tag:blogger.com,1999:blog-49985186738983376902024-02-19T05:58:15.487+01:00Il Corriere di Catania...Scritti, note ed articoli riguardanti la multiforme realtà di Catania, della Sicilia ed altro... Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.comBlogger265125tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-31422449812998569262021-03-08T21:22:00.000+01:002021-03-08T21:22:36.362+01:00Parla Draghi: intervento in video del Presidente del Consiglio, 8 marzo 2021<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/1t9R5OS9zlE" width="320" youtube-src-id="1t9R5OS9zlE"></iframe></div><br /><p><br /></p><p><i>"Non voglio promettere nulla che non sia veramente realizzabile. Le mie preoccupazioni sono le vostre preoccupazioni.</i></p><p><i>Il mio pensiero costante è diretto a rendere efficace ed efficiente l’azione dell’esecutivo nel tutelare la salute, sostenere chi è in difficoltà, favorire la ripresa economica, accelerare le riforme.</i></p><p><i>Ma è il momento di dare una risposta alle tante persone che soffrono per la crisi economica, che rischiano di perdere il posto di lavoro, di combattere le disuguaglianze. In un solo anno il numero di italiani che vivono in una situazione di povertà assoluta è aumentato di oltre un milione, mentre si sono acuite altre disparità</i></p><p><i>Lo stato e gli enti territoriali dovranno assistere le famiglie, specie le più giovani, anche quando questa emergenza sarà terminata...</i>"</p><p>Citazioni tratte dal video del Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana Professor Mario Draghi, in occasione della giornata della Donna di oggi, qui inserito.</p><p>Bene Signor Presidente. Avanti! </p>Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-64625821196197169952020-10-09T10:22:00.000+02:002020-10-09T10:22:35.366+02:00Il dobermann, cane denso di amore<p> Un documentario breve e ben fatto che sfata miti e leggende sul dobermann, un cane che crede totalmente nell'amore verso il padrone</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/PtpnOnvYYjE" width="320" youtube-src-id="PtpnOnvYYjE"></iframe></div><br /><p><br /></p>Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-55003882741249194192020-10-07T21:31:00.000+02:002020-10-07T21:31:50.393+02:00Idomeneo di Mozart al teatro Bellini per il festival Magie Barocche<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgI2_KKuAfqzU3z5rBHP6F_FVfmCcHQ3UgK1ARvEo9ze0cxq8fGueZRaIIYFBwwHTS7e9v_5jPNONYkvwerpoybkIhJlo5GOyiWht3vXuX7Z3OeHXgSy2m6l1PxDiTXsnPCy127fzWeRCw/s600/TEATRO-BELLINI-2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="338" data-original-width="600" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgI2_KKuAfqzU3z5rBHP6F_FVfmCcHQ3UgK1ARvEo9ze0cxq8fGueZRaIIYFBwwHTS7e9v_5jPNONYkvwerpoybkIhJlo5GOyiWht3vXuX7Z3OeHXgSy2m6l1PxDiTXsnPCy127fzWeRCw/w400-h225/TEATRO-BELLINI-2.jpg" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYcLnvvpqQy_oNpwlAbjNKpasyIkDdEZvsUgbNAT2NIimOvqLLKswduus0t6e25-MeYzxzeD8FJHAmP3YpnKJfOqpcBVEcom8bpwWS1M6VdBkrnYr_bmoNvK7YtIhPczKg2prCPSwCRTI/s1494/IMG-20200907-WA0011.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="918" data-original-width="1494" height="246" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYcLnvvpqQy_oNpwlAbjNKpasyIkDdEZvsUgbNAT2NIimOvqLLKswduus0t6e25-MeYzxzeD8FJHAmP3YpnKJfOqpcBVEcom8bpwWS1M6VdBkrnYr_bmoNvK7YtIhPczKg2prCPSwCRTI/w400-h246/IMG-20200907-WA0011.jpg" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPVYSyyydQWxk7Khp7Hof7IWEp9i_JlFBFW3vRQ4Px5_GGoyv8vCY36ZHpkDQULcMV_AhnJ1uin6zbo37kzc7mGpvJDXjX_k8Q5FNN2YnhD6KmDCWaSZKBPEUIt5RYCG_RN3v2_27Q1y4/s1259/IMG-20200907-WA0008.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="790" data-original-width="1259" height="251" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPVYSyyydQWxk7Khp7Hof7IWEp9i_JlFBFW3vRQ4Px5_GGoyv8vCY36ZHpkDQULcMV_AhnJ1uin6zbo37kzc7mGpvJDXjX_k8Q5FNN2YnhD6KmDCWaSZKBPEUIt5RYCG_RN3v2_27Q1y4/w400-h251/IMG-20200907-WA0008.jpg" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEho_fBYu8HSV-RZWhiRUdsM0obDQD__JKeX8buVP1T0jkQbzilfvYr19nKTfiW6kGHXRmBA0E6pwkaiMTmLK2WcZHAdYJFl5wV8RpkzyiElK3ogd6F5XPxuQ4TIfEFiLB1rMwrKK_-rVIo/s1555/IMG-20200907-WA0007.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="930" data-original-width="1555" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEho_fBYu8HSV-RZWhiRUdsM0obDQD__JKeX8buVP1T0jkQbzilfvYr19nKTfiW6kGHXRmBA0E6pwkaiMTmLK2WcZHAdYJFl5wV8RpkzyiElK3ogd6F5XPxuQ4TIfEFiLB1rMwrKK_-rVIo/w400-h239/IMG-20200907-WA0007.jpg" width="400" /></a></div><br /><p></p><p><br /></p><p> <b>Idomeneo di Mozart al teatro Bellini per il festival Magie Barocche</b></p><p> Diretta da Claudia Patanè, l'opera del salisburghese riapre le porte del tempio cittadino della musica con le voci di Daniela Schillaci e Josè Maria Lo Monaco</p><p><br /></p><p>Quando Wolfgang Amadeus Mozart diresse la prima di Idomeneo Re di Creta, nel teatro del Principe elettore del Palatinato Carlo Teodoro di Wittelsbach, la sera del 29 gennaio del 1781, le cronache private della nobiltà presente narrarono che una coscia di fagiano gli fu gettata addosso da un palchetto: forse perchè il venticinquenne si dava molte arie, o forse per una allusione sessuale ai suoi gusti o interessi (le due cantanti protagoniste, Dorotea ed Elisabetta Wendling, pare godessero entrambe le sue grazie: in una piccola corte si sa tutto). Dopo duecentotrentanove anni, al direttore d'orchestra che nella afosa serata di domenica 6 settembre ha diretto, al teatro Bellini di Catania (sì gentili lettori, siamo tornati al Bellini: dopo sette mesi, dalla prima di Carmen ed in barba all'ancora incipiente covid o "covìddi"), la brava ed elegante Claudia Patanè, sono stati donati dei fiori. A lei ed alle altre protagoniste. </p><p>Organizzato dal Festival Magie Barocche del Val di Noto, cartellone che giunge quest'anno alla decima edizione, ideato dalla creatività del professore Antonino Marcellino (presente e sapiente curatore della serata), "Idomeneo Re di Creta", opera seria in italiano composta dal salisburghese in quel fecondo 1780, è tornata al teatro Bellini dopo anni di assenza. Memoriamo personalmente una edizione del 1991 nel nostro tempio lirico: e sono anni che tale opera il cui splendore sintattico musicale è indiscutibile, uno spartiacque nella produzione come nella vita artistica di Mozart, viene ripresa dopo l'oblio che la coprì per circa un secolo e mezzo che seguì le prime due rappresentazioni (la seconda, in forma concertata e sempre diretta dall'autore, è del 1786 a Vienna). Si diceva che fu l'occasione, anche se l'opera non era organizzata dal Bellini (che però ha collaborato con il coro e la orchestra e la assidua presenza del Direttore Artistico Maestro Fabrizio Maria Carminati, attento ai dettagli), per tornare in teatro, pur se afflitti dal clima ancora estivo, dopo il blocco sociale dovuto alla emergenza epidemica. Era necessario, indispensabile esserci, ad onta dei distanziamenti delle poltrone, della non numerosissima presenza dei convenuti, della stranezza della situazione (abituati come siamo alla socialità di massa che il teatro d'opera impone), alle mascherine: ma aggiungiamo che il direttore di sala ed il personale del Bellini seppero districarsi con l'attenzione e la bonomia tipica della nostra città, per gestire al meglio il flusso dei presenti e farli sentire a loro agio. </p><p>La trama di Idomeneo, nata dal libretto dell'abate Varesco facente parte della corte dell'Arcivescovo di Salisburgo Gerolamo Colloredo (da cui Mozart era remunerato) è tipica delle opere barocche: ma proprio nelle lettere scambiate dall'onnipresente padre Leopoldo con Wolfango, per strutturare un libretto ampolloso che dovette essere scorciato più volte, si nota la volontà di evasione psicologica del giovane, il quale finalmente approdato alla corte di Carlo Teodoro, la cui orchestra di Mannheim egli tanto ammirava, voleva spingersi a superare la maniera metastasiana per liberare quelle energie che sarebbero poi sbocciate creativamente nell'incontro col Da Ponte. Era tornato da un soggiorno in Parigi infruttuoso dopo i successi di fanciullo prodigio ("la scimmia ammaestrata" dicevano, non Salieri a cui si attribuisce, che invece lo amò molto): la stessa Parigi la cui Loggia massonica "le nove Sorelle" Maestro Venerabile Lalànde, aveva accolto in quei giorni Voltaire ottuagenario, non si era accorta -e come poteva, nel clima denso dei filosofi rivoluzionari...- dell'ex bimbo prodigio: egli era stato però raccomandato dal Barone Von Gemmingen (che poi lo porterà alla affiliazione massonica nel 1784) e finalmente alla corte di Monaco di Baviera (dove pure esistevano delle Logge: molti ne erano parte, come il musicista Wendling fratello delle predette due cantanti ). Ma la figura del Re cretese il quale per non morire fa voto a Nettuno di uccidere il primo che vedrà e incontra il figlio Idamante, la rivalità tra Ilia ed Elettra, la scenicità di Nettuno non sono altro che simbolismi i quali possono da noi leggersi a priori, come è giusto, prodromi del Mozart a breve massone: od a posteriori, au revèrse nella filiazione identica. Vero è che -questo suonerà strano a molti- persino l'Arcivescovo Colloredo, uomo illuminato (era tra i componenti della setta di Weishaupt) che prese letteralmente a calci il nostro, aveva promosso delle logge massoniche: è altrettanto vero che il giovane in quegli anni era in fase creativa ancora da digrossare, come avverrà a breve. E molto scapestrato nei comportamenti privati. Criticò il soprano castrato Vincenzo Dal Prato primo interprete di Idamante (poi la parte venne cambiata per tenore), il suo Idomeneo (Anton Raaf) non lo convinceva. </p><p>Riguardo l'Idomeneo appiè dell'Etna, per la regia di Guy Montavon, diciamo subito che -il piatto piange specialmente a Catania e non si possono fare miracoli, neanche tentarli- seppure qualche oggetto scenico fu del teatro di Plzen in Repubblica Ceca (dove da tempo il Maestro Patanè dirige e miete successi) , l'opera che durò due ore e quindici minuti senza alcuna interruzione (sono tre atti), è stata in forma ascenica: ovvero ben lungi dalle strutturazioni degli altri teatri italiani, dalla Scala in poi. Ma qui non si poteva fare. E siamo comunque contenti che si sia svolta seppure in forma essenziale, perchè l'ossatura di Idomeneo sono le voci l'orchestra e il coro: quello il cardine, il resto è fasto, in certi momenti non necessario. Giungendo alle voci, l'Idomeneo di Philippe Castagnier è stato convincente: buona voce seppure non conosciuta al di fuori del suo ambito, il tenore canadese si è abilmente districato nella interpretazione di un personaggio complesso e dalle amplissime doti vocali, con una resa timbrica non alta ma tale da reggere il ruolo. L'aria famosa "fuor del mar" è stata da egli retta con equilibrio. Idamante, che è scritta per parte maschile o castrata, in questo caso ha visto il noto mezzosoprano Josè Maria Lo Monaco: già la apprezzammo due anni fa al Bellini in Adelson e Salvini. La sua voce bruna e la fisicità mascheratamente ambigua, le resero facile il personaggio, soprattutto per la voce pastosa, ben costruita, abile. Ella non è propriamente voce barocca ma sa le vie adatte per rendere appieno il ruolo che interpreta. Puramente barocca invece la Ilia di Maria Grazia Schiavo, soprano napoletano che da Haendel alle ricercatezze della scuola partenopea settecentesca ha fatto una espressione precipua della sua cesellata vocalità: e se l'anno scorso Idomeneo dato a Palermo vide Carmela Remigio -voce soave- in questo personaggio, la Schiavo ha reso la sposa finale di Idamante con coloritura tersa, equilibrata, senza errori. A parte una o due scivolature, buono l'Arbace del tenore, con bassi scuri da baritono, Diego Godoy; bravo anche Andrey Andreychik nel ruolo non solo vocale ma scenico di Nettuno, quasi una eco del successivo Sarastro, nello scioglimento finale della trama: regnerà Idamante, "vince l'innocenza", come la fine di Zauberflùte. Volutamente recensita per ultima la Elettra del soprano Daniela Schillaci: la sua "vendetta e crudeltà" appassonata, intensa, la vocalità cresciuta e sempre curata, gli acuti più squillanti e decisi della cantante di Paternò e lietamente tornata al Bellini, hanno entusiasmato il pubblico che le tributò notevoli applausi. Voce verdiana rossiniana e belliniana, Daniela Schillaci ha anche nel recitativo fatto ricordare la Regina della Notte ed ha saputo, o potuto, avere lo spazio scenico che le è congeniale. </p><p> Infine la direzione di Claudia Patanè: sicura, senza risparmio, ella crede in ciò che fa. Nei tempi in cui essere direttore d'orchestra è (anche) donna, sulla scia di Speranza Scappucci, Beatrice Venezi ed altre, la giovane Claudia Patanè è brillante stella del panorama orchestrale internazionale orgogliosamente di "razza" siciliana. Da apprezzare il suo impegno poiché nelle occasioni del ritorno nella terra nativa emerge quanto esso possa risultare avanzato. Al clavicembalo sulla scena, il Maestro Gaetano Costa. Coro del Bellini e parte della orchestra, quella adatta all'opera, sicuri e luminosi come sempre, una garanzia per chi partecipa agli spettacoli con loro. Applausi anche fuori scena e finali convinti, pur se il caldo li ha raccorciati. Presenti tra gli altri, esponenti della Legione Garibaldina coordinamento per la Sicilia e dei Rotary clubs. E se l'opera si chiude con la disperazione di Elettra, non v'ha da dimenticare che la ancor primeva anima mozartiana si leverà nell'orizzonte azzurro di li a breve, col trasferimento a Vienna alla corte imperiale. Il destino dell'aquila doveva fare il suo corso. </p><p>Francesco Giordano</p><p>(Pubblicato su Globus magazine il 7 \9\ 2020; foto di Isabella Basile)</p>Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-74729011668867944932019-04-09T15:40:00.001+02:002019-04-09T15:44:42.167+02:00UGL Sanità e Medici: concorso per OSS, disco verde ma senza dimenticare gli operatori sanitari delle ditte esterne operanti nelle strutture<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh06lP1QKoaPyC9cGcXGvoJUe-H11O17zFm6hu2Art92JyBfaCqA_x-4ki8PVt2CVBQ8EIWRFzpPF2an9EdHCxh0xxgT2SlzY57bGPzixVc6X9cx5MPR1oJqYp3ONe2q07elk8eJIHm2LA/s1600/logo-1.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="196" data-original-width="250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh06lP1QKoaPyC9cGcXGvoJUe-H11O17zFm6hu2Art92JyBfaCqA_x-4ki8PVt2CVBQ8EIWRFzpPF2an9EdHCxh0xxgT2SlzY57bGPzixVc6X9cx5MPR1oJqYp3ONe2q07elk8eJIHm2LA/s1600/logo-1.png" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYYy_z09KPE4dNLpNNVtWv-zh0vnlI6HY8d4-jqS2qNR72D4PQZT2WXbZY_L4NCcQEHk3WsLj3n-KJvkqS7nlrUAbC7I9RrdDgSbCvoWcc8nARQBN-jwlqOJnhxF2QSsY3257CWqrkbLk/s1600/concorso_infermieri.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="228" data-original-width="660" height="110" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYYy_z09KPE4dNLpNNVtWv-zh0vnlI6HY8d4-jqS2qNR72D4PQZT2WXbZY_L4NCcQEHk3WsLj3n-KJvkqS7nlrUAbC7I9RrdDgSbCvoWcc8nARQBN-jwlqOJnhxF2QSsY3257CWqrkbLk/s320/concorso_infermieri.jpg" width="320" /></a></div>
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<div style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
<span style="font-size: medium;"><b>UGL
Sanità e Medici: concorso per OSS, disco verde ma senza dimenticare
gli operatori sanitari delle ditte esterne operanti nelle strutture</b></span></div>
<div style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
<span style="font-size: medium;">I
Segretari regionali di UGL Sanità Carmelo Urzi e UGL Medici Raffaele
Lanteri, appresa la volontà dell'Assessore alla Saute della Regione
Siciliana Ruggero Razza di voler indire un concorso ampio per OSS,
dichiarano: "Apprendiamo con gioia la notizia: dopo
l’approvazione della rete ospedaliera si potrà procedere alla
redazione degli atti aziendali e fare funzionare ex novo le piante
organiche che si tradurranno nel completamento delle figure carenti
ed in tal senso fanno ben sperare le dichiarazioni dell'assessore
Razza sui nuovi concorsi. Se da un lato salutiamo", aggiungono
i due esponenti sindacali, "l'indizione di un concorso come
nuova opportunità attraverso regolare selezione, dall'altro non
possiamo nè vogliamo dimenticare che al presente sono attivi degli
operatori sanitari i quali lavorano da anni tramite ditte a cui è
affidato l'appalto esterno nel settori pubblico come gestori di
servizi socio sanitari e infermieristici: essi in questi anni e con
poche certezze, hanno supplito alle carenze del sistema sanitario.
