Scritti, note ed articoli riguardanti la multiforme realtà di Catania, della Sicilia ed altro...
lunedì 20 aprile 2015
Conferenza su Tempio di F.Giordano : un articolo di A.Blandini su Prospettive
Conferenza su Tempio di F.Giordano : un articolo di A.Blandini su Prospettive
Un articolo intenso e interessante è apparso sul settimanale diocesano catanese Prospettive del 12 aprile, illustrando la conferenza su Tempio e la Catania del secolo XVIII tenuta dallo studioso Francesco Giordano, il 3 marzo u.s., nell'ambito del Viaggio tra le vie dell'Arte, organizzato da Akkuaria edizioni di Vera ambra, nella sede del Museo Emilio Greco, palazzo Gravina Cruyllas. L'articolo, a firma del noto e acribico prof.Antonino Blandini, cultore di storia patria ed esperto di eccelesiastica, dona la relazione completa dell'evento, come è stile dell'autore e rende lo spirito di ciò che rappresentò il Poeta nell'evo suo. Lo riportiamo, con la pagina del periodico, ringraziando il prof.Blandini per la consueta affettuosità.
Maestro di satira aspra contro il potere
Domenico Tempio e la Catania del secolo dei Lumi
Prospettive - 12 aprile 2015
PRIMOPIANO
La sera di martedì 3 marzo,
una rivisitazione
attenta e puntuale della splendida
Catania settecentesca, dove nacque,
visse, operò e morì il “poeta della
libertà”, Domenico Tempio, è stata
fatta dallo scrittore, saggista e giornalista
dott. Francesco Giordano, autore
del volume “Domenico Tempio,
cantore della Libertà” (edito nel 2011
per i tipi di Akkuaria), durante la dotta
conferenza tenuta al primo piano
del palazzo principesco Gravina-
Cruyllas, sede dei Museo Civici
“Emilio Greco” e “Belliniano” dal
tema “Domenico Tempio e la Catania
del secolo dei Lumi” e promossa dall’Associazione
“Akkuaria” di Vera
Ambra, nell’ambito della XV edizione
del “Viaggio tra le vie dell’Arte”,
col patrocinio del Comune di Catania.
Il nostro illustre, ma dimenticato,
concittadino, “giacobino e rivoluzionario
della letteratura”, mise coraggiosamente
alla berlina i vizi e le falsità
dei suoi contemporanei. Tempio
è stato insuperabile maestro di satira
aspra e fustigatrice contro il potere,
spesso ottuso e ignorante, della corrotta
classe dominante, un attento
osservatore dei suoi concittadini.
Terzo di 7 figli di Giuseppe, commerciante
di legna, e di Apollonia
Arcidiacono, Domenico, detto Micio,
frequentò per alcuni anni il seminario
vescovile, ne uscì a 23 anni nel 1773.
Iscritto alla facoltà di Legge, non riuscì
a laurearsi, ma si dedicò agli studi
umanistici e dei grandi poeti. Tradusse
alcuni classici latini e lesse con
molto interesse Machiavelli e Guicciardini
e alcuni tra i più discussi rappresentanti
della cultura francese.
Gli estremi cronologici della sua vita
oscillano attorno al culto agatino: la
nascita, il 22 agosto 1750, durante le
grandi feste estive della Traslazione
delle reliquie di Sant’Agata e la morte,
il 4 febbraio 1821, mentre l’argentea
vara di Sant’Agata compiva il
trionfale giro esterno della città.
Domenico fu battezzato nella chiesa
sacramentale dei Santi Apostoli
Filippo e Giacomo (come sarebbe
avvenuto anche per Giovanni Verga),
dove sposò Francesca Longo che
morì nel dare alla luce una bambina,
alla quale fece da balia la cameriera
Caterina, in seguito sua fedele compagna
che gli diede un figlio, Pasquale.
Tempio, “poeta nazionale e riformatore”
siciliano, frequentò l’Accademia
dei Palladii e il principesco
Palazzo Biscari alla Marina, salotto
letterario e sede di Loggia massonica
del gran principe mecenate illuminato
Ignazio Paternò Castello di Biscari,
condusse una vita molto ritirata e
modesta. Imparò il francese dall’avvocato
Giovanni Ardizzone, coraggioso
patriota catanese che tanto aveva
sofferto per i suoi ideali politici.
