lunedì 8 giugno 2015

Corriere di Catania versus Barone di Sealand (...)


  Corriere di Catania versus Barone di Sealand  (...)

Forse qualcuno dei benevoli lettori del blog noterà il cambiamento di nome, da "Barone di Sealand..." a "Il Corriere di Catania...": nulla accade a caso.  Dopo alcuni anni, abbiamo deciso -e senza pensarci troppo su- di modificare l'intestazione del blog, ispirata a una celebre micronazione quale il Principato di Sealand, a cui comunque rimaniamo legati da amicizia e affetto, con il nome della importante testata giornalistica nata a Catania nel 1879, per opera di quel grande uomo politico che fu Giuseppe De Felice Giuffrida. Il 'logo' della testata è quello originale, aggiunto alla immagine dell'augusto Monastero.
Avremmo potuto creare un sito giornalistico come tanti altri (avendone titolo professionale), ma non ci pàrve il caso per tante ragioni. Meglio ricordare liberamente, così, "affinchè gli avvenimenti non si disperdano nella dimenticanza", ci insegnò il primo grande storico, Erodoto di Turi.
 La luce del secolo diciannovesimo a Catania: oltre Vincenzo Bellini, De Roberto, Verga, Capuana, vi erano soprattutto l'Abate Dusmet Vescovo etneo, Mario Rapisardi il Vate della Poesia italica, De Felice il "tribuno" socialista del cuore, con in comune un grande Amore: quello verso i poveri, gli ultimi, i nostri fratelli della città, della Sicilia, dell'Italia, del mondo, che hanno più bisogno. E' lo stesso messaggio di Cristo, l'annunzio regale a Myriam che lo esalta nel Magnificat. La Luce genera la Luce, per un mondo giusto e perfetto, innanzi tutto libero.
Servono altre motivazioni? Satis est, e buona lettura...

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