Risulta evidente infatti che, in assenza di una ragionevole
valutazione, essi vedrebbero i loro colleghi giunti in mobilità
(anche da altre regioni) ricoprire i loro ruoli col grande rischio di
macelleria sociale verso cui, siamo convinti, nessuno vuole andare,
nell'interesse primariamente dei pazienti delle strutture nonché del
welfare della nostra regione. Per noi sarebbe auspicabile che,
riguardo questo personale già al lavoro all’interno delle
strutture pubbliche, anche se formalmente non dipendente delle
stesse, si prevedesse un percorso finalizzato alla regolarizzazione
del posto occupato ed a procedere alla mobilità per i posti
scoperti. Siamo certi", concludono Urzì e Lanteri, "che
il buon senso e le competenze dell'assessore e del governo regionale
eviteranno tale rischio, procedendo verso un percorso virtuoso e
rispettoso di ogni individualità".</span></div>
<div style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
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<br />Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-90733638492336323602019-04-04T13:17:00.001+02:002019-04-04T13:17:26.671+02:00UGL Medici e Sanità: bene apertura dell'ospedale San Marco di Catania, diventi un riferimento essenziale per la popolazione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5OGe4Ehn0F-de9DxZAxfz0rayWFwUwtsD8GIAyU3TJw86KXXytiKO3t21O7KW6nrkULkicdUTcWQe0Jm-qud-JwQPeyQiaslVRR9E8E1i4DMJ9GGXBAceenZxtiKyChupfjstZSI60Cg/s1600/download.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="196" data-original-width="250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5OGe4Ehn0F-de9DxZAxfz0rayWFwUwtsD8GIAyU3TJw86KXXytiKO3t21O7KW6nrkULkicdUTcWQe0Jm-qud-JwQPeyQiaslVRR9E8E1i4DMJ9GGXBAceenZxtiKyChupfjstZSI60Cg/s1600/download.png" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcLEZ0PlR1RuTdKNJtPfdssK4JdJd7yQbdcdBnOdvyjssfJYNLKRS6WaVxViDVDMIePHzcQda3P0KddIB55nIW3mz1hC7uUzuhGUZGdFuuT8joqCMFXrry24hmCOXmhQoWWdwq-FiJ_BU/s1600/san+marco+ct.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="503" data-original-width="966" height="166" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcLEZ0PlR1RuTdKNJtPfdssK4JdJd7yQbdcdBnOdvyjssfJYNLKRS6WaVxViDVDMIePHzcQda3P0KddIB55nIW3mz1hC7uUzuhGUZGdFuuT8joqCMFXrry24hmCOXmhQoWWdwq-FiJ_BU/s320/san+marco+ct.jpg" width="320" /></a></div>
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<br />
<div lang="" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div lang="" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
<b>UGL
Medici e Sanità: bene apertura dell'ospedale San Marco di Catania,
diventi un riferimento essenziale per la popolazione </b>
</div>
<div lang="" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
I
Segretari regionali di UGL Sanità e Medici, Carmelo Urzì e Raffaele
Lanteri, in una nota congiunta, dichiarano: "Esprimiamo vivo
compiacimento per l'inizio della fase operativa ovvero delle attività
cliniche all'interno dell'ospedale San Marco, nel quartiere Librino
della città di Catania. E' vero che sono stati aperti solo due
ambulatori ma simbolicamente è un gesto particolarmente importante
perché dopo tante traversìe la struttura è stata consegnata alla
utenza. L'azienda, che ne ha il possesso, può procedere ora al
trasferimento del materno-infantile. Auspichiamo altresì che
si proceda rapidamente al concorso per dirigenti medici di medicina e
chirurgia di accettazione e urgenza, ossia coloro che andranno al
futuro pronto soccorso; completato questo passaggio, si farà la
graduatoria onde aprire il pronto soccorso con il giusto organico.</div>
<div lang="" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
"Non
dimentichiamo" -aggiungono i due esponenti regionali del
sindacato- " come più volte da noi detto nel corso di questi
anni, che a tutt'oggi tutta la zona sud della città non ha un
presidio di pronto soccorso facilmente accessibile. Almeno 80.000
persone abitano in una zona particolarmente lontana dal pronto
soccorso più vicino; inoltre la zona industriale si trova nelle
medesime condizioni. La nostra richiesta", concludono Urzì e
Lanteri, "è che il San Marco appena inaugurato divenga un
ospedale di eccellenza a tutti gli effetti, all'interno del quale vi
siano tutti i reparti generalisti, ad iniziare dal pronto soccorso,
che deve essere organizzato ed operativo nel più breve tempo
possibile".</div>
<br />Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-9723036374637116412019-04-04T13:13:00.000+02:002019-04-04T13:13:47.330+02:00UGL incontra il il direttore generale dell'ospedale Cannizzaro <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUy2mjh9Xh2BUTaWXwq-bKnuaIZA8B1MoyLvRPpkC4-SebuS0D0kPhIDwbvYWGNH2uFXeMe5Dw1qI0wyNjO6cDWG-vBVXehGPVdychJSodsvKVWO5f2Ihw7UGvnU_WlQ7jgX0knA2ACVQ/s1600/download.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="196" data-original-width="250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUy2mjh9Xh2BUTaWXwq-bKnuaIZA8B1MoyLvRPpkC4-SebuS0D0kPhIDwbvYWGNH2uFXeMe5Dw1qI0wyNjO6cDWG-vBVXehGPVdychJSodsvKVWO5f2Ihw7UGvnU_WlQ7jgX0knA2ACVQ/s1600/download.png" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg91JOvPJSqImR_l-qLOsOQbWhkdkty4FUoi28JqCgHRxO4LUagnbusKXl4WfWeplCpoFHCsmX5zqgf1WxFJUi7I2sXM4FN4dXxSzLMSVC8UiPscQcBdSWZ4JhY9mlXDpDhqeUtXLaQP7E/s1600/download+%25281%2529.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="249" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg91JOvPJSqImR_l-qLOsOQbWhkdkty4FUoi28JqCgHRxO4LUagnbusKXl4WfWeplCpoFHCsmX5zqgf1WxFJUi7I2sXM4FN4dXxSzLMSVC8UiPscQcBdSWZ4JhY9mlXDpDhqeUtXLaQP7E/s1600/download+%25281%2529.png" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaNdoN7ahUXsd90hOEQJRvz58vgvBKF6C6sjkgaFDDJuI8go_b-iYRl4iGU68EYKyHAlmHQHus0NZADiC8MXixIk0rXkZYMHgq6f1bH6X4l9e8jxebSoCkDV-NG9al13Dndy81tRtej6M/s1600/dott+Petino+segr+az+UGL+medici.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="361" data-original-width="279" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaNdoN7ahUXsd90hOEQJRvz58vgvBKF6C6sjkgaFDDJuI8go_b-iYRl4iGU68EYKyHAlmHQHus0NZADiC8MXixIk0rXkZYMHgq6f1bH6X4l9e8jxebSoCkDV-NG9al13Dndy81tRtej6M/s320/dott+Petino+segr+az+UGL+medici.jpg" width="247" /></a></div>
<br />
<div lang="" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div lang="" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
<b>UGL
incontra il il direttore generale dell'ospedale Cannizzaro </b>
</div>
<div lang="" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
La
mattina del 3 aprile si è svolto, presso la Direzione Generale
dell'ospedale Cannizzaro, un incontro istituzionale tra il direttore
generale dottor Salvatore Giuffrida ed il segretario aziendale del
UGL Medici dottor Antonio Petino. Nel corso dell'incontro sono stati
formulati anche a nome dei segretari regionali delle federazioni UGL
Sanità e Medici, Carmelo Urzì e Raffaele Lanteri, gli auguri di un
proficuo lavoro al direttore generale recentemente nominato.