Ottenne una pensione sul Monte di
Pietà Sant’Agata e sulla Mensa
vescovile e un sussidio dal Municipio
per interessamento dei suoi fidati
amici, tra cui diversi insigni accademici
e docenti universitari sacerdoti
della Chiesa di Catania governata da
un insigne vescovo filantropo palermitano,
mons. Salvatore Ventimiglia,
un protagonista innovatore e colto
della “rivoluzione culturale” di Catania:
Francesco Ferrara, Giovanni Sardo,
Domenico Gagliano, Francesco
Strano, illustri e colti esponenti dell’Intellighenzia
cittadina che potevano
accedere alla ricca e preziosa
biblioteca privata del Ventimiglia da
lui donata all’Università con l’obbligo
della consultazione pubblica e
gratuita e che oggi costituisce la
“Biblioteca Ventimilliana”. La cultura
catanese fu costretta a misurarsi
con le problematiche europee del
Giansenismo e dell’Illuminismo, con
i modelli muratoriani del “buon
gusto” e della “regolata devozione”
Gli amici di Micio erano legati da
vincoli di collaborazione e di amicizia
ai frequentatori del “piccolo
giardino del Tempio” per ragionar
di filosofia e di letteratura.
Morto all’età di 71 anni, Tempio fu
sepolto nella chiesa dei confratelli
dell’arciconfraternita “San Giovanni
Battista”, alla quale era stata
aggregata la “confraternità del
Monte di Pietà” sotto il titolo degli
Onorati Azzolini che avevano il
caritatevole ufficio di assistere i
condannati a morte per decapitazione,
nella strada Ferdinandea, già
San Filippo ed oggi Garibaldi,
distrutta dal bombardamento aereo
dei “Liberators” statunitensi scortati
dalla Caccia britannica il martedì
11 maggio 1943, fino ad allora
chiesa capitolare del Sovrano Militare
Ordine di Malta. La tomba del
poeta è così scomparsa tra le macerie.
Tempio, attraverso un percorso iniziatico
e framassonico, con sorprendente
e coraggioso realismo detestò
la crassa ignoranza popolare causa di
ogni male, la malvagità, la miseria
umana e l’ipocrisia perbenista della
società apparentemente puritana del
suo tempo ma ha avuto la sfortuna,
solo dopo 60 anni dalla morte, di
essere a lungo censurato e considerato
ingiustamente poeta “pornografico
ed erotico” a causa delle poesie
“licenziose” che non furono mai fine
a se stesse e che egli non volle pubblicare.
La rivalutazione critica del
poeta è avvenuta nel secondo dopoguerra
del Novecento.
Insieme al palermitano Giovanni
Meli, Tempio è considerato il più
grande poeta siciliano, autore di quel
capolavoro pubblicato postumo chiamato
“La Carestia”, anticlericale ma
non immorale e agnostico. Le sue
opere furono pubblicate nel 1814
dalla tipografia dell’Università
(stamperia di li Regi Studj) di cui era
gran cancelliere il vescovo.
Nella seconda parte dell’interessante
incontro culturale, è intervenuto lo
scrittore Tino La Vecchia che ha trattato
di “Catania e i suoi letterati”
focalizzando in particolare l’attenzione
sul Vate Mario Rapisardi, il
leggendario avversario di Carducci e
di Verga, e sul noto autore della
“Centona” Nino Martoglio, scrittori
che operarono attivamente, in campi
artistici ben definiti, nel vivace agone
culturale cittadino tra Ottocento e
Novecento.
Lo studioso ha concluso il denso
excursus letterario leggendo una bellissima
poesia del celebre commediografo
e regista “Nica”, in cui
emerge la ricorrente casistica dell’amore
svanito: l’inganno, la passione,
il tradimento, la vendetta.
Blanc
lunedì 13 aprile 2015
martedì 10 marzo 2015
Conferenza su Domenico Tempio e la Catania Settecentesca al Museo Greco di Catania
Conferenza su Domenico Tempio e la Catania settecentesca al Museo Greco di Catania
La conferenza su Domenico Tempio e la Catania settecentesca al Museo Greco di Catania
Si è svolta il 3 marzo, nell'ambito del XV Viaggio tra le vie dell'Arte, rassegna culturale organizzata dall'associazione Akkuaria e animata da Vera Ambra, nei locali del Museo Emilio Greco, sito nel prestigioso e settecentesco palazzo Gravina Cruyllas principi di Palagonia (ove trovasi anche la casa natale-museo di Vincenzo Bellini), la conferenza "Domenico Tempio e la Catania del secolo dei Lumi", relatore Francesco Giordano, scrittore e giornalista nonchè autore del volume "Domenico Tempio cantore della Libertà", edito nel 2011 pei tipi di Akkuaria.
