martedì 2 febbraio 2016

Le Guardie d'Onore di Catania alla Messa per S.Agata e per la lapide in memoria di Filippo Raciti nel Mausoleo dei Caduti delle guerre a S.Nicola







           Le Guardie d'Onore di Catania alla Messa per S.Agata e per la lapide in memoria di Filippo Raciti nel Mausoleo dei Caduti delle guerre a S.Nicola

La delegazione di Catania dell'Istituto Nazionale per le Guardie d'Onore alle reali tombe del Pantheon, diretta con attenzione e passione dall'ing.Cav.Uff. Salvatore Caruso, ha presenziato, lunedì 1 febbraio, su invito delle autorità militari, alla S.Messa delle FF.AA. e associazioni combattentistiche e d'arma, in onore di Sant'Agata, di cui in questi giorni è in corso la festa annuale. Un gruppo di G.d'O. ha reso gli onori alla Santa giovinetta Patrona della città, mentre il labaro dell'Istituto ha sfilato in processione, dopo il Santissimo e seguito da Mons.Arcivescovo Gristina, da poco presidente della CEI di Sicilia, che ha celebrato l'ufizio.
Il 2 febbrajo una rappresentanza di G.d'O. della delegazione catanese, sempre capitanata dall'ing.Caruso, ha partecipato alla S.Messa celebrata nel tempio di San Nicolò la Rena dal cappellano della Polizia Don Interlando, in suffragio dell'Ispettore di P.S. Filippo Raciti, barbaramente assassinato il 2 febbraio 2007, medaglia d'Oro al valor civile: in questa occasione, nella monumentale sagrestìa  che sin dal maggio 1930 (inaugurata da S.M. il Re Vittorio Emanuele III) è Mausoleo dei Caduti della grande guerra e nella seconda, è stata scoperta una lapide commemorativa in ricordo dell'Ispettore  Raciti, a cura della delegazione etnea delle Guardie d'Onore -poichè egli ne faceva orgogliosamente parte- e dell'Associazione Polizia di Stato; alla cerimonia ha preso parte la vedova di Raciti, Marisa Grasso, il Questore di Catania, il vice Sindaco Consoli e molte altre autorità civili e militari.
Così ha ricordato la Guardia d'Onore Raciti il Comm.Giuseppe Valore, già delegato catanese dell'INGORTP: "Filippo mi aveva chiesto ed era stato ammesso nelle Guardie d'Onore nel 2000. Gli era stata attribuita la matricola 15750. Nel 2001 gli era stata assegnata la medaglia al merito di servizio, per la prima volta. Per l'impegno e per aver dato prova di attaccamento e fedeltà all'Istituto, l'Amm.Antonio Cocco, al tempo Presidente, gli aveva conferito la medaglia di Benemerenza. Nell'ottobre 2002, al Capitolo degli Ordini dinastici, veniva insignito dell'Ordine al Merito Civile di Savoia col grado di Cavaliere... Filippo ha pianto perché il tricolore è stato macchiato dal suo sangue per la follìa belluina di rivoltosi che alcune frange politiche definiscono disobbedienti. Filippo ha pianto per quel tricolore che rappresenta l'Unità della Patria, quell'Unità che affonda le radici nelle guerre d'indipendenza, nel Risorgimento e, per usare le parole del Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, "è frutto della lungimiranza di Casa Savoia che si è realizzata con S.M. Vittorio Emanuele II". Filippo ha pianto perchè ha visto il tricolore vilipeso ed offeso. Noi piangiamo Filippo perchè abbiamo perso un amico, un uomo leale, onesto, un uomo che con intimo orgoglio indossava la divisa. Tu, Filippo, resterai nel cuore delle Guardie d'Onore, il tuo nome è stato iscritto a futura e imperitura memoria nell'elenco dei nostri eroi. La tua medaglia impreziosisce il labaro del nostro Istituto assieme alle altre 36 Medaglie d'Oro al valor militare".
Cerimonie entrambe belle, sobrie, intense e molto partecipate; anche se -e lo notiamo da operatori dell'informazione- le note stampa dei giornali online e cartacei hanno omesso, o fatto finta per motivi diversi -da parte della delegazione è stata chiesta la rettifica- di precisare sia la presenza delle Guardie d'Onore alla Messa agatina, sia soprattutto la realizzazione della lapide in memoria di Filippo Raciti, preferendo glissare sulla sua fede monarchica. Ciò per alcuni potrebbe pure avere una sorta di "giustificazione", ma la verità emerge sempre e come la Luce, travolge chi non vede o non vuole vedere.
                                                                                                   F.Gio

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