente, difendendo inconcepibili privilegi: del resto, chi sin dai tempi della giunta di Umberto Scapagnini, percepiva ben novantasei milioni l’anno di diaria per consulenza di Ufficio Stampa, o chi oggi (il direttore generale del Comune Lanza ed il Segretario generale Nicotri: citiamo dal sito del Comune di Catania, pagina ‘operazione trasparenza’, compensi dei dirigenti) riscuote in lordo oltre cento cinquantadue mila euro e circa cento undici mila euro l’anno, senza che queste cifre abnormi vengano messe in discussione da nessuno, alimentate anche dalle tasse (ICI, Tosap, Tarsu, ed altre) che i cittadini catanesi sono costretti a pagare, deve in ogni caso farsi araldo di tali incredibili ingiustizie.
E lo sconcio maggiore risalta quando si constata che in città non esiste una opposizione che possa definirsi tale: se si escludono infatti gli interventi del Senatore ed ex Sindaco Bianco, giustamente indignato per lo scempio del giardino Bellini e di piazza Europa, niun esponente del cosiddetto PD –i motivi si sanno: la connivenza con il ‘potere gestionale del sottobosco’, per usare un eufemismo- alza la voce contro gli assurdi sprechi di denaro ed i risparmi che questa amministrazione potrebbe avviare, senza piangere miseria in alcuni settori, mentre se ne impinguano, a spese delle tasche dei cittadini, degli altri.
Che Sant’Agata illumini e protegga sempre più i catanesi, verrebbe da concludere: se non rammentassimo, per nostra fortuna, come è scritto nella frase che corona la facciata del Duomo, che ella non deve essere offesa, poiché di tali misfatti è fiera vendicatrice. Una certezza che conforta tutto il popolo, avvilito ma senza dubbio non piegato dalle avversità degli uomini.
F.Gio.
Nota: l'istantanea fotografica è di questa mattina 30 giugno, alle 9,40: in piazza Roma gli operaj del Comune, evidentemente a causa del famigerato punteruolo rosso che le ha investite, abbattevano alcune storiche, ed antiche -almeno un centennio- palme che ivi allignavano. Ogni riferimento è puramente casuale...
Nota 2: è stato pubblicato il programma della Estate in città, a cura dell'Assessorato alla Cultura (???): strombazzzato come contenitore di eventi, leggendolo ci si accorge che è assente, tranne in un appuntamento dedicato alla Balistrieri, il teatro dialettale e quindi la cultura tipica siciliana nel suo insieme; mentre v'è... la sagra del cous cous, ove meglio sarebbe la festa dell'arancino catanese... In quanto alla riapertura del giardino Bellini, staremo a vedere... Infine alcuni dei protagonisti degli appuntamenti (da Guglielmo Ferro a Roberto Zappalà, ed altri) hanno incarichi plurimi: assessori, docenti con contratto alla Facoltà di Lettere, et similia... Godi popolo!!!