L'allocuzione, partecipata da numeroso e qualificato uditorio e corredata dalla proiezione del documentario breve, in prima assoluta, "Tempio e la Catania che fu" (realizzato dal relatore, ove si illustra la figura del poeta settecentesco e vengono lette due sue singolari liriche, su uno sfondo di immagini particolari), fu incentrata sulla disamina delle condizioni politiche della Sicilia del XVIII secolo, età che inizia con l'ultimo rogo in piazza della Santa Inquisizione isolana, che sarà abolita nel 1782 da due uomini illuminati, il Viceré Caracciolo e lo stesso Inquisitore Generale siciliano Monsignor Ventimiglia, già Arcivescovo di Catania. Questi ed altri importanti personaggi dell'epoca, in primis il Principe illuminato Ignazio Paternò Castello di Biscari a Catania, furono tutti frammassoni, e si inseriscono in quel "fil rouge" che vide Domenico Tempio, iniziato alla Loggia massonica biscariana sita nel palazzo del generoso patrizio, alla marina, nella città etnea, perfettamente integrato in tale visione, ed esprimente le istanze progressiste di quegli anni, che se da un lato culminarono nella Rivoluzione di Francia, dall'altro furono essenziali onde dischiudere le porte ai secoli della modernità.
In tutto ciò la figura di "Poeta nazionale" del Tempio che scelse la lingua siciliana per esprimere le sue denunce sociali, anche dure e sovente molto incisive verso i suoi contemporanei (che erano in massima parte esponenti del clero, sovente corrotto e di liberi atteggiamenti), in forma di poemetti, apologhi e carmi sociali, spicca del tutto come libera voce di "combattente del pensiero", la cui luce non si è spenta con la sua dipartita terrena, ma nelle battaglie per la Libertà conserva anche nel secolo XXI vivida attualità e grandezza, essendo egli un fiero fustigatore del vizio e difensore della virtù. Bisogna leggere quindi la poesia tempiana, ha precisato il relatore, non in chiave erotica (del resto in vita Tempio non pubblicò mai le poesie licenziose), ma quale contraltare alle corruzioni etiche del tempo suo verso cui si scagliava, guidato dalla Ragione volterriana e degli Enciclopedisti, con adamantina coscienza di uomo libero.
A questo indirizzo Youtube il video che sunteggia la conferenza:
https://www.youtube.com/watch?v=t9gyeoKyGlc
(Le foto dell'evento qui pubblicate sono di Savio Pagano, che si ringrazia per la collaborazione)
martedì 24 febbraio 2015
Conferenza su Domenico Tempio, Catania 3 marzo 2015 ore 16,30, Museo Emilio Greco
Nell'ambito della XV edizione di "Viaggio tra le vie dell'Arte"
organizzata dall'Associazione Akkuaria
col patrocinio del Comune di Catania
martedì 3 marzo 2015 alle ore 16, 30,
nei locali del Museo Emilio Greco di Catania
piazza San Francesco all'Immacolata 3
si terrà la conferenza :
"Domenico Tempio e la Catania del secolo dei Lumi"
relazionerà Francesco Giordano, scrittore
autore del libro "Domenico Tempio cantore della Libertà", ed.Akkuaria 2011
lunedì 23 febbraio 2015
XV edizione di “Viaggio tra le Vie dell’Arte”, Associazione Akkuaria, Catania Museo Emilio Greco, 27 febbraio - 14 marzo 2015
XV edizione di “Viaggio tra le Vie dell’Arte”
Dal 27 febbraio al 15 marzo 2015, presso i locali del Museo Emilio Greco, con il patrocinio del Comune di Catania, si svolgerà la XV edizione di “Viaggio tra le Vie dell’Arte” una manifestazione artistico-letteraria organizzata dall’Associazione Akkuaria.
La Rassegna è una manifestazione ideata e promossa con lo scopo di favorire l’offerta e lo scambio culturale con le realtà che operano nel campo dell’arte, delle tradizioni, del sociale.
Il valore delle “Arti” e l’importanza della “Conoscenza” sono le solide radici che Akkuaria ha ben piantato in diverse Città Italiane e anche all’Estero dove ha partecipato a importanti appuntamenti tra cui l’Epidairis Festival della Cultura (Dubrovnik), la Fiera internazionale del Libro di Belgrado, La fiera internazionale del Libro di Pechino, ecc.