L'occasione ha creato un percorso di collaborazione costruttiva, che
diverrà operativa nella misura in cui si affronteranno i problemi
aziendali della struttura e si procederà alla compilazione della
pianta organica della stessa, da cui deriverà un nuovo assetto
dell'ospedale adeguato alla nuova rete nazionale. Da parte della UGL
è stata sottolineata con il nuovo direttore generale del Cannizzaro,
l'importanza del sindacato in funzione dei diritti e doveri del
paziente come degli operatori, medici e personale socio sanitario,
dell'ospedale, impegnati in una frontiera molto delicata.</div>
<br />Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-17965608923821783742018-09-11T20:23:00.000+02:002018-09-11T20:23:06.261+02:00Il Presidente della Regione Siciliana Musumeci riceve una delegazione dell'Accademia Nazionale Acconciatori Misti a Catania palazzo ESA<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwGcEh_5rhzPHPahWdyabJiwdUbYzms7MqSWjXI5AYTVNknT1gIWs8T_l-3LxLivCxlighbHKQlDEtdBlgrN6RpspllPk3Ac-zxK0L6iP4CAjgUDw-SmiuFbB1Ucs-OwEIlqHIc7g98q8/s1600/ANAM_palazzo_Esa_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwGcEh_5rhzPHPahWdyabJiwdUbYzms7MqSWjXI5AYTVNknT1gIWs8T_l-3LxLivCxlighbHKQlDEtdBlgrN6RpspllPk3Ac-zxK0L6iP4CAjgUDw-SmiuFbB1Ucs-OwEIlqHIc7g98q8/s400/ANAM_palazzo_Esa_1.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy8yHkLZg-fkC1COMcLkGLk6H-xQgJwWKzc_8So89miiDTC_H64ISasKHZiLKXLO41-jXBIEYX6Jd6cJOQ032ZFdI-GwKRI4EpGFaJCdlhsKvska6cqMTAvqUUPpteNWDiyxt6Hf5pyg0/s1600/anam_+%25281%2529.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="773" data-original-width="1024" height="301" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy8yHkLZg-fkC1COMcLkGLk6H-xQgJwWKzc_8So89miiDTC_H64ISasKHZiLKXLO41-jXBIEYX6Jd6cJOQ032ZFdI-GwKRI4EpGFaJCdlhsKvska6cqMTAvqUUPpteNWDiyxt6Hf5pyg0/s400/anam_+%25281%2529.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: 16.8667px; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<b>CATANIA –</b> Un incontro più che proficuo e piacevole quello avvenuto ieri a palazzo Esa a Catania fra i vertici <b>dell’Accademia Nazionale Acconciatori Misti Sicilia</b> e il presidente della Regione Siciliana <b>Nello Musumeci</b>. Il governatore ha ricevuto una delegazione dell’Accademia per rivolgerle gli auguri d’incoraggiamento poco prima della partenza per Parigi. È qui dove i maestri catanesi sono, infatti, atterrati in queste ore per competere al “<b><u><span style="color: red;">HairWorld Paris 2018</span></u></b>”, il campionato mondiale di acconciatura. Il concorso internazionale è in programma <span style="background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">dal 9 all’11 settembre 2018 all’interno del ParisExpo Porte de Versailles e vedrà in gara i talenti provenienti da circa quaranta paesi del mondo</span>.</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: 16.8667px; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
All’incontro a palazzo ESA, c’erano il presidente dell’A.N.A.M Sicilia, <b>Salvo Ruffino</b>, il presidente dell’A.N.A.M Centro di Catania, <b>Giuseppe Gambino</b> e un gruppo di maestri e trainer dell’Accademia di alta formazione catanese.</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: 16.8667px; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
A prendere parola è stato Ruffino che, dopo aver ringraziato il presidente, ha parlato del mondo A.N.A.M. e dell’emozione in vista della competizione parigina. Il governatore dal canto suo ha espresso tutto il suo apprezzamento per un mestiere così antico e per un’arte – come lui stesso l’ha definita – in cui si fondono, storia, passione e coraggio imprenditoriale. “<b>I barbieri e gli acconciatori hanno fatto la storia delle nostre comunità</b>”, ha detto Musumeci. “<b>Sono i c<span style="background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: black;">ustodi di una arte antica, nobile e impegnativa. Ritengo che il settore dell’artigianato sia una risorsa importante sul piano culturale ed economico per la nostra terra, perché si fonda su una tradizione solida. E se oggi è qui presente una rappresentanza così significativa dell’A.N.A.M. non può essere un caso</span></b><span style="background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: black;">”. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: 16.8667px; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
E l’occasione si è rivelata utile anche per illustrare le problematiche che affliggono il settore della formazione. Istanze che il governatore ha raccolto di buon grado e con spirito propositivo. “<b>Ci tengo a dirvi che in me <span style="background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: black;">avrete sempre un interlocutore attento - ha proseguito il presidente - e vi </span>staremo vicini. </b><span style="background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: black;"><b>La formazione negli anni passati in Sicilia ha subito ingerenze inusuali e inopportune. Occorre mettere ordine con responsabilità attraverso figure competenti che non pensino al portafoglio</b>”. </span><span style="color: black;">E infine il presidente Musumeci lancia la proposta di un progetto che ha a cuore da tempo: “<span style="background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Potremo organizzare eventi. Mi piace il tema della ricostruzione storica. Sarebbe bello realizzare in Sicilia un museo dei saloni. Noi ci metteremo l’impegno finanziario, ma voi dovrete aiutarci per coordinare e realizzare il progetto”.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-clip: initial; background-color: white; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #222222; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: 16.8667px; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
Il team A.N.A.M. Sicilia volato a Parigi è composto per la categoria femminile dai maestri <b>Rosario Di Bella</b> e <b>Mariella Surace</b>. Per la categoria acconciatura maschile gareggeranno invece <b>Giuseppe Criscione</b> e <b>Daniele Belvedere</b>. Ad accompagnare i maestri il presidente regionale dell’Accademia Nazionale Acconciatori Misti, <b>Salvo Ruffino</b>, il presidente dell'A.N.A.M. Centro di Catania, <b>Giuseppe Gambino, </b>il maestro<b> Salvo Scavo</b> ed il presidente di A.N.A.M. Palermo, <b>Matteo Abbate</b>. E con loro anche un folto gruppo di acconciatori della Regione siciliana.</div>
<div class="MsoNormal" style="background-clip: initial; background-color: white; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #222222; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: 16.8667px; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
Ad allenare i partecipanti per la categoria femminile è stata la trainer nazionale <b>Daniela Sperotto</b>; per il maschile invece <b>Pierfilippo Francia</b>, <b>Antonio Sciandra</b> e <b>Pietro Colantuono</b>. Trainer dei concorrenti siciliani è stato <b>Salvo Scavo</b>. Il team siciliano e la delegazione italiana sono, inoltre, accompagnati dal presidente nazionale A.N.A.M., <b>Lino Fabbian</b>, dal responsabile tecnico, <b>Antonio Coscia</b> e dal presidente INAI (Istituto nazionale acconciatori italiani), <b>Elio Vassena</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: 16.8667px; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-clip: initial; background-color: white; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #222222; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: 16.8667px; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
I maestri si sfideranno in tagli, colori e acconciature. Saranno valutati da una giuria internazionale. </div>
<div class="MsoNormal" style="background-clip: initial; background-color: white; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #222222; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: 16.8667px; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<br /></div>
Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-60014419422556944092018-07-10T19:17:00.002+02:002018-07-10T19:17:41.249+02:00Il Sindaco di Catania Pogliese al convegno sullo sbarco in Sicilia del 10 luglio 1943<br />
<br />
<header class="entry-header" style="background-color: white; color: #373737; font-family: "PT Sans", Arial, sans-serif; font-size: 15px;"><h1 class="entry-title" style="border: 0px; clear: none; color: #222222; font-family: Impact, Arial, sans-serif; font-style: inherit; font-weight: normal !important; line-height: 30.9px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 76px 0px 0px; text-transform: uppercase; vertical-align: baseline;">
IL SINDACO POGLIESE AL CONVEGNO SULLO SBARCO IN SICILIA: “RILANCIARE IL TURISMO STORICO, RICCHEZZA DELLA NOSTRA TERRA”</h1>
<div class="entry-meta" style="border: 0px; clear: both; color: #666666; font-family: inherit; font-size: 12px; font-style: inherit; font-weight: inherit; line-height: 18px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 76px 0px 0px; vertical-align: baseline;">
<span class="by-author" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">di Francesco Giordano; foto di Enzo Stroscio</span><span class="sep" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> | </span><time class="entry-date" datetime="%3$s" pubdate="">10/07/2018</time></div>
</header><br />
<div class="entry-content" style="background-color: white; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div class="p1 intro" style="border: 0px; color: #990000; font-family: inherit; font-size: 15.75px; font-style: italic; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Il nuovo Sindaco di Catania Onorevole Salvo Pogliese, ha inaugurato alle Ciminiere -ove sorge il Museo dello Sbarco in Sicilia, voluto da Nello Musumeci allora Presidente della Provincia- il convegno sul 75° anniversario della “Operazione Husky”</strong></div>
<div class="p1 intro" style="border: 0px; color: #990000; font-family: inherit; font-size: 15.75px; font-style: italic; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
</div>
<div class="p1" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYARQm9_i33lvXSX5Wt-lci-fytHJweKo-Be2GbQZYz1RPB_ghKYJtJk2Xqwg8kt4ACr1pWSJ-0RHR9GRs-WebAe74R7sfZWNdtMAT0FZ1Drk7pp4qWhkGUGap3TCNqpFT_CnxmjbaZ2s/s1600/36810075_1876184755782572_1519608207268380672_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYARQm9_i33lvXSX5Wt-lci-fytHJweKo-Be2GbQZYz1RPB_ghKYJtJk2Xqwg8kt4ACr1pWSJ-0RHR9GRs-WebAe74R7sfZWNdtMAT0FZ1Drk7pp4qWhkGUGap3TCNqpFT_CnxmjbaZ2s/s400/36810075_1876184755782572_1519608207268380672_n.jpg" width="400" /></a></div>
<em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">“Rilanciare il Museo dello Sbarco, una delle realtà più belle che abbiamo, e inserirlo nel circuito del turismo a Catania ed in Sicilia, particolarmente il turismo storico militare che conta molti interessati: non è pensabile un numero di cinquemila visitatori annui per questa bella struttura, escludendo le scolaresche, quando il museo di Caen in Normandia ne conta oltre trecentomila: Catania come Comune e città metropolitana farà la sua parte col mio impegno personale per costruire un cammino di grande valorizzazione turistica che va oltre anche questo importante evento di oggi e quelli che seguiranno”.</em></div>
<div class="p1" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Con queste parole, vibranti di entusiasmo (anche per la passione personale per la Storia che lo caratterizza), il nuovo Sindaco di Catania Onorevole <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Salvo Pogliese,</strong> ha inaugurato alle Ciminiere -ove sorge il Museo dello Sbarco in Sicilia, voluto da <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Nello Musumeci</strong> allora Presidente della Provincia- il convegno sul 75° anniversario della “Operazione Husky”, ossia lo sbarco degli Anglo-Anmericani nell’Isola che costituisce pagina essenziale della seconda guerra mondiale. Fortemente voluto da Pogliese (che cinque anni fa per il settantesimo ha organizzato analoga manifestazione), il convegno ha visto la partecipazione dell’Assessore al Turismo della Regione Siciliana <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sandro Pappalardo,</strong> del Magnifico Rettore dell’Università di Catania prof. Francesco Basile, del Comandante dell<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">‘Esercito in Sicilia Generale Minghetti,</strong> del giornalista e storico Ezio Costanzo (il quale con le sue pubblicazioni ha promozionato molto la struttura e divulgativamente dato un importante contributo, che continuerà in modo concreto), nonché autorità civili e militari, molti esponenti della giunta comunale ieri insediatasi, il Comandante del CEDOC di Catania <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Colonnello Privitera,</strong> associazioni combattentistiche e d’arma (Aeronautica, Associazione Nazionale del Fante di Catania<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>e altre),<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>gli storici Lucio Villari e Andrea Ungari i quali hanno nei loro interventi apportato elementi essenziali per la comprensione e l’inquadramento storico del fatto; così il breve video curato dal collega Costanzo ha mostrato quanto le coste tra Gela e Licata siano altresì ricche di costruzioni militari italo-tedesche abbandonate ma che devono essere riprese e curate per costituire volano di lancio per la conoscenza storica del territorio siciliano.</div>
<div class="p1" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtzMeJ2S8mWIpFdSjxqqMNnhKVyx84pC6DOgSMyimpqQPap0y2LDyTQAMz6nU_bUNHhQumHsVy9rQZ9eh5wHXL2eQKxO4XsmIXK3gTzTAc-0jV2Q-dwbwujJJdLCsSal6gM2jEyuxjbyE/s1600/36810075_1876184755782572_1519608207268380672_n-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtzMeJ2S8mWIpFdSjxqqMNnhKVyx84pC6DOgSMyimpqQPap0y2LDyTQAMz6nU_bUNHhQumHsVy9rQZ9eh5wHXL2eQKxO4XsmIXK3gTzTAc-0jV2Q-dwbwujJJdLCsSal6gM2jEyuxjbyE/s400/36810075_1876184755782572_1519608207268380672_n-1.jpg" width="400" /></a></div>
</div>
<div class="p1" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
“Il Museo dello Sbarco in Sicilia”<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">, ha proseguito Pogliese,</strong> <em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">“sarà presente con uno stand a Milano al convegno sui musei storici: vogliamo impegnarci con una scelta prioritaria perché si devono individuare dei settori specifici che il turista può e deve conoscere al massimo, come accade a Malta, che è un esempio in quanto piccola isola ma che conta ben 14 milioni di turisti: noi dobbiamo impallidire se paragoniamo il nostro immenso patrimonio artistico culturale, che tutti ci invidiano, cercando come amministrazione di dare il massimo perché il turista si fermi e apprezzi le nostre ricchezze”.<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>Sullo stesso tono l’intervento dell’Assessore Pappalardo, che ha assicurato la sinergia completa della Regione Siciliana al fine di cooperare per il rilancio del turismo in questo settore, rivendicando “come un obbligo che non esige ringraziamenti, perchè è specifico compito della Regione” il contributo anche economico al rilancio del Museo e delle attività connesse; “La Regione”, ha precisato Pappalardo, “sta riaprendo tutti gli infopoint a Catania, il prossimo all’aeroporto, i quali erano stati inspegabilmente chiusi: ciò faremo con grande determinazione, non si può chiedere informazione turistica al tabaccaio, deve essere l’ente pubblico a darla”.</em></div>
<div class="p1" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbNsWb-KvAcxSbBf1AShZIXQKjmhTCMLDrr83iKo1QJZ1MuzXfVS63ddPamHgCVS0uUM1wTIQ4Io5o4j87h1PT1nWq0tqMKub10SWgJwWqDzcMJ-0rX2Qxo2K-5srEPygfNaO5PyhMz9w/s1600/36914100_1876184749115906_2453313567475105792_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbNsWb-KvAcxSbBf1AShZIXQKjmhTCMLDrr83iKo1QJZ1MuzXfVS63ddPamHgCVS0uUM1wTIQ4Io5o4j87h1PT1nWq0tqMKub10SWgJwWqDzcMJ-0rX2Qxo2K-5srEPygfNaO5PyhMz9w/s400/36914100_1876184749115906_2453313567475105792_n.jpg" width="400" /></a></div>