L’Associazione Akkuaria al compimento dei sui quindici anni di intensa attività, vuole raccontare in breve quelli che sono stati i risultati più importanti. In ultimo il riconoscimento, attraverso un concorso cinematografico proposto da Gold Elephant World – International Film & Musical Festival, e che riguarda esclusivamente i Libri degli Autori di Akkuaria (Catania 16 -23 Aprile 2015). Si tratta di un progetto di incontro e confronto tra i nostri Autori e registi, e creativi esordienti. Un’iniziativa che principalmente fa appello alle enormi potenzialità e all’alto valore del cinema, prestato a favore della promozione letteraria.
Il progetto è il risultato di una fattiva collaborazione con il Festival iniziata nella primavera di quest’anno ed è anche il primo passo per entrare in contatto con una “realtà” piuttosto ambita da tutti gli scrittori. Il Festival in questione è giunto alla sua quarta edizione ed è già una realtà apprezzata nel panorama della cinematografia internazionale.
Il tema di quest’anno di Viaggio tra le Vie dell’Arte è dedicato a Catania e ai personaggi che l’hanno resa celebre nel mondo, attraverso gli interventi proposti da studiosi e storici. Il compito di presentare alcuni di loro saranno: Mons. Gaetano Zito, Vicario Episcopale dell’arcidiocesi di Catania, Dora Marchese, dottore di ricerca in Filologia Moderna e in Italianistica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania, Orazio Licandro, Professore ordinario di Diritto romano all’università Magna Grecia di Catanzaro e Assessore alla Cultura del Comune di Catania, Giovanni Pasqualino, Direttore del giornale online Bellininews, Francesco Giordano, giornalista, Tino La Vecchia, docente, e altri.
Viaggio tra le vie dell’Arte, in contemporanea alle attività proposte all’interno del Museo Emilio Greco, toccherà alcuni punti storici della città e condividerà alcune iniziative proposte da altre Associazioni, quali “La Piazza dei Libri”. L’Associazione Gammazita, promotrice dell’iniziativa, ha realizzato una biblioteca a cielo aperto, permanente e gratuita, dove è possibile condividere oltre ai Libri e alle tante attività anche la possibilità di gustare degli ottimi pranzi cucinati da Rocket from the Kitchen in loco, o bere un semplice caffè o una birra alla spina, all’aperto, seduti tra gli scaffali della biblioteca. Altri momenti di condivisione, anche con Rocket from the Kitchen, proseguiranno dalle 20.00 in poi presso i locali dell’Ostello degli Elefanti, Via Etnea 28.
Sant’Agata, Vincenzo Bellini, Domenico Tempio, Emilio Greco, Ercole Patti, Angelo Massimino sono alcuni dei tanti ”ospiti illustri” che ci accompagneranno in questa lunga kermesse proposta da Akkuaria.
Questo il programma
venerdì 27 febbraio ore 16.30 /19.00
“Omaggio a Maurizio Citti, il Van Gogh di Catania”
Saluti, apertura lavori e inaugurazione delle mostre.
Partecipano con le loro opere: Maria Tripoli, Luisa Millo, Katia Aquilotti, Katia Caruso, Anastasia Guardo, Salvatore Barbagallo, Pippo Failla, Giuseppe Lo Presti, Antonio Timpanaro
– World of Mists gli Artisti del Fantasy
Saranno esposte le tavole di: Mauro Dal Bo, Antonio De Luca, Ignazio Piacenti, Luca Strati, Claudio Acquaviva, Claudio Strati, Giacinto Platania, Gain, Diego Navarrete, Vtibor, Paolo Pantalena e Lucio Parrillo.
Allestimento a cura di Savio Pagano
Performance dal vivo di Ignazio Piacenti
– Interverranno le poetesse
Ida Giulia La Rosa, Gabriella Rossitto, Cinzia Sciuto
Ore 20 Ostello degli Elefanti – Via Etnea, 28
“Catania e dintorni” apertura della mostra fotografica di Alberta Dionisi
Sabato 28 febbraio 2015 ore 16.30 /19.00
Vincenzo Bellini, Il “cigno” di Catania
Conferenza a cura di Giovanni Pasqualino, Direttore Bellininews
“Agata e Dusmet: riferimenti della Chiesa a Catania”
Conferenza a cura di mons. Gaetano Zito, Vicario Episcopale Arcidiocesi di Catania
Domenica 1 marzo 2015 ore 9.30 /13.00
Medicina olistica integrale ed equilibrio psico-fisico e spirituale
Conferenza a cura del dott. Rosario Pappalardo
Da sempre la cultura occidentale è basata sul positivismo materialista e quella invece orientale sulla filosofia e il misticismo. Ogni civiltà percorre, nella sua singolare realtà, una strada alternativa e ogni cultura genera una medicina. La medicina occidentale ha come fine quello di combattere la malattia e la sofferenza e di ricercare la salute e il benessere psicofisico attraverso l’uso dei medicinali e della potente chimica; quella orientale invece, ha la sua culla nel Taoismo e ha elaborato terapie come lo shiatsu, l’agopuntura, la reflessologia, cure naturali, il cui fine è quello di mantenere lo stato di salute attraverso l’equilibrio energetico dei processi vitali dell’organismo.