</div>
<div class="p1" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Approva ed è in consonanza l’Università, con la parola del <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Rettore Basile:</strong> <em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">“È una opportunità non frequente di essere sulla stessa linea di pensiero tra Comune, Regione e Università”, ha egli affermato, “per cui proporrò un gemellaggio tra i nostri siti storici e museali e il Museo dello sbarco, affinché non solo gli studenti, di cui sono il referente, ma anche i turisti possano conoscerne al meglio e apprezzarne le potenzialità”.</em></div>
<div class="p1" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Ricordiamo che la cosiddetta<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> “Operazione Husky”</strong> del dieci luglio 1943, con lo sbarco in Sicilia di oltre cento ottanta mila uomini americani inglesi canadesi australiani e delle colonie, costò molto sangue agli allora nemici (l’Italia faceva parte dell’Asse) poiché le quasi eguali forze italiane e germaniche, contrariamente alle previsioni del Premier inglese Churchill e del Presidente USA Roosevelt, contrastarono incisivamente, dopo la facilità degli approdi nelle coste gelesi, licatesi ed ad <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Avola e Pozzallo,</strong> l’avanzata delle truppe Alleate (le quali commisero diversi errori anche di ubicazione dei siti poiché molti militari morirono anche per motivi futili): se entro il luglio la linea Patton avanzò a Palermo conquistandola (e ivi nacque il primo quotidiano dell’Europa libera, “Sicilia Liberata”, diretto da giovani giornalisti del POW, tra cui un ebreo che poi diverrà famoso, Ugo Stille) verso Catania la facile “camminata” alleata si infranse al Ponte di Primosole, ove la tenacissima resistenza del Regio Esercito Italiano (tra gli ufficiali che pugnarono l’allora Maggiore Nino Bolla, poi capo ufficio stampa del governo brindisino; giornalista monarchico, nel dopoguerra scrisse un fondamentale resoconto della battaglia) e della divisione Goering della Wermacht, solo ai primi di agosto ritiratisi su per le strade dell’Etna da Bronte a Randazzo, permisero l’occupazione di Catania; furono salvati oltre centomila militari attraverso lo stretto di Messina mentre la battaglia doveva infuriare sul Continente. <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">L'”Operazione Husky”</strong> fu politicamente il colpo mortale che permise, alla Monarchia italiana già convinta, la caduta del regime fascista e l’avvento del governo tecnico del Maresciallo Pietro Badoglio, che ci porterà all’armistizio e a salvare il nucleo fondante dello Stato, schierandosi con la compagine Anglo-Americana.</div>
<div class="p1" style="border: 0px; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<div style="color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit;">
Gli eventi del<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Museo dello Sbarco</strong> continueranno con mostre fotografiche, esposizione di mezzi storici, di modellismo, presentazione di foto inedite e libri, da luglio a dicembre.</div>
<div style="color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit;">
<br /></div>
<span style="color: #373737; font-family: pt sans, arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px;">http://www.globusmagazine.it/sindaco-pogliese-al-convegno-sullo-sbarco-sicilia-rilanciare-turismo-storico-ricchezza-della-nostra-terra/#.W0Td0dIzbIU</span></span></div>
<div class="p1" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span></div>
</div>
Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-40832667888978489982018-05-08T01:50:00.002+02:002018-05-08T01:50:51.325+02:00Presentazione del libro "Il Regno d'Epiro nell'Europa di ieri e di oggi", Catania 15 maggio 2018 ore 17, mediateca Biblioteca "V.Bellini", via di San Giuliano 307<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWsLaT2fAoIVTf8E4S5FyvHShZZuR8kxUvD6709aRMBTQCXzSt9k2a25AOayVWk3CoHamfuhdaGJ1l9_724oOfxG23pcsvliICQoWiDdwLp49e5UkD1qD3EjfPZAeaI78pFJTnWO1n-dQ/s1600/locandina+evento+15+maggio+2018+biblioteca+Ct-page-001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1132" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWsLaT2fAoIVTf8E4S5FyvHShZZuR8kxUvD6709aRMBTQCXzSt9k2a25AOayVWk3CoHamfuhdaGJ1l9_724oOfxG23pcsvliICQoWiDdwLp49e5UkD1qD3EjfPZAeaI78pFJTnWO1n-dQ/s640/locandina+evento+15+maggio+2018+biblioteca+Ct-page-001.jpg" width="452" /></a></div>
<br />Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-91952930595459962002018-03-21T10:55:00.001+01:002018-03-21T10:55:36.048+01:00Riuscita la "Traviata" al teatro Bellini di Catania<br />
<header class="entry-header" style="background-color: white; color: #373737; font-family: "PT Sans", Arial, sans-serif; font-size: 15px;"><h1 class="entry-title" style="border: 0px; clear: none; color: #222222; font-family: Impact, Arial, sans-serif; font-style: inherit; font-weight: normal !important; line-height: 30.9px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 76px 0px 0px; text-transform: uppercase; vertical-align: baseline;">
RIUSCITA LA “TRAVIATA” AL TEATRO BELLINI DI CATANIA</h1>
<div class="entry-meta" style="border: 0px; clear: both; color: #666666; font-family: inherit; font-size: 12px; font-style: inherit; font-weight: inherit; line-height: 18px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 76px 0px 0px; vertical-align: baseline;">
<span class="by-author" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">di Francesco Giordano</span><span class="sep" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> | </span><time class="entry-date" datetime="%3$s" pubdate="">19/03/2018</time></div>
</header><br />
<div class="entry-content" style="background-color: white; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div class="intro" style="border: 0px; color: #990000; font-family: inherit; font-size: 15.75px; font-style: italic; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Con interpreti all’altezza dei ruoli, la produzione in versione regionalistica del celebre dramma parigino di Giuseppe Verdi fu apprezzata dal pubblico catanese</strong><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjY-mImVrIsxPLDErmghV5-tOOqx-X4m-50dYrnbqHztl6Y5KFHOKaTbrrohaGHv74uga-4V4W8zrSqlhDp9DGwZ19x5B8OWmHsYAQXsEOMlCC9d-0tGrPW60R6vCzcXWg2KDucjsBnpZI/s1600/3F4A9009c-777x437.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="437" data-original-width="777" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjY-mImVrIsxPLDErmghV5-tOOqx-X4m-50dYrnbqHztl6Y5KFHOKaTbrrohaGHv74uga-4V4W8zrSqlhDp9DGwZ19x5B8OWmHsYAQXsEOMlCC9d-0tGrPW60R6vCzcXWg2KDucjsBnpZI/s400/3F4A9009c-777x437.jpg" width="400" /></a></div>
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div class="intro" style="border: 0px; color: #990000; font-family: inherit; font-size: 15.75px; font-style: italic; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
</div>
<div style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">“La Traviata ha fatto un fiascone”</strong>, scriveva<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Giuseppe Verdi</strong> nel <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">marzo 1853</strong> a proposito della prima rappresentazione della sua opera alla Fenice di Venezia: complice la novità per l’epoca del testo, ma verrà a trionfare dall’anno dopo e oggi può dirsi l’opera italiana più rappresentata al mondo, che porta il genio popolare del compositore bussetano, immerso nel tricolore stemmato con la croce di Savoja (Verdi fu Cavaliere dell’Ordine Civile della Real Casa Sabauda, che oggi vive nell’Ordine al Merito Civile), nei quattro continenti.</div>
<div style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
L’edizione di Traviata la cui prima si diede la sera del 16 marzo nel teatro Bellini di Catania, rispettando i canoni dell’opera popolare (anche se la forma sta perdendosi nel pur foltissimo pubblico delle grandi occasioni: pochissimi smoking per gli uomini, che preferiscono la meno impegnativa cravatta; donne in età curate ma più giovani che non disdegnano i jeans, senza contare alcuni individui con orribili polpacci senza calzini…), ha riscosso il notevole successo dei convenuti: si “giocava in casa”, è vero, produzione del teatro Massimo di Palermo, allestimento scenico in Liberty che è stato ripreso dalla capitale siciliana del XIX secolo, arieggiando i Basile e i Florio, senza considerare che l’opera, come tutti sanno e come sovente ripete il libretto di Francesco M.Piave, è ambientata in Parigi; con codesto indulgere a certo “regionalismo” ultimamente in voga (se chiamarlo provincialismo, per tale opera universale, appare fuori luogo…), la catanese “Traviata” ebbe un riscontro più che buono, nelle sue tre ore di spettacolo.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguydRK7oblsPRgVqQOzxWr7VtHX1SM38lc5-QtPgT-vRyKI38HqDAGdWSIr4bjh-ZwzwHl29Fi87Xdkfu7ZZxHU6dPqnRbKtZ9GJyiqY61YjtaFEU5ELmSRE6o5NUPhvSysvEIYlsyZHY/s1600/3F4A9097c.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="270" data-original-width="500" height="215" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguydRK7oblsPRgVqQOzxWr7VtHX1SM38lc5-QtPgT-vRyKI38HqDAGdWSIr4bjh-ZwzwHl29Fi87Xdkfu7ZZxHU6dPqnRbKtZ9GJyiqY61YjtaFEU5ELmSRE6o5NUPhvSysvEIYlsyZHY/s400/3F4A9097c.jpg" width="400" /></a></div>
<br /></div>
<div style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
</div>
<div style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
La regia del Pontiggia non forzò eccessivamente la mano e mise l’ottimo coro delle maestranze del teatro a proprio agio nelle scene collettive; il direttore Jordi Bernacer, seppure a volte non susseguente, si mostrò adeguato alla partitura; ottime le voci del sempre brillante Riccardo Palazzo (Gastone), incisiva quella del mezzosoprano Sabrina Messina (Flora) come anche Carmen Maggiore (Annina); da apprezzare Piero Terranova (Giorgio Germont); bravo Gianluca Tumino (il Marchese) mentre senza infamia e senza lode, fu il tenore Javier Palacios, nel primo atto senza dubbio sotto tono, poi ripresosi nei successivi.</div>
<div style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Il ruolo di Violetta Valery, come sappiamo “soffre” degli immensi càlchi novecenteschi di Joan Sutherland, di Maria Callas, nonché della versione teatrale e cinematografica della Margherita Gauthier, la Signora delle Camelie, che fu Greta Garbo come Eleonora Duse. Qui abbiamo avuto la voce del soprano Daniela Schillaci, che già aveva interpretato quel ruolo anni fa anche al Bellini: la Schillaci ha un pubblico di fan (presente anche alla prima, nel loggione) che la supportano, una bella presenza e una voce notevole: nel primo atto fu troppo irruenta (“Follie…Follie”) come lo era stata nelle versioni registiche precedenti, “rimaneggiando” poscia in positivo l’impostazione tonale nei successivi atti, laddove la mano del regista ha rammentato al soprano che Violetta non è una donna di vita (pasolinianamente), ma una ragazza raffinata del puro Ottocento, che deve per mantenersi, scegliere una “protezione” altolocata la quale alfine la porta alla tragedia ed alla morte. In questo senso il ruolo vocale fu ben svolto da Daniela Schillaci; il personaggio un po’ meno, anche se molto dal pubblico etneo le è concesso, anche il fuori scena dopo il primo atto a raccogliere i certo meritati applausi, i quali di solito si mietono alla fine e, quantunque il pubblico dei convenuti fosse partecipe perchè Verdi è Verdi e Traviata la conoscono tutti, non furono così prolungati come forse alcuni si attendevano.</div>
<div style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Un plauso alla valente orchestra del teatro Bellini, i cui elementi non mancano mai di mostrare la loro partecipazione intensa, anche quando vi è meno solennità, figurarsi in una opera come codesta, tanto amata dalle masse per le sue arie celebri e pezzi musicali anche mutati per banda. “Alfredo Alfredo, di questo core, non puoi comprendere tutto l’amore…tu non conosci che fino al prezzo del tuo disprezzo, provato io l’ho… io spenta ancora, pur t’amerò”, si azzarda a dire Violetta dopo che Alfredo l’ha svergognata dinnanzi a tutti, pria che il padre venga a fermarlo: dramma cosmico dell’amore che anche nei tumulti dell’anima non dimentica di aver sofferto e dònasi davvero per sempre, “spenta ancora”, come era nel grande, irripetibile XIX secolo: e se è vero, come lo stesso Verdi ha affermato, che in Violetta egli vedeva la convivente, poi moglie, il soprano Giuseppina Strepponi, ciò dia luogo di intendere come il personaggio di Violetta non sia una cortigiana, bensì una donna davvero intensa e persino timorata di quel Dio che aleggia in molte pagine del pur miscredente Verdi.</div>
<div style="border: 0px; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<div style="color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit;">
Violetta deve morire, perché “se tornando”, dice ad Alfredo, “non mi hai salvato, a niuno in terra salvarmi è dato”: dannazione cosmica di colei che fece soffrire e perciò appare destinata all’annientamento? Non sappiamo fino a che punto, ma oggi come ieri, è questa la fine di chi spezza i sacri vincoli che giurò un giorno: la Nèmesi dell’antichità esiste e nessuno può cambiarla, neppure se la camelia da sagrifizio diventa rosa rossa del destino e di un amore rinnovato in nuove mani e in nuove strade. Questi ed altri messaggi lancia “Traviata” che nella edizione marzo 2018 del Bellini, può dirsi tecnicamente riescita, anche se non è la voce del momento, bensì il personaggio che vive in eterno, memento mori del fiore che non tramonta.</div>
<div style="color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit;">
<br /></div>
<span style="color: #373737; font-family: pt sans, arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px;">http://www.globusmagazine.it/132072-2/#.WrIq2-jOXIU</span></span></div>
</div>
Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-22628665612469772852018-02-02T19:14:00.001+01:002018-02-02T19:14:33.432+01:00Gala del Coro Lirico Siciliano alla Badia di Sant'Agata e premio a Fiorenza Cossotto<br />
<header class="entry-header" style="background-color: white; color: #373737; font-family: "PT Sans", Arial, sans-serif; font-size: 15px;"><h1 class="entry-title" style="border: 0px; clear: none; color: #222222; font-family: Impact, Arial, sans-serif; font-style: inherit; font-weight: normal !important; line-height: 30.9px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 76px 0px 0px; text-transform: uppercase; vertical-align: baseline;">
CATANIA, PREMIATA LA “DIVINA” MEZZOSOPRANO FIORENZA COSSOTTO</h1>
<div class="entry-meta" style="border: 0px; clear: both; color: #666666; font-family: inherit; font-size: 12px; font-style: inherit; font-weight: inherit; line-height: 18px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 76px 0px 0px; vertical-align: baseline;">
<span class="by-author" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">di Francesco Giordano</span><span class="sep" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> | </span><time class="entry-date" datetime="%3$s" pubdate="">01/02/2018</time></div>
</header><br />
<div class="entry-content" style="background-color: white; border: 0px; color: #373737; font-family: "PT Sans", Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div class="p1 intro" style="border: 0px; color: #990000; font-family: inherit; font-size: 15.75px; font-style: italic; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Riconoscimento alla carriera ad una delle artiste più grandi della lirica novecentesca, unitamente ai Maestri Vaccari e Arlia e luminosa galleria di brani eseguiti dagli artisti diretti dal Maestro Francesco Costa, alla presenza del Vescovo Gristina e di foltissimo pubblico</strong></div>
<div class="p1 intro" style="border: 0px; color: #990000; font-family: inherit; font-size: 15.75px; font-style: italic; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
</div>
<div class="p1" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYkXp2yPp_v8DaXn9b78nbsu7Fb3Y0BTFM12ga4cPkY5eqAwtuaa_mPjYl_DCLXG3ZKG0FPuq88iuJ8UXB_GANo9RW9wwDJlLztlV09ljT-ZKhmis7Jl9tH6P4-aMD_H6uqkfuXzsgPAE/s1600/IMG-20180201-WA0023.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="747" data-original-width="1328" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYkXp2yPp_v8DaXn9b78nbsu7Fb3Y0BTFM12ga4cPkY5eqAwtuaa_mPjYl_DCLXG3ZKG0FPuq88iuJ8UXB_GANo9RW9wwDJlLztlV09ljT-ZKhmis7Jl9tH6P4-aMD_H6uqkfuXzsgPAE/s400/IMG-20180201-WA0023.jpg" width="400" /></a></div>
Serata molto bella all’insegna dell’eleganza e della buona musica nonché nel premiare grandi nomi della lirica, quella svoltasi il 31 gennaio a Catania, nella monumentale chiesa della<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Badia di Sant’Agata,</strong> accanto il Duomo (giojello settecentesco, codesta chiesa, la cui forma particolarissima e la ricchezza architettonica furono il dono che l’architetto Vaccarini vòlle fare alla Santa catanese, prima del suo ritiro), mercè il Coro Lirico Siciliano, che ha voluto organizzare un gran Galà nell’ambito della settimana musicale agatina, giunta ormai alla quarta stagione. Con il supporto della rettorìa della chiesa, la serata si svolse in modo intenso ed elegante: la stella di prima grandezza ospitata fu la “divina” <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Fiorenza Cossotto,</strong>notissimo mezzosoprano dalla lunga carriera, che in sessanta anni di palcoscenico, esordendo alla Scala negli anni ’50 diretta da Maestri della levatura di Votto e Serafin, ha avuto una brillantissima e fenomenale<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>vita artistica, cantando dal Covent Garden di Londra a Chicago ai maggiori teatri di ogni nazione, affermandosi come massima espressione del ruolo di mezzosoprano nei toni alti e gravi, dalla brillantezza timbrica assoluta. Onorando l’Italia nel mondo, è giusto che la Repubblica l’abbia insignita del titolo di Cavaliere Gran Croce dell’Ordine al Merito. <span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span></div>
<div class="p1" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQmzqwj0IOcRKUohCSHvh6qjMS87TD6i0LE9vAtA98BqIgrpIlcW9tkH0eaSpQoLsKHCMF_49hYZYQG97V68e5Tp8vWCuhPyJbuZk9DXavbN7Tx8BIIxwf0o3tEnTr2FYZbu2eca5hZ-8/s1600/IMG-20180201-WA0022.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="747" data-original-width="1328" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQmzqwj0IOcRKUohCSHvh6qjMS87TD6i0LE9vAtA98BqIgrpIlcW9tkH0eaSpQoLsKHCMF_49hYZYQG97V68e5Tp8vWCuhPyJbuZk9DXavbN7Tx8BIIxwf0o3tEnTr2FYZbu2eca5hZ-8/s400/IMG-20180201-WA0022.jpg" width="400" /></a></div>
</div>
<div class="p1" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
La signora Cossotto appena giunta in città ha voluto subito deporre una rosa bianca sulla tomba di <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Vincenzo Bellini;</strong> ella è rimasta una diva anche nella serata catanese dispensando sorrisi e gentilezze al pubblico della città etnea che dopo anni di assenza, la accolse con grandissimo affetto;<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>è la stessa artista sublime che ha cantato nei ruoli di Suzuki nella Butterfly, la indimenticata Eboli del Don Carlo,<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>Adalgisa e Teresa in Norma e Sonnambula,<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>Santuzza in Cavalleria e Cherubino nelle Nozze di Figaro, negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, accanto a Maria Callas, Mario Del Monaco, Carlo Bergonzi, Alfredo Kraus, Renata Scotto, Montserrat Caballè, entrando a pieno diritto nel novero dei grandi della lirica mondiale: il mezzosoprano per eccellenza è lei…<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>e come i bei tempi, a Catania ha avuto ancora frotte di ammiratori (e corteggiatori) d’ogni età. <span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>Perchè quando si entra nella dimensione del mito, le barriere spazio-tempo non più esistono.<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>Premio meritatissimo quindi il genius loci del Coro Lirico, il Maestro Francesco Costa (che ha diretto il suo Coro), non poteva che attribuire alla signora Cossotto, la quale ha altresì fatto dono della sua ancor ottima voce, nell’assolo “Panis angelicus” di Franck, accompagnata coralmente dagli artisti.<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>La presenza dell’Arcivescovo Metropolita di Catania Monsignor Salvatore Gristina, che ha voluto personalmente consegnare il riconoscimento alla “divina” Cossotto, è stato un ulteriore segno della importanza della serata.</div>
<div class="p1" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Fra i premiati vi furono il Sovrintendente del <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">teatro Petruzzelli di Bari Giandomenico Vaccari,</strong>noto musicologo (consegnò il premio il dottor Filippo Donzuso, del comitato per i festeggiamenti agatini) e il più giovane direttore di conservatorio d’Italia, in Calabria, Filippo Arlia, pianista e promettente interprete della musica classica : si pensi che il 29 maggio dirigerà alla Carnegie Hall di New York l’unico tributo a Rossini previsto da quel teatro.<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>Assente il pur premiato tenore augustano Marcello Giordani.<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span></div>
<div class="p1" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtC2XQlW8NYzTXHAPLBC8ZOIm4zfYj9YvHiWsWKWILVGl1-Z5UdVVVBGxzxDHfTw2F4Yu70XiVDn0QP_mGEFS0_Hoi6c7FWz1DcF8H8LVbnNQ1oAbTo_l_XUDnmhudntwymkqiz3mexww/s1600/IMG-20180201-WA0026.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="747" data-original-width="1328" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtC2XQlW8NYzTXHAPLBC8ZOIm4zfYj9YvHiWsWKWILVGl1-Z5UdVVVBGxzxDHfTw2F4Yu70XiVDn0QP_mGEFS0_Hoi6c7FWz1DcF8H8LVbnNQ1oAbTo_l_XUDnmhudntwymkqiz3mexww/s400/IMG-20180201-WA0026.jpg" width="400" /></a></div>
</div>
<div class="p1" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
I <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">brani eseguiti</strong> e molto partecipati dal foltissimo pubblico, oltre all’Inno a Sant’Agata di Licciardello con parole del sacerdote poeta Antonio Corsaro e lo “stans B.Agatha” di Tarallo, , furono<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>l’Inno alla vita del Maestro Francesco Costa (dedicato al rettore della chiesa Massimiliano Parisi), l’Ave verum di Mozart e il Te Deum in do maggiore di Bellini, un omaggio a Rossini nel 150° dalla morte col corale “Dal tuo stellato soglio” dal Mosè in Egitto (solisti S.Fiura, S.Cravara, A.Munafò, R.Bosco), un trittico verdiano (Verdi è sempre Verdi…) con “va pensiero…”, “coro di zingarelle”<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>e “vedi le fosche notturne spoglie” da Nabucco, Traviata e Trovatore; indi sempre per coro, Mascagni di Cavalleria Rusticana con “regina coeli inneggiamo…” e il celebre “Inno del sole” dall’Iris, ove si notò la perfetta bravura piasnistica di Alistair Sorley; infine chiusura corale con “brindisi” dalla Traviata, per la grande opera italiana che il Coro Lirico Siciliano esporta nel mondo: reduce dal viaggio in Cina che ha portato a notevoli successi, la compagine del Maestro Francesco Costa non poteva che inaugurare degnamente le festività agatine con un evento così denso e importante.<br />
<span style="font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit;">http://www.globusmagazine.it/catania-premiata-la-divina-mezzosoprano-fiorenza-cossotto/#.WnSo7KjibIU</span></div>
</div>
Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-62519790031928793932018-01-17T14:41:00.002+01:002018-01-17T14:41:53.593+01:00La prima della Rondine al Bellini di Catania alla presenza del Presidente della Repubblica<br />
<header class="entry-header" style="background-color: white; color: #373737; font-family: "PT Sans", Arial, sans-serif; font-size: 15px;"><h1 class="entry-title" style="border: 0px; clear: none; color: #222222; font-family: Impact, Arial, sans-serif; font-style: inherit; font-weight: normal !important; line-height: 30.9px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 76px 0px 0px; text-transform: uppercase; vertical-align: baseline;">
AL BELLINI DI CATANIA CON “LA RONDINE” ALLA PRESENZA DEL PRESIDENTE MATTARELLA</h1>
<div class="entry-meta" style="border: 0px; clear: both; color: #666666; font-family: inherit; font-size: 12px; font-style: inherit; font-weight: inherit; line-height: 18px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 76px 0px 0px; vertical-align: baseline;">
<span class="by-author" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">di Francesco Giordano</span><span class="sep" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> | </span><time class="entry-date" datetime="%3$s" pubdate="">17/01/2018</time></div>
</header><br />
<div class="entry-content" style="background-color: white; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div class="p1 intro" style="border: 0px; color: #990000; font-family: inherit; font-size: 15.75px; font-style: italic; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha assistito martedì 16 gennaio, a Catania, a ‘La rondine’ di Giacomo Puccini, che ha aperto la stagione lirica del Teatro Bellini di Catania. </strong><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQhsMT1E7D06YnNt9AvTjdM6gqHABp8g7SfMlLsrrVrUeisfvShf01AVlRRcAQYD4tzItqfYQPopv9TieQEfeHbqsndospZ0JeIH2TF5_t3oBeHBJXb6jvvntchUUTaD2-gHstJQOnCIU/s1600/IMG-20180117-WA0004.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="747" data-original-width="1328" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQhsMT1E7D06YnNt9AvTjdM6gqHABp8g7SfMlLsrrVrUeisfvShf01AVlRRcAQYD4tzItqfYQPopv9TieQEfeHbqsndospZ0JeIH2TF5_t3oBeHBJXb6jvvntchUUTaD2-gHstJQOnCIU/s400/IMG-20180117-WA0004.jpg" width="400" /></a></div>
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div class="p1 intro" style="border: 0px; color: #990000; font-family: inherit; font-size: 15.75px; font-style: italic; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
</div>
<div class="p1" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">La Rondine</strong> pucciniana a Catania vola alto solo per uditi raffinati: questo il sunto dell’apertura della stagione 2018 del <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">teatro Bellini di Catania</strong>, scenario che si prospettò fastoso per la presenza, prima volta nella storia del tempio della lirica catanese, del Presidente della Repubblica <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sergio Mattarella</strong> (che in precedenza visitò il quartiere periferico di Lebrino) accompagnato dal nuovo Presidente della Regione<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Nello Musumeci</strong> e dal Sindaco etneo Enzo Bianco, nonché dagli immancabili corazzieri e da un foltissimo apparato di sicurezza, che ha ampiamente fatto anticipare l’ingresso degli spettatori,<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>passati da due improvvisati “metal detector”. Pubblico delle grandi occasioni con donne insolitamente ingiojellate e a volte eccessivamente cariche di velluti, ma non folta presenza (già il terzo settore era semivuoto e in platea diverse file rimasero tristamente sguarnite), per il fatto che l’opera pucciniana, seppure magnificata dal direttore-regista ospite Gianluigi Gelmetti, non ha smosso più di tanto il tradizionalissimo pubblico dei melomani catanesi.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEiPT5Utsk1yZ_6EdkXNS3m6J3QQzNwLaLYmTfO6GSzuqJKnzJIcZaBA-xYO6xvukBZPlOgBEDq92Tnlr_fET8Z06wseQnuK6XRZXORfFnQKZk224yGCfzvR45cUK7zRHacyjHQjH8Ciw/s1600/IMG-20180117-WA0007.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1328" data-original-width="747" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEiPT5Utsk1yZ_6EdkXNS3m6J3QQzNwLaLYmTfO6GSzuqJKnzJIcZaBA-xYO6xvukBZPlOgBEDq92Tnlr_fET8Z06wseQnuK6XRZXORfFnQKZk224yGCfzvR45cUK7zRHacyjHQjH8Ciw/s400/IMG-20180117-WA0007.jpg" width="225" /></a></div>
<br /></div>
<div class="p1" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
</div>
<div class="p1" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Eppure la <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">trama</strong> (ad avviso<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>non tanto nostro, ma di eccellenti musicologi che interrogammo) spacciata per “protofemminista” quando in realtà è la storia di una cortigiana la quale, incontrando il vero amore ma squattrinato, si rende conto, laddove deve decidere fra il cuore e i piaceri del denaro e dei divertimenti, che questi ultimi le sono più congeniali<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>e non esita a mollare il giovinotto, per tornare dall’amante ricco che la mantiene, è quanto di più attuale e degna della storia del mondo, dalle piramidi al terzo millennio, si possa imaginare. E se alcuno ha descritto Puccini come “maschilista”, gli è che il musicista toscano ben conobbe l’animo femminile: nel periodo di composizione della Rondine (1913-16) egli amoreggiava con la sposata baronessa Josephine Von Stengel di Monaco di Baviera. La Rondine doveva essere l’opera che celebrava la triplice alleanza ma, col sopravvenuto mutamento politico e la guerra al secolare nemico austroungarico nel maggio 1915, Puccini (devotissimo a Casa Savoia: grazie ad una borsa di studio della Regina Margherita egli potè andare in Conservatorio a Milano, poiché orfano di padre: si vantava dei titoli sabaudi, essendo Grande Ufficiale dell’Ordine della Corona d’Italia) dovette modificare l’impianto primevo, affidando il libretto al commediografo Giuseppe Adami, che tessè una trama convenzionale. Andata in scena nel marzo 1917 al teatro di Montecarlo, diretta da Marinuzzi e con il grande Tito Schipa nella parte di Ruggero, La Rondine fu poi subito rimaneggiata da Puccini: la partitura originale pare sia perduta e l’opera si rappresenta periodicamente, poiché certo non ai livelli di Turandot, Boheme, Tosca, Madama Butterfly, per cui il gran pubblico stravede.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7rbSu1GSBMZ3egA7a2v4W5ZRTz6FhyphenhyphenMDOXKXbqphHrBqRNmMTT1Ur5fAH-vW5_83Jg8ErA9lOh7R4tZXQwGw2oVFig4Z8NgUxYxMWH2zKZ_g1Hr_CX2l8CJH3vlbjgmS4n03lG9pgaRA/s1600/IMG-20180117-WA0025.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="747" data-original-width="1328" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7rbSu1GSBMZ3egA7a2v4W5ZRTz6FhyphenhyphenMDOXKXbqphHrBqRNmMTT1Ur5fAH-vW5_83Jg8ErA9lOh7R4tZXQwGw2oVFig4Z8NgUxYxMWH2zKZ_g1Hr_CX2l8CJH3vlbjgmS4n03lG9pgaRA/s400/IMG-20180117-WA0025.jpg" width="400" /></a></div>
<br /></div>
<div class="p1" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
</div>
<div class="p1" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Questa Rondine catanese<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>ebbe tuttavia una laudevole Magda nel soprano <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Patrizia Ciofi,</strong> voce senza sbavature ed all’altezza del ruolo, anche se a volte sembrò bassa nei toni, considerando la la dimensione dello spartito; il tenore <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Giuseppe Filianoti</strong>, calabrese e gloria del sud nei teatri mondiali, fu un perfetto Ruggero, che alle sapienti tonalità vocali esperite soprattutto nel secondo e nel terzo atto, donò una presenza scenica attoriale di tutto rispetto, che ne confermano le doti di notevolissimo interprete per il suo eclettico repertorio; buone anche le prestazioni vocali del baritono Marco Frusoni(Rambaldo) e del soprano <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Angela Nisi</strong> (Lisette), mentre senza infamia e senza lode fu l’orchestra, che sovente risultò troppo amplificata e ciò era chiarissimo in platea ed in taluni passaggi del terzo atto. <span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>Inutili anche certe sottolineature registiche di carattere erotico alla fine del primo e all’inizio del terzo atto, come se fossero necessarie a precisare una storia che di sensuale ha tutto dall’inizio alla fine, pur senza dirlo: e quando Magda, sin dall’inizio, parla di sentimento, “fanciulla, è sbocciato l’amore, difendi difendi il tuo cuore, dei baci e sorrisi l’incanto, si paga con stille di pianto”, è come un sommario del tragico destino predettole dal poeta Prunier dietro il sipario: “Forse, come la rondine migrerete oltre il mare, verso un chiaro paese di sogno…”, che sarà la scoperta del vero amore con Ruggero. Il quale però ingenuamente crede sia eterno, scrive alla madre, le dice “per sempre” sin da subito: la furba Magda, che rammentava le parole dell’amante che la manteneva a Parigi (ove gran parte della scena si svolge, nei locali peccaminosi della Parigi del secondo Ottocento), all’atto di lasciarlo, “possiate non pentirvene”, ci ripensa poi quando il poeta-ruffiano inviato da Rambaldo nel nido dei due amanti, le ricorda che l’ex è pronto a riprenderla e a coprire la situazione debitoria che ella con Ruggero aveva creato, per una sorta di abbandono estatico ai sentimenti ed ai sensi: insomma, due cuori e una capanna, è una illusione ieri come oggi.</div>
<div class="p1" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Sembra di sentir dire <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Magda</strong>: “mi porti a vivere nelle macerie?”; indi lascia senza pietà l’infelicissimo Ruggero, che invano la implora: però gli ammanta il gesto con un modo bonario, come se ciò fosse per il suo bene mentre ella, “riprendo il mio volo e la mia pena”, sa di tornare ad una vita dissoluta ma non le rincresce, se non per aver perduto l’unico bene che potevasi avere nella breve umana vita, l’Amore puro.<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>Come tante, Magda ha indossato la maschera dell’ipocrisia, rifiutando il cuore, per interesse.<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>Una storia eterna, che però probabilmente l’ultimo Puccini, immerso in problemi che ormai lo sormontavano, non poté definire nei precisi contorni, che comunque conserva immutato fascino,<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>per uditori finissimi e affermante crude verità: non meravigliano pertanto gli applausi sentiti sì, ma tiepidi alla fine dell’opera che non si prolungarono neppure alla chiusura del sipario.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrjc3-OSEEuSH3Mzq16pD0sYEDRsW_6hCh-lCSyPhc_IVs7RbMcdfzQHLhE5wflwyffNaXVQ5uRTfDFWvNXYy0gcPdOKCrrp3D5Y_FKfDB0wgc8IEYLJju0HoAFpuxYj7QOSiNi6dse2A/s1600/IMG-20180117-WA0029.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="747" data-original-width="1328" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrjc3-OSEEuSH3Mzq16pD0sYEDRsW_6hCh-lCSyPhc_IVs7RbMcdfzQHLhE5wflwyffNaXVQ5uRTfDFWvNXYy0gcPdOKCrrp3D5Y_FKfDB0wgc8IEYLJju0HoAFpuxYj7QOSiNi6dse2A/s400/IMG-20180117-WA0029.jpg" width="400" /></a></div>
<br /></div>
<div class="p1" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"></span>Nota di colore: molti aspettavano che, quale supremo rappresentante delle istituzioni, il <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Presidente Mattarella,</strong> nelle pause, salisse al foyer (ove la statua del povero Bellini è stata ostruita da osceni cartoni pubblicitari di località siciliane, sempre per motivi di sicurezza ma senza rispettare chi è<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>“padrone di casa”) per salutare i convenuti. Il Presidente e l’entourage con Musumeci e Bianco, hanno invece scelto di rimanere chiusi nel “cerchio magico” della strabordante sicurezza, senza miscelarsi con la gente, che non era il popolo minuto. Scelte inevitabili? Sarà, ma non si può evitare di pensare che se i massimi rappresentanti di una democrazia parlamentare si chiudono a riccio in momenti in cui portrebbero manifestare la loro socievolezza, specie dopo che tutti i presenti intonammo cum laude l’Inno di Mameli, i tempi sono veramente tristi. Figurarsi le scelte del cuore, come la Rondine pucciniana che volò via verso il proprio destino oscuro.</div>
<div class="p1" style="border: 0px; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<div style="color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit;">
“Il nostro amore troverà in quell’ombra, la sua luce più pura e più serena”, canta Ruggero a <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Magda nel terzo atto</strong> (con chiaro riferimento latomistico: Puccini, come Mascagni e Toscanini e Alfano e Schipa e tanti altri, era frammassone): quell’amore sperato tramutòssi invece in materia , ove il metallo l’ebbe vinta sul cuore, a dimostrazione che (per certe donne come per certi uomini) l’Ideale è ben lungi dalla realtà spietata e, spesso, ferocemente grigia.<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>Però senza ideale non esiste senso alla vita, e come nella romanza di Tosti, “torna caro ideal, torna un istante a sorridermi ancora”, l’essere umano magicamente per virtù d’Amore, dalle proprie ceneri rinasce.</div>
<div style="color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit;">
<br /></div>
<span style="color: #373737;"><span style="font-size: 15px;">http://www.globusmagazine.it/al-bellini-catania-la-rondine-alla-presenza-del-presidente-della-repubblica-mattarell/#.Wl9QfajibIU</span></span></div>
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<h3 style="border: 0px; clear: none; line-height: 20.085px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></h3>
</div>
</div>
</div>
Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-545523414988849882017-12-16T21:04:00.003+01:002017-12-16T21:04:55.233+01:00Il trofeo di acconciature maschili e femminili Trinacria dell'ANAM a Catania<br />
<br />
<header class="entry-header" style="background-color: white; color: #373737; font-family: "PT Sans", Arial, sans-serif; font-size: 15px;"><h1 class="entry-title" style="border: 0px; clear: none; color: #222222; font-family: Impact, Arial, sans-serif; font-style: inherit; font-weight: normal !important; line-height: 30.9px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 76px 0px 0px; text-transform: uppercase; vertical-align: baseline;">
IL TROFEO DI ACCONCIATURE MASCHILI E FEMMINILI TRINACRIA DELL’ANAM A CATANIA</h1>
<div class="entry-meta" style="border: 0px; clear: both; color: #666666; font-family: inherit; font-size: 12px; font-style: inherit; font-weight: inherit; line-height: 18px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 76px 0px 0px; vertical-align: baseline;">
<span class="by-author" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">di Francesco Giordano</span><span class="sep" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> | </span><time class="entry-date" datetime="%3$s" pubdate="">15/12/2017</time></div>
</header><br />
<div class="entry-content" style="background-color: white; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div class="p2 intro" style="border: 0px; color: #990000; font-family: inherit; font-size: 15.75px; font-style: italic; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Si è svolta nei giorni scorsi a cura dell’Accademia Nazionale Acconciatori Misti Centro di Catania, la IX edizione del Trofeo Trinacria, il concorso regionale di acconciatura maschile e femminile.</strong><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3Hm0chTig5Vth5mdcXwNI2lGA6Ff5zRRjCJgK4KzSajsJOrpcNKJMBhZx0Kv3c-CskZmJDsHx7uz1W0Q1NFys-539cLAmjHG2rXCRwQWlfSlwRUjwOqfB8DemhDVTZcU5Oyg4IqyxLtM/s1600/ruffino_vanessa_manuela_melita.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3Hm0chTig5Vth5mdcXwNI2lGA6Ff5zRRjCJgK4KzSajsJOrpcNKJMBhZx0Kv3c-CskZmJDsHx7uz1W0Q1NFys-539cLAmjHG2rXCRwQWlfSlwRUjwOqfB8DemhDVTZcU5Oyg4IqyxLtM/s400/ruffino_vanessa_manuela_melita.jpg" width="400" /></a></div>
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div class="p2 intro" style="border: 0px; color: #990000; font-family: inherit; font-size: 15.75px; font-style: italic; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
</div>
<div class="p2" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Si è svolta nei giorni scorsi a cura dell’Accademia Nazionale Acconciatori Misti Centro di Catania, la<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> IX edizione del Trofeo Trinacria,</strong> il concorso regionale di acconciatura maschile e femminile. Vi è stata anche la tradizionale presentazione della collezione moda ANAM capelli 2017/18 ad opera dei maestri acconciatori A.N.A.M, in apposito salone<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>del Catania International Airport Hotel su iniziativa del presidente dell’A.N.A.M Salvo Ruffino. Fra gli ospiti, Floriana Franceschini, presidente provinciale della Confederazione Nazionale dell’Artigianato di Catania e Alberto Montecroci, amministratore delegato di Parruchierando.com. Guest star della manifestazione Daniela Sperotto, campionessa mondiale e trainer del team A.N.A.M Italia. Sul palco anche i noti Violinisti in Jeans, Angelo Di Guardo e Antonio Magrì, hanno condotto la seconda parte della manifestazione le sorelle Vanessa e Manuela Melita. Questi i vincitori: 1° Giovanni Bellavia; 2°Daniele Zummo; 3° Domenico Cirino. Per la prova Urban Style Uomo sette calassificati: 1° Carmelo Grasso; 2° Massimo Crisafulli; 3° Salvatore Genio; 4° Michele Matarazzo; 5° Andrea Ganci, 6° Federico Cirami; 7° Francesco Gagliano. E infine per la provaBrushing Donna: 1° Alessandro Centamore; 2° Serena Calcagno; 3° Lorena Maccarrone.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEIbn5LabyA_2YkroZCZhOhc6HicqtUE_y09HcJ3x_HDq0lUNU_tK98F0j6wTyrdLLgz5f6zb8WeMEIES-46zmfnuyDI7RseuPVdj4vBG10wrEMWxz35zvB0Guj9O5C2WReSHYhH3byVM/s1600/foto_gruppo_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEIbn5LabyA_2YkroZCZhOhc6HicqtUE_y09HcJ3x_HDq0lUNU_tK98F0j6wTyrdLLgz5f6zb8WeMEIES-46zmfnuyDI7RseuPVdj4vBG10wrEMWxz35zvB0Guj9O5C2WReSHYhH3byVM/s400/foto_gruppo_.jpg" width="400" /></a></div>
<br /></div>
<div class="p2" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
</div>
<div class="p2" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Se è un dato di fatto incontrovertibile che le acconciature maschili e femminili, sin dai tempi primevi, sono oggetto di attenzione, “culto” in certo senso e bellezza, specie da quando il mondo occidentale si è universalizzato con la cultura ellenica e romana (si pensi alla mitica Cleopatra che doveva avere fior di acconciature, oltre al resto, per avere ai suoi piedi due uomini eccezionali del calibro di Giulio Cesare e Marco Antonio…), oggi tale celebrazione della immagine, si fa sostanza. Per cui, facendo una capatina personale all’evento, abbiamo potuto renderci conto, sbirciando anche nel cosiddetto “backstage”, ben accolti dal <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Presidente Ruffino e dall’entourage,</strong> di quanto sia importante tale settore anche per chi non vi fa caso o lo vive alla lontana, nella società contemporanea, che ha -a differenza dei tempi precristiani e della fine settecento: prima vi fu, si sa, un immenso “corto circuito” per quanto concerne questi temi- la forza propulsiva e impressionante della telecomunicazione di internet e dei telefonini, i quali amplificano massimamente ciò che in epoche diverse era solo tramandato oralmente od al più, dipinto. <span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>Per cui è necessaria la giusta riflessione intorno a<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>tali eventi, plaudendo alle associazioni, come l’ANAM, che portano avanti positivamente il buon nome della Sicilia e dell’Italia, nel mondo.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjV1YBGHtR8PsyfpxKN3chV5tOGh_h273wuixeA2-4iIqDL4WT0_ejkshWw4tn6XVRv0mm4Icno21yd2lqrHglDLb_p1b8nn1s5ONizop7WkhaRan4gtx4Oo9sTvPpen07JJ44H-O68O9Y/s1600/daniela_sperotto_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjV1YBGHtR8PsyfpxKN3chV5tOGh_h273wuixeA2-4iIqDL4WT0_ejkshWw4tn6XVRv0mm4Icno21yd2lqrHglDLb_p1b8nn1s5ONizop7WkhaRan4gtx4Oo9sTvPpen07JJ44H-O68O9Y/s400/daniela_sperotto_.jpg" width="400" /></a></div>
<br /></div>
<div class="p2" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
</div>
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<h3 style="border: 0px; clear: none; line-height: 20.085px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #373737; font-family: impact, arial, sans-serif;"><span style="font-size: 19.5px; font-weight: 400; letter-spacing: 1.95px; text-transform: uppercase;">http://www.globusmagazine.it/124462-2/#.WjV7Td_ibIU</span></span></h3>
</div>
</div>
</div>
Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-43172362855164419542017-12-11T15:49:00.001+01:002017-12-11T15:49:44.091+01:00La prima di "Vedova Allegra" al Bellini di Catania<br />
<header class="entry-header" style="background-color: white; color: #373737; font-family: "PT Sans", Arial, sans-serif; font-size: 15px;"><h1 class="entry-title" style="border: 0px; clear: none; color: #222222; font-family: Impact, Arial, sans-serif; font-style: inherit; font-weight: normal !important; line-height: 30.9px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 76px 0px 0px; text-transform: uppercase; vertical-align: baseline;">
INTENSA E PARTECIPATA PRIMA DI “VEDOVA ALLEGRA” CON LA REGIA DI SGARBI AL BELLINI DI CATANIA</h1>
<div class="entry-meta" style="border: 0px; clear: both; color: #666666; font-family: inherit; font-size: 12px; font-style: inherit; font-weight: inherit; line-height: 18px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 76px 0px 0px; vertical-align: baseline;">
<span class="by-author" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">di Francesco Giordano</span><span class="sep" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> | </span><time class="entry-date" datetime="%3$s" pubdate="">11/12/2017</time></div>
</header><br />
<div class="entry-content" style="background-color: white; border: 0px; color: #373737; font-family: "PT Sans", Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div class="p2 intro" style="border: 0px; color: #990000; font-family: inherit; font-size: 15.75px; font-style: italic; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Allestimento che rispetta la classicità dell’Ars Decò al cui tempo nacque, pubblico delle grandi occasioni alla première dell’ultima opera della stagione 2017 del teatro Bellini di Catania, sera del 10 dicembre, con “Vedova Allegra” di Franz Lehar, l’operetta più conosciuta e rappresentata del repertorio del compositore austriaco. </strong><br />
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifBNJbqtXjpRrMVUsLwWCKRS1zRjh0EiWeTdOKUD0Qcvy4l-zZ2KNLpFRqG5lMNg34jPMHVxBex4Y-a7phPKtybxKTqnZkXh5Nciuiko_TTRCuNlqcUpz_VV53iBHLlos6ZIgNNTWGd2A/s1600/IMG-20171211-WA0002.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="747" data-original-width="1328" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifBNJbqtXjpRrMVUsLwWCKRS1zRjh0EiWeTdOKUD0Qcvy4l-zZ2KNLpFRqG5lMNg34jPMHVxBex4Y-a7phPKtybxKTqnZkXh5Nciuiko_TTRCuNlqcUpz_VV53iBHLlos6ZIgNNTWGd2A/s400/IMG-20171211-WA0002.jpg" width="400" /></a></div>