Lunedì 2 marzo 2015 ore 16.30 /19.00
Catania e le sue periferie
Presentazione dell’Orchestra infantile Falcone Borsellino
a cura di Alfia Milazzo, Presidente Fondazione La città invisibile
Incontro con i Poeti di Akkuaria
Interverranno: Rita Maria Coppa, Beatrice Gradassa
Catania e il suo amato Presidentissimo Angelo Massimino
Interviene il dott. Alessandro Russo
Martedì 3 marzo 2015 ore 16.30 /19.00
Domenico Tempio e la Catania del secolo dei Lumi
Francesco Giordano, scrittore
Catania e i suoi Letterati
a cura di Tino La Vecchia, scrittore
Presentazione di KaltaComics
Evento di cartoni animati, fumetti, cosplay e videogiochi
a cura dell’Associazione Tata Matilda
Mercoledì 4 marzo 2015 ore 16.30 /19.00
Catania e le sue periferie
Ricordando Rosa Balistreri
intervento di Cinzia Sciuto
Presentazioni dei libri
“Vortice di stelle” di Sabina Finocchio
“Una lezione di Vita: Messaggio a mo figlio sull’Amore” di Patrizia Marcenò
Giovedì 5 marzo 2015 ore 16.30 /19.00
La poetica dell’Eros
Tango: Sensualità e Passione
conferenza di Anna Maria Ciccia, Direttrice Centro Biodanza della Sicilia
Letture di brani tratte dalle opere di:
Vera Ambra, Mariella Sudano, Maria Tripoli, Marta Limoli
Venerdì 6 marzo 2015 ore 16.30 /19.00
Catania e le sue periferie
Presentazioni dei libri
Jù fazzu ’nsoccu mi piaci fari di Pippo Nasca, poeta e scrittore
Con l’inchiostro dei vostri occhi di Mariano Campo
interviene Nicola Savoca, giornalista
Voce Alberto Bonavia, attore
Parole e poesie di Sicilia con Cinzia Sciuto
Sabato 7 marzo 2015 ore 16.30 /19.00
Tra amore e fantasia
Presentazioni dei libri
Fantasilandia di Giusi Lo Russo
Sprazzi di Nebbia di Paolo Tortorici
Premiazione Concorso letterario di Poesia e Narrativa Parlami d’amore
Domenica 8 marzo ore 9.30 /13.00
Essere Donna nel terzo millennio
Interviene l’Avv. Loredana Mazza, presidente Centro Antiviolenza Galatea
Parole e poesie da una terra lontana
Appunti di viaggio di Daniele Brinzaglia e Fabio Bronzini
ambasciatori di Akkuaria in Indonesia
Interventi artistici di Alosha e Carlo barbera
Lunedì 9 marzo 2015 ore 16.30 /19.00
Quando la realtà supera la fantasia
Presentazione dei libri
Esca viva di Vera Ambra
Il vecchio che vendeva il tempo di Alessandro Scardaci
con Angelo Mattone e Valeria Lo Bianco
Martedì 10 marzo 2015 ore 16.30 /19.00
La Catania del cuore
Presentazioni dei libri
Nelle trincee del mare di Alfredo Sorbello
Testimonianze e generi del Costume in Sicilia di Marilisa Yolanda Spironello
Interverranno le prof.sse Melita Leonardi e Teresa Di Blasi
Incontro con lo scrittore catanese Domenico Trischitta
Mercoledì 11 Marzo 2015 ore 16.30 /19.00
Cultura e benessere
Presentazione del progetto didattico-scientifico-nutrizionale e motorio, LA CITTÀ OBESOGENA, diretto da Pippo Sicilia, dottore in Scienze della Nutrizione Umana Pr.D in Fisiologia di Distretti Corporei
Il progetto è patrocinato dall’Istituto Nazionale Dieta Mediterranea e Nutrigenomica,
Accademia Internazionale Dieta Mediterranea di Nicotera e Fondazione per la lotta all’obesità infantile Roma
Incontro con lo scrittore e poeta catanese Santino Mirabella
Giovedì 12 marzo 2015 ore 16.30 /19.00
Da dis-abile a Bis-abile
presentazione del libro
Disabilità “risorsa” dell’uguaglianza, di Carmelo Mazzaglia
interverrà il dott. Sebastiano Granieri, psicologo
Venerdì 13 marzo 2015 ore 16.30 /19.00
Catania nella letteratura
Ricordando Concetto Marchesi, Storico italiano della letteratura latina (Catania 1878 – Roma 1957)
Conferenza di Orazio Licandro, Professore ordinario di Diritto romano all’università Magna Grecia di Catanzaro
Omaggio a Ercole Patti
Conferenza di Dora Marchese, dottore di ricerca in Filologia Moderna e in Italianistica
Testimonianze di Valentina Ferrante, nipote di Ercole Patti
Sabato 14 marzo 2015 ore 16.30 /19.00
Parole e poesie di Sicilia con Alessio Patti
presentazione del libro
Domani è un altro sole di Mario Cernigliano
Racconti di parallela quotidianitàdi Laura Rapicavoli
Proiezione dei “Booktrailer d’Autore” partecipanti al concorso Gold Elephant World – International Film & Musical Festival.
Domenica 15 marzo 2015 ore 12.30 Ostello degli Elefanti
chiusura delle attività con la festa di “Arrivederci”.
a cura dell’Associazione Rockt from Kitchen,
Le attività giornaliere proseguono:
da mercoledì a domenica nella tarda mattinata nella Piazza dei libri, Piazza Federico II di Svevia (Castello Ursino), dove sarà anche possibile consumare il pranzo di Rocket from the Kitchen.
e martedì a sabato dalle 20 in poi presso i locali dell’Ostello degli Elefanti, Via Etnea 28
Collaborano alla realizzazione della Rassegna:
AICS Associazione Italiana Cultura e Sport, Associazione Italiana Artists & Creatives, Associazione di promozione sociale Anterao, Fondazione La città invisibile, Centro Antiviolenza Galatea, Galleria dei Verticalisti, Demetra Officina Fotografìa, Associazione Tata Matilda, Associazione Rockt from Kitchen, Ostello degli Elefanti, Associazione Gammazita, Radio Zammù
INFO:
Periodo di svolgimento: 27 febbraio-15 Marzo 2015
Luoghi : Museo Emilio Greco piazza San Francesco 3 (1º piano) Catania
Piazza dei libri Piazza Federico II di Svevia (Castello Ursino),
Ostello degli Elefanti, Via Etnea 28
SITO WEB: www.viaggiotraleviedellarte.it
Referente
Vera Ambra 3394001417
domenica 1 febbraio 2015
Il nuovo Presidente Mattarella e la Sicilia
Il nuovo Presidente Mattarella e la Sicilia
Dal 31 gennaio, che per i cattolici è la festa di San Giovanni Bosco, il santo dei ragazzi specie quelli più bisognosi (e per gli esoteristi è l'immortalità, il 13 al contrario...), l'Italia ha un nuovo Presidente della Repubblica. Per la prima volta dalla nascita del nuovo stato nel giugno 1946, è un siciliano: Sergio Mattarella, quasi 74 anni, giudice Costituzionale, già ministro DC negli anni Ottanta. Dopo tre Presidenti napoletani, due sardi e gli altri del nord, diciamo pure che alla Sicilia spettava questo onore, con un candidato degno. E il professore Mattarella certamente lo è. Si conosce la sua famiglia, originaria più che di Palermo, di Castellammare del Golfo: pare sia di umili origini. Il padre fu più volte Ministro nei governi da De Gasperi in poi, il fratello maggiore fu Presidente della Regione Siciliana e venne barbaramente trucidato da mano assassina nel gennaio 1980: trentacinque anni dopo quel fratello che lo tenne fra le braccia cogliendone l'ultimo respiro, assurge alla massima carica dello Stato repubblicano. Laddove i simboli hanno importanza, si fanno notare.
In queste ore, e continuerà nei giorni prossimi, si ciancia tanto, "chiacchiarìa" come si dice nell'isola nostra, del ritorno o trionfo o rigurgito della vecchia Democrazia Cristiana: Mattarella è sempre stato un "moroteo", si risveglia la "balena bianca", eccetera. La realtà è più semplice e complessa insieme, a nostro avviso: da parte del Presidente del Consiglio Renzi, che è pur nella spregiudicatezza del "nominato" più scaltro e abile politicamente di quanto ci si aspettasse, si còlse la sensibilità comune, nella fattispecie meridionale e siciliana, di quello che vorremmo definire il "nostalgismo di ritorno", che non alberga soltanto nelle anime dei pensionati e di coloro che hanno passato gli "anta", ma per sublimazione più che per rassegnazione psichica -perchè nulla si crea e si distrugge ma tutto si plasma alchemicamente- anche fra le ultime generazioni cresciute a computer e facebook, che del democristiano transitato al PD Mattarella nulla sanno, ma ogni giorno dai mezzi di comunicazione e dalle famiglie senton dire, che fino agli anni Ottanta del XX secolo "si stava bene e la società era migliore".
Non era esattamente così, noi lo rammentiamo: ma una gran parte di verità c'è, è innegabile. Ed è stato perfettamente delineato, in un frangente di pericolo immane per la sicurezza dei popoli d'Europa seguito ai sanguinari atti terroristici di Parigi, il profilo tranquillizzante di un Capo dello Stato che, nella sua adamantina serietà e trasparenza nei valori come nel suo essere "ncristiànu bbònu", sempre per usare l'espressione popolare della lingua siciliana, manifesta in maniera esatta il senso di rassicurazione da dare all'intiera Nazione, nonchè un segnale chiaro al meridione ed alla Sicilia.
Già, la Sicilia. L'assessore all'Economia ci spiegò giorni fa che in sede di esercizio provvisorio, il bilancio regionale, gravato da un mutuo strictu sensu necessario alla sopravvivenza dell'ente Regione, è tecnicamente in fallimento. Ma il Presidente Crocetta, espressione della minoranza che nel 2012 andò a votare (per la prima volta nella storia delle elezioni siciliane), gòngola per l'elezione del primo Presidente siciliano. Fra l'altro Mattarella in qualità di giudice della Consulta, insieme al Presidente della Corte Gaetano Silvestri (altro siciliano, già rettore dell'Alma Mater di Messina), pochi mesi fa siglò lo "svuotamento" di fatto delle funzioni del Commissario dello Stato, che come già spiegammo in altro nostro intervento, dal 1944 gravava come un macigno sul governo autonomista della Sicilia. Sempre segnali che chi sa, può cogliere.
Alcuni paventano da ciò una possibile diminuzione del ruolo delle regioni a Statuto speciale, nei prossimi mesi: è possibile. Come non crediamo parimenti ipotizzabile che lo Statuto siciliano, nato per regio decreto da parte di Re Umberto II il 15 maggio 1946 in seguito alla guerra civile che in Sicilia contrappose l'allora Regio governo del CLN al Movimento Indipendentista (e il neo Presidente Mattarella lo sa bene, per tradizione paterna), possa essere "depotenziato" nelle sue parti salienti: casomai potrebbero essere ridiscussi certi passaggi sulla gestione finanziaria, con la supervisione del nuovo garante della Costituzione e dell'Unità nazionale, il quale conosce, per farne parte, benissimo la forma mentis del siciliano che si sente "altra razza" da chiunque, ma in senso federalistico gradisce (reciproca convenienza?) di continuare a fare parte della compagine nazionale. Nè dimentichiamo il ruolo strategico che la Sicilia ha svolto dall'estate 1943, svolge e svolgerà in futuro, per la NATO e nella fattispecie, i nostri alleati statunitensi (sognammo, o alcuni sognarono, di essere il "Movimento per la 49° stella"...), per la sicurezza del mondo libero.
Per tutto ciò, vediamo positivamente l'elezione del professor Mattarella, a cui formuliamo i migliori auguri per il settennato, auspicando non solo l'attenzione massima, come ha già dichiarato, verso gli ultimi, i poveri, i più disagiati economicamente (più di un milione in Italia!), ma anche di ridurre le sfarzose spese quirinalizie (224 milioni di euro nel 2015, a fronte dei 48 milioni del palazzo reale britannico di Sua Maestà Elisabetta II...) a pro dei bisognosi e dei disastrati. Tanto per essere concreti, il reddito minimo di inserimento per le fasce più deboli (disoccupati, famiglie povere e anziani con reddito insufficiente) che chiede la Comunità Europea e l'Italia ancora non si decide ad applicare (alla Camera vi sono proposte in tal senso nelle relative Commissioni), potrebbe essere finanziato da tali decurtazioni. Sono sempre segnali, che un Presidente dalla storia personale e familiare integerrima, può dare.
Salutiamo infine il nuovo e dodicesimo inquilino del Colle romano, con un celebre salmo davidico, il 132 (133 nella nuova versione), che farà piacere rileggere nella lingua millenaria, il latino:
Ecce quam bonum et quam iucùndum, habitàre fratres in unum:
Sicut òleum òptimum in càpite, quod défluit in barbam, barbam Aaron,
quod défluit in oram vestiménti eius;
sicut ros Hermon, qui descéndit super montem Sion:
nam illic largìtur Dominus benedictiònem, vitam usque in saèculum.
Ecce, quam bonum et quam iucùndum, habitàre fratres in unum!
FGio
mercoledì 28 gennaio 2015
Quanto costa il Quirinale l'anno agli italiani e quanto Buckingham palace ai britannici: 224 milioni di euro a fronte di 48...
Quanto costa il Quirinale l'anno agli italiani e quanto Buckingham palace ai britannici: 224 milioni di euro a fronte di 48...
Nei giorni in cui i vertici della politica italiana, sulle cui qualità ci permettiamo la sospensione del giudizio, si accingono a eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, vogliamo sottolineare -da monarchici, assertori della nascita luetica della istituzione repubblicana nel 1946 e della sua comunque apprezzabile validità negli anni, anche se partorita da un "colpo di stato" de facto mai sanzionato de jure dalla Suprema Corte di Cassazione- i costi del palazzo del Quirinale, ovvero quanto a noi italiani, e Siciliani (siamo un'altra "razza", quantunque politicamente affiliati alla nazione italica), costa in soldoni, mantenere un Presidente. E siccome è inevitabile fare dei paragoni, andiamo a leggere quanto costa invece ai contribuenti britannici Sua Maestà Elisabetta II, Regina e Capo del Commonwealth (che fra poco tempo supererà il record di permanenza sul trono dell'ava Regina Vittoria...).
Questi i dati della Monarchia britannica: nel royal public finances annual report del 2011\12, si dava la cifra di 32,3 milioni di sterline sborsate dall'erario inglese per la Casa Reale, tra cui le spese del palazzo: equivalgono al cambio corrente a 43,187.591.92 di Euro.
La previsione di spesa per il 2014, secondo il quotidiano Telegraph, per il 2014 è stata di 36 milioni di sterline, equivalenti a 48,179.871.52 di Euro.
In altri termini, ogni suddito di Sua Maestà Britannica (sono circa 64 milioni) spende ogni anno una sterlina e 77 pence per mantenersi la Regina, uguale a 2 euro e 37 centesimi.
Fonte: http://www.royal.gov.uk/latestnewsanddiary/annualfinancialreports/annualfinancialreports.aspx
Questi invece i dati della Presidenza della Repubblica italiana: "Il bilancio di previsione per il 2015 dell'Amministrazione della Presidenza della Repubblica è stato predisposto, come già anticipato nei comunicati del 25 luglio e 17 dicembre 2014, sulla base di una dotazione a carico del bilancio dello Stato di 224 milioni di euro" (fonte: http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=17504 )
In altri termini, mantenere il Presidente della Repubblica costa a ognuno di noi (siamo 59 milioni ottocento trenta mila, al 2013) la cifra di tre euro e settantaquattro centesimi l'anno.
Sembrano calcoli oziosi e similari nella spesa, ma se ci si riflette oltre l'emotività, non è così.
Il simbolismo è del tutto diverso, fra un Presidente transeunte ed un Re, o Regina, ad vitam. Inoltre non è una cifra di poco conto, la differenza annuale fra 48 milioni di Euro del costo della Casa Reale britannica e i nostri 224 milioni di Euro per mantenere il Presidente di passaggio...
Se si vuole finalmente arrivare a spremere di tasse e balzelli, come sta avvenendo, la popolazione italica, meridionale e siciliana nello specifico, fino all'osso, chi di dovere rifletta su codeste vergognose sperequazioni. Ah, bei tempi della "monarchia socialista", quando Zanardelli presentava la proposta per il divorzio, nel lontano 1902, e pochi anni dopo Re Vittorio Emanuele III accoglieva al Quirinale Bissolati e Turati...ma erano i primi anni del '900, un altro secolo... il nostro secolo... Almeno che il XXI ne sia degno, per gli aspetti migliori!
FGio
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