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div class="p2 intro" style="border: 0px; color: #990000; font-family: inherit; font-size: 15.75px; font-style: italic; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
</div>
<div class="p2" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Allestimento che rispetta la classicità dell’<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ars Decò</strong> al cui tempo nacque, pubblico delle grandi occasioni alla première dell’ultima opera della stagione 2017 del teatro Bellini di Catania, sera del 10 dicembre, con “Vedova Allegra” di Franz Lehar, l’operetta più conosciuta e rappresentata del repertorio del compositore austriaco. A Catania mancava da anni, e questo grande ritorno, per la regìa di Vittorio Sgarbi (presente all’opera nella duplice veste di neo Assessore regionale ai beni Culturali della giunta di Nello Musumeci) si è rivelato all’altezza delle aspettative di un pubblico qualificato il quale, dalla platea al loggione, non ha mancato, in una fredda serata semi invernale, di far sentire il proprio calore agli interpreti attori cantanti e tutta la compagnia, che ha voluto rappresentare la notissima operetta inno all’amore nella sua forma più tradizionale, infarcita da intrecci e giravolte ove si notava non tanto l’esprit dell’epoca (la prima rappresentazione di Vedova è del dicembre 1905, diretta dallo stesso autore), quanto la universalità di certe situazioni, amori e “menàge a trois” che non hanno tempo né barriere sociali.</div>
<div class="p2" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
È chiaro che la storia del<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Pontevedro</strong> fallito che aspetta come una mànna i milioni della ricca vedova Anna Glawari che si dà bel tempo coi molti corteggiatori, anche se ha nel cuore il Conte Danilo, è eco di giorni in cui le Monarchie erano al centro del tessuto sociale europeo con ciò che comporta: Pontevedro per noi italiani vuol dire il piccolo Montenegro da cui provenne la Regina Elena di Savoia, dama della Carità e benefattrice del popolo. Ma anche appare evidente che le potenzialità vocali della soprano splendida Silvia Dalla Benetta, risultarono trasparenti e senza sbavature, sia nelle arie conosciute come la canzone della Vijlna, che in altre parti dell’opera, la quale originariamente in tre atti, qui si è “letta” in due coi suoi tempi e adattandola agli anni post duemila, nel libretto almeno. Il testo tedesco è stato trasposto in italiano (con dei sottotitoli in lingua inglese a nostro parere superflui sopra il palco; scorreva anche il testo italiano non sempre eguale al recitativo degli attori); voce maschile bellissima quella del Conte Danilo, in questo caso interpretato dal grande tenore Fabio Armiliato, qui nelle vesti operettistiche, dopo i suoi innumerevoli successi in tutto il mondo, sia da solista che accompagnato, sino alla immatura dipartita, dalla compagna d’arte e di vita Daniela Dessì, le cui doti umane e sopranistiche non rimpiangeremo mai abbastanza. Armiliato fu un Danilo perfetto, seppure proprio la parte del Conte non consente al massimo l’espressione delle qualità vocali del nostro artista, le quali tuttavia chi conosce, non può che superbamente apprezzare (basti pensare ai suoi ruoli in opere sia belliniane che di Giordano e altri). <span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>Il personaggio di Danilo afferma di “innamorarsi sempre, fidanzarsi raramente, sposarsi… mai!”, ed è filosofia di vita anche se alla fine, sia per motivi strategici che sentimentali, cede all’agognato matrimonio con Anna: <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">metafora dell’Essere ove, ieri come oggi,</strong> se alcuni non hanno pazienza di attendere i tempi giusti e immaturamente scappano via prima, tale connubio -che Armiliato tracciò sapientemente- non può che intonare l’imenèo della Vita immortale, nelle armonie dei ritrovati cuori di chi prima si amò, si è ritrovato e non più si lascerà.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiI-sqHj2Ztl-ZP9bB4MKsHvFeUNFOWvQCHXo7-tnf2RIhv7yiw1Rp3MDaYxdBx8jRc1Zx5ajAML6IKBHxO8sesiNV04uvXbTU46knhzPvXmuWblfZH5dpY3j_X5Elue395zOsSeD8ngU/s1600/IMG-20171211-WA0021.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="747" data-original-width="1328" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiI-sqHj2Ztl-ZP9bB4MKsHvFeUNFOWvQCHXo7-tnf2RIhv7yiw1Rp3MDaYxdBx8jRc1Zx5ajAML6IKBHxO8sesiNV04uvXbTU46knhzPvXmuWblfZH5dpY3j_X5Elue395zOsSeD8ngU/s400/IMG-20171211-WA0021.jpg" width="400" /></a></div>
<br /></div>
<div class="p2" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
</div>
<div class="p2" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
La novità in versione sicula, anzi catanese, la diede l’estroso Sgarbi nella figura del servo Njegos, in cui vedemmo un Tuccio Musumeci, attore conosciutissimo dal pubblico locale per i suoi ruoli nel teatro dialettale allo Stabile e in lingua, da oltre sessanta anni (l’ultra ottantenne Tuccio saltò e ballò con grande serenità)<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>sui palcoscenici, recitare in inserzioni di lingua dialettale che avrebbero fatto rabbrividire il povero Meilhac (e provocato l’irruzione delle SS hitleriane, il Fuhrer amava alla follìa quest’opera), ma in una città che ha bisogno di indugiare a certa “catanesità spicciola”, chiamiamola così, è stata ben accetta, anzi premiata da intensi applausi.</div>
<div class="p2" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Da registrare l’ottima esibizione canora e recitativa del nostro tenore etneo <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Riccardo Palazzo nel ruolo del Visconte di Cascada,</strong> che fece bellissima impressione di scioltezza vocale ed aglità scenica, perfetto “serafino” della bella Anna, e del mezzosoprano Sabrina Messina, anche lei bella voce siciliana, che fu all’altezza delle aspettative in Praskovia.<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>Bravo e spigliato Armando Ariostini nel ruolo del Barone Zeta, incisivo Emanuele d’Aguanno in Rossillon, ottima la nostra soprano Manuela Cucuccio nel ruolo di Valencienne, lode al direttore Andrea Sanguineti, attenta la Maestra del Coro Gea Garatti (l’allestimento è della fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, voluto proprio da Sgarbi), cast bene organizzato, finale con lancio di fiori uso nordico, hanno suggellato la chiusura dell’operetta, ove l’aria più applaudita fra Armiliato e Dalla Benetta, “Tace il labbro…”, venne a sigillare il cerchio di quei palpiti dell’anima che se vi si crede mai tramontano; se nella malinconia della sera, “il valzer è un sentimento che si balla”, come recita il testo di Vedova, si augura che qualche sprazzo di umanità sia rimasto nei partecipanti (e in coloro che seguirono in diretta l’opera dal maxischermo allestito in piazza Università per amplificare l’evento), poiché in tempi avari di sentimento e densi di ipocrite maschere, si ha estrema necessità di intonare novellamente inni di purezza, che il messaggio intimo di Vedova Allegra contiene.</div>
<div class="p1" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> http://www.globusmagazine.it/124027-2/#.Wi6IuUribIU</span></div>
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Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-32607613800421813232017-12-04T14:15:00.000+01:002017-12-04T14:15:15.400+01:00Concerto organistico di musica sacra, chiesa di San Nicolò l'Arena, Catania 7 dicembre 2017 ore 20,30<br />
Riceviamo e pubblichiamo:<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimzf0KcZdBevP8YnYtWWmJ-A59XrqvpxHwCG-KFHWzM62H-B0qY75Wh1Y2VdMPa4rnXIa7DKm5svXzzkjeSDZKs2L9FIlglmb2ehVI7MG3Gc-Xab5n4NkemtOFkbC5Z0sHVB6ZgFHeHME/s1600/san+nicola+stampa+epoca+-+Copia.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="405" data-original-width="550" height="293" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimzf0KcZdBevP8YnYtWWmJ-A59XrqvpxHwCG-KFHWzM62H-B0qY75Wh1Y2VdMPa4rnXIa7DKm5svXzzkjeSDZKs2L9FIlglmb2ehVI7MG3Gc-Xab5n4NkemtOFkbC5Z0sHVB6ZgFHeHME/s400/san+nicola+stampa+epoca+-+Copia.JPG" width="400" /></a></div>
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<div class="tictac-att-tray-base" id="yui_3_16_0_ym19_1_1512392767069_2166" style="-webkit-padding-start: 0px; margin-top: 30px;">
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<div class="yui3-attachment-tray-content" id="yui_3_16_0_ym19_1_1512392767069_2062" style="-webkit-padding-start: 0px;">
<div class="tictac-att white " id="yui_3_16_0_ym19_1_1512392767069_2071" style="-webkit-padding-start: 0px; background: rgb(255, 255, 255); border-top: 0px solid rgb(236, 236, 236); box-sizing: border-box; margin: 0px; padding: 0px; position: relative; width: 769px;">
<ul class="tictac-att-header cf" role="presentation" style="-webkit-padding-start: 0px; box-sizing: border-box; color: #454545; line-height: 14px; list-style: none; margin: 0px 0px 6px; padding: 0px; text-shadow: rgba(255, 255, 255, 0.3) 1px 1px 0px;"></ul>
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<ul class="tictac-att-thumb-flow cf composeV3" id="yui_3_16_0_ym19_1_1512392767069_4062" role="menu" style="-webkit-padding-start: 0px; box-sizing: border-box; list-style: none; margin: 0px; padding: 0px; transform: translateZ(0px); transition: margin-left 250ms ease-in-out 0s, margin-right 250ms ease-in-out 0s;">
<li aria-label="Di Mare_07122017.pdf" aria-selected="false" class="tictac-att-viewer tictac-att-thumb doc-preview-att " data-id="1" data-type="pdf" id="yui_3_16_0_ym19_1_1512392767069_2075" role="presentation" style="-webkit-padding-start: 0px; background: rgb(249, 249, 249); box-sizing: border-box; color: #6f6f6f; cursor: pointer; float: left; height: auto; margin: 0px 10px 10px 0px; min-height: 80px; padding: 0px; position: relative; width: 80px;" tabindex="0" title-off="" title="Di Mare_07122017.pdf (120,3 KB)"><div class="thumbnail-fileicon-pdf icon-pdf icon thumbnail-attach-icon thumbnail-file-icon" style="-webkit-padding-start: 0px; -webkit-text-stroke-width: 0px; background: 50% 50% / cover no-repeat rgb(255, 77, 83); box-sizing: border-box; color: rgb(255, 255, 255) !important; cursor: pointer; display: inline-block; font-family: mail; font-size: 32px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; line-height: 80px; margin: 0px; orphans: 2; overflow: hidden; padding: 0px; speak: none; text-align: center; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; vertical-align: top; white-space: normal; widows: 2; width: 80px; word-spacing: 0px;">
</div>
<span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: #f9f9f9; color: #6f6f6f; display: inline !important; float: none; font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, "Lucida Grande", sans-serif; font-size: 13px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; orphans: 2; text-align: left; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"></span><div class="tictac-att-photo-overlay" style="-webkit-padding-start: 0px; -webkit-text-stroke-width: 0px; background: rgba(0, 0, 0, 0.6); bottom: 25px; box-sizing: border-box; color: white; cursor: default; font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, "Lucida Grande", sans-serif; font-size: 13px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; left: auto; letter-spacing: normal; margin: 0px; max-height: 0px; orphans: 2; overflow: hidden; padding: 0px; position: absolute; right: 0px; text-align: right; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; transition: max-height 0.3s; white-space: normal; widows: 2; width: 80px; word-spacing: 0px;">
<a aria-label="Scarica" class="tictac-att-show-dd-icon" data-action="save-att" href="https://mg.mail.yahoo.com/#" role="button" style="-webkit-padding-start: 0px; background: transparent; box-sizing: border-box; color: rgb(255, 255, 255) !important; display: block; margin: 0px; outline: none; padding: 0px 0px 0px 5px; text-decoration: none;" tabindex="0"></a></div>
</li>
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</div>
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<div class="body undoreset" id="yui_3_16_0_ym19_1_1512392767069_3882" style="-webkit-padding-start: 0px; background-color: inherit; box-sizing: border-box; display: table; outline: none 0px; padding-left: 0px; padding-top: 12px; width: 769px;" tabindex="0">
<div class="email-wrapped" id="yui_3_16_0_ym19_1_1512392767069_3881" style="-webkit-padding-start: 0px; display: table-cell; width: auto; word-break: break-word; word-wrap: break-word;">
<div id="yiv7275465003" style="-webkit-padding-start: 0px;">
<div dir="ltr" id="yui_3_16_0_ym19_1_1512392767069_3880" style="-webkit-padding-start: 0px; text-align: start;">
<span id="yui_3_16_0_ym19_1_1512392767069_4056" style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: medium;">Cari amici,</span><br style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: large;" /><span id="yui_3_16_0_ym19_1_1512392767069_3884" style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: medium;">siamo lieti di invitarvi al concerto di musiche sacre tenuto dall'</span><span style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: medium;">organista </span></div>
<div dir="ltr" id="yui_3_16_0_ym19_1_1512392767069_3880" style="-webkit-padding-start: 0px; text-align: start;">
<span style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: medium;">di fama internazionale</span><span style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: medium;"> </span><div id="yui_3_16_0_ym19_1_1512392767069_3883" style="-webkit-padding-start: 0px;">
<b id="yui_3_16_0_ym19_1_1512392767069_4068" style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: large;"> </b></div>
<div id="yui_3_16_0_ym19_1_1512392767069_3879" style="-webkit-padding-start: 0px;">
<b id="yui_3_16_0_ym19_1_1512392767069_4067" style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: large;"> M°Giuseppe Di Mare</b><div style="-webkit-padding-start: 0px;">
<span style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: medium;"><br style="-webkit-padding-start: 0px;" /></span></div>
<div id="yui_3_16_0_ym19_1_1512392767069_4066" style="-webkit-padding-start: 0px;">
<span style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: medium;">Le canne del prestigioso organo di </span><b style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: large;">Donato Del Piano<span> </span></b><span style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: medium;">vibreranno </span><br style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: large;" /><span style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: medium;"> </span></div>
<div id="yui_3_16_0_ym19_1_1512392767069_4064" style="-webkit-padding-start: 0px;">
<b style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: large;"> giovedì 7 dicembre prossimo, alle ore 20.30</b><div id="yui_3_16_0_ym19_1_1512392767069_4063" style="-webkit-padding-start: 0px;">
<br style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: large;" /><br style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: large;" /><span id="yui_3_16_0_ym19_1_1512392767069_4065" style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: medium;">Sarà un'ulteriore occasione per raccogliere fondi da destinare </span></div>
<div id="yui_3_16_0_ym19_1_1512392767069_4063" style="-webkit-padding-start: 0px;">
<span style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: medium;">al pranzo di Natale per i poveri.</span><br style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: large;" /><br style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: large;" /><span style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: medium;">Cordiali saluti.</span><span class="yiv7275465003m_7703598281902163728gmail-HOEnZb" style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: medium;"><span style="-webkit-padding-start: 0px; color: #888888;"><br style="-webkit-padding-start: 0px;" />Gaetano Zito</span></span></div>
</div>
</div>
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</div>
</div>
</div>
Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-62062850438033603462017-11-22T09:34:00.000+01:002017-11-22T09:34:15.785+01:00"Giovani e musica sacra", coinvolgente concerto a San Nicola l'Arena<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi35EMM1Q99J6QxgU4e5YWVtzzW0ao0-q7zwW6GFOvaSuAKYaA5FI8bMF89kSyxaDO0holPQrsBqBNoyE0_llwF1GCxIBYmOo0stXc2JZlHOB3BfppSFPSPkUOM8kYte8TFweSG_CmvPTE/s1600/uno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="960" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi35EMM1Q99J6QxgU4e5YWVtzzW0ao0-q7zwW6GFOvaSuAKYaA5FI8bMF89kSyxaDO0holPQrsBqBNoyE0_llwF1GCxIBYmOo0stXc2JZlHOB3BfppSFPSPkUOM8kYte8TFweSG_CmvPTE/s400/uno.jpg" width="400" /></a></div>
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<header class="entry-header" style="background-color: white; color: #373737; font-family: "PT Sans", Arial, sans-serif; font-size: 15px;"><h1 class="entry-title" style="border: 0px; clear: none; color: #222222; font-family: Impact, Arial, sans-serif; font-style: inherit; font-weight: normal !important; line-height: 30.9px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 76px 0px 0px; text-transform: uppercase; vertical-align: baseline;">
“GIOVANI E MUSICA SACRA”, COINVOLGENTE CONCERTO A SAN NICOLA L’ARENA</h1>
<div class="entry-meta" style="border: 0px; clear: both; color: #666666; font-family: inherit; font-size: 12px; font-style: inherit; font-weight: inherit; line-height: 18px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 76px 0px 0px; vertical-align: baseline;">
<span class="by-author" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">di Francesco Giordano</span><span class="sep" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> | </span><time class="entry-date" datetime="%3$s" pubdate="">20/11/2017</time></div>
</header><br />
<div class="entry-content" style="background-color: white; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div class="p1 intro" style="border: 0px; color: #990000; font-family: inherit; font-size: 15.75px; font-style: italic; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Nell’ambito della rassegna culturale offerta dalla Rettorìa della monumentale chiesa di San Nicola l’Arena di Catania, che fu centro della religiosità benedettina, si svolse la sera del 16 novembre un notevole concerto dal titolo “Giovani e musica sacra”</strong><br />
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div class="p1 intro" style="border: 0px; color: #990000; font-family: inherit; font-size: 15.75px; font-style: italic; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
</div>
<div class="p1" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Nell’ambito della rassegna culturale offerta dalla Rettorìa della monumentale chiesa di San <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Nicola l’Arena di Catania,</strong> che fu centro della religiosità benedettina, si svolse la sera del 16 novembre un notevole concerto dal titolo <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">“Giovani e musica sacra”,</strong> cui hanno partecipato la Link Young Orchestra, formata dai più virtuosi elementi dell’Istituto Turrisi Colonna di Catania. Introdotto dall’eccellente Monsignor Gaetano Zito, Vicario pastorale per la Cultura della Diocesi di Catania e rettore della Chiesa, il concerto, egli precisò<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>con attenta passione, “ha sempre un carattere pastorale e vuole elevare lo spirito verso la visione religiosa della vita”, così educando grandi e piccoli, attraverso l’amore per la musica, classica e sacra, a quella specie divina che è in noi ma a volte viene perduta. Lo scopo dei concerti a San Nicola, oltre a ciò, è anche pratico, ha spiegato Monsignor Zito: chi vuole può contribuire al pranzo per i poveri, che a Natale vengono ospitati sotto la navata centrale del tempio, per quel gesto di solidarietà e amore che l’insegnamento cristiano legge come essenziale.</div>
<div class="p1" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Il programma del concerto fu articolato e composito:</strong> dal canto scritto dal Maestro Paolo Cipolla e da lui diretto, all’Ave Verum di Mozart;<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>la cantante Laura Sfilio ha interpretato un testo tratto dalle Confessioni di Sant’Agostino, il soprano Martina Scalia ha cantato Martirio e Gloria di Sant’Agata di Antonio Macri’, Maria Cristina Litrico, Antonella Leotta, Grace Previti hanno eseguito il Magnificat di Frisina; il gruppo degli insegnanti, tra cui i violinisti Angelo Di guardo e Antonio Macrì, hanno donato brevi pezzi di colonne sonore famose, i ragazzi si sono distinti nella danza ungherese di Brahms. Il tutto diretto dal musicista e compositore Franco Lazzaro che ha curato l’orchestrazione e che assieme alla prof.ssa Mariella Milone coordina le iniziative artistico-musicali della rettoria di San Nicola.<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>Un foltissimo pubblico ha tributato calorosi applausi agli artisti, e con la partecipazione straordinaria della compagnia del Teatro Ambasciatori (fra cui l’attore Emanuele Puglia), la quale ha donato alcuni brani in anteprima della commedia musicale “I promessi sposi, amore e provvidenza”<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>in scena dal 24 novembre, la serata è stata intensa e molto gradevole, confermando la positiva scelta di San Nicola nell’aprire alla comunità il tempio, sempre ad ingresso gratuito in ossequio al Vangelo (“gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”) e alle virtù dell’Armonia che solo la musica può donare a chi possiede gentilezza di cuore. <span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>Le attività musicali sacre a San Nicola proseguiranno a dicembre con intenso fervore, in preparazione del Santo Natale.</div>
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<h3 style="border: 0px; clear: none; color: #373737; font-family: impact, arial, sans-serif; font-size: 1.3em; font-style: inherit; font-weight: normal; letter-spacing: 0.1em; line-height: 20.085px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-transform: uppercase; vertical-align: baseline;">
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<div style="color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit;">
<br /></div>
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<span style="color: #373737; font-family: pt sans, arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px;">http://www.globusmagazine.it/122348-2/#.WhUxJEribIU</span></span></div>
</div>
</div>
</div>
Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-71994688428675808112017-11-13T15:27:00.000+01:002017-11-13T15:27:01.191+01:00Link Young Orchestra, Concerto, Chiesa San Nicolò la Rena Catania 16 novembre 2017 ore 20,30<br />
Riceviamo e pubblichiamo:<br />
<br />
<div class="yiv5456702961MsoNormal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37862" style="-webkit-padding-start: 0px; background-color: white; font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, "Lucida Grande", sans-serif; font-size: 13px; padding: 0px; text-indent: 35.4pt;">
<i id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37866" style="-webkit-padding-start: 0px;"><span id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37865" style="-webkit-padding-start: 0px;"><span id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37864" style="-webkit-padding-start: 0px; font-family: georgia, serif; font-size: medium;">Carissimi amici siete tutti invitati </span></span></i></div>
<div class="yiv5456702961MsoNormal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37881" style="-webkit-padding-start: 0px; background-color: white; font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, "Lucida Grande", sans-serif; font-size: 13px; padding: 0px; text-indent: 35.4pt;">
<span style="-webkit-padding-start: 0px;"><span style="-webkit-padding-start: 0px; font-family: georgia, serif; font-size: medium;"><br style="-webkit-padding-start: 0px;" /></span></span></div>
<div class="yiv5456702961MsoNormal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37794" style="-webkit-padding-start: 0px; background-color: white; font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, "Lucida Grande", sans-serif; font-size: 13px; padding: 0px; text-indent: 35.4pt;">
<span id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37885" style="-webkit-padding-start: 0px;"><i id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37884" style="-webkit-padding-start: 0px;"><span id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37883" style="-webkit-padding-start: 0px; font-family: georgia, serif; font-size: medium;">al concerto presso la Chiesa di San Nicola la Rena della </span></i></span></div>
<div class="yiv5456702961MsoNormal" style="-webkit-padding-start: 0px; background-color: white; font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, "Lucida Grande", sans-serif; font-size: 13px; padding: 0px; text-indent: 35.4pt;">
<span style="-webkit-padding-start: 0px;"><i style="-webkit-padding-start: 0px;"><span style="-webkit-padding-start: 0px; font-family: georgia, serif; font-size: medium;"><br style="-webkit-padding-start: 0px;" /></span></i></span></div>
<div class="yiv5456702961MsoNormal" style="-webkit-padding-start: 0px; background-color: white; font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, "Lucida Grande", sans-serif; font-size: 13px; padding: 0px; text-indent: 35.4pt;">
<span style="-webkit-padding-start: 0px;"><i style="-webkit-padding-start: 0px;"><b style="-webkit-padding-start: 0px;"><span style="-webkit-padding-start: 0px; font-family: georgia, serif; font-size: medium;"> Link Young Orchestra</span></b></i></span></div>
<div class="yiv5456702961MsoNormal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37799" style="-webkit-padding-start: 0px; background-color: white; font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, "Lucida Grande", sans-serif; font-size: 13px; padding: 0px; text-indent: 35.4pt;">
<span style="-webkit-padding-start: 0px; font-family: georgia, serif; font-size: medium; text-indent: 35.4pt;"><br style="-webkit-padding-start: 0px;" /></span></div>
<div class="yiv5456702961MsoNormal" style="-webkit-padding-start: 0px; background-color: white; font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, "Lucida Grande", sans-serif; font-size: 13px; padding: 0px; text-indent: 35.4pt;">
<span style="-webkit-padding-start: 0px; font-family: georgia, serif; font-size: medium; text-indent: 35.4pt;">giovedì 16 novembre 2017 ore 20,30</span></div>
<div class="yiv5456702961MsoNormal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37887" style="-webkit-padding-start: 0px; background-color: white; font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, "Lucida Grande", sans-serif; font-size: 13px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div class="yiv5456702961MsoNormal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37908" style="-webkit-padding-start: 0px; background-color: white; font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, "Lucida Grande", sans-serif; font-size: 13px; padding: 0px;">
<span style="-webkit-padding-start: 0px; font-family: georgia, serif; font-size: medium;"><span style="-webkit-padding-start: 0px; color: #4b4f56;"> </span></span></div>
<div class="yiv5456702961MsoNormal" style="-webkit-padding-start: 0px; background-color: white; font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, "Lucida Grande", sans-serif; font-size: 13px; padding: 0px;">
<span style="-webkit-padding-start: 0px; font-family: georgia, serif; font-size: medium;"><span style="-webkit-padding-start: 0px; color: #4b4f56;"> Ospiti della serata la corale polifonica Doulce Mémoire, </span><span style="-webkit-padding-start: 0px; color: #4b4f56;">la Compagnia del Teatro Ambasciatori</span><span style="-webkit-padding-start: 0px; color: #4b4f56;"> </span></span></div>
<div class="yiv5456702961MsoNormal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37889" style="-webkit-padding-start: 0px; background-color: white; font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, "Lucida Grande", sans-serif; font-size: 13px; padding: 0px;">
<span style="-webkit-padding-start: 0px; color: #4b4f56;"><span style="-webkit-padding-start: 0px; font-family: georgia, serif; font-size: medium;"> </span></span></div>
<div class="yiv5456702961MsoNormal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37901" style="-webkit-padding-start: 0px; background-color: white; font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, "Lucida Grande", sans-serif; font-size: 13px; padding: 0px;">
<span id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37900" style="-webkit-padding-start: 0px; font-family: georgia, serif; font-size: medium;"><span style="-webkit-padding-start: 0px; color: #4b4f56;"> e le voci di </span><span style="-webkit-padding-start: 0px; color: #4b4f56;">Laura Sfilio,</span><span id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37905" style="-webkit-padding-start: 0px; color: #4b4f56;"> </span><span id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37903" style="-webkit-padding-start: 0px; color: #4b4f56;">Maria Cristina Litrico, Antonella Leotta, Grace Previti</span><span style="-webkit-padding-start: 0px; color: #4b4f56;"> e </span><span id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37899" style="-webkit-padding-start: 0px; color: #4b4f56;">Martina Scalia</span><b style="-webkit-padding-start: 0px;"><span style="-webkit-padding-start: 0px; color: #009999;"><br style="-webkit-padding-start: 0px;" /></span></b></span></div>
<div class="yiv5456702961MsoNormal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37897" style="-webkit-padding-start: 0px; background-color: white; font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, "Lucida Grande", sans-serif; font-size: 13px; padding: 0px;">
<span style="-webkit-padding-start: 0px; font-family: georgia, serif; font-size: medium;"><br style="-webkit-padding-start: 0px;" /></span></div>
<div class="yiv5456702961MsoNormal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37895" style="-webkit-padding-start: 0px; background-color: white; font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, "Lucida Grande", sans-serif; font-size: 13px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div class="yiv5456702961MsoNormal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37893" style="-webkit-padding-start: 0px; background-color: white; font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, "Lucida Grande", sans-serif; font-size: 13px; padding: 0px;">
<span id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37892" style="-webkit-padding-start: 0px; font-family: georgia, serif; font-size: medium;"><img alt="Immagine incorporata 1" height="231" id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37891" src="https://apis.mail.yahoo.com/ws/v3/mailboxes/@.id==VjJ-v6vz0E7EnGvieB1Z7Jc5rjbfS9KDbEuI6HgIlxS-3vcD7BFZZ0JJPkn5hm_14KtnO_ksj1aOerh38A3mvKyFnQ/messages/@.id==AB1MyAoAAB2CWgi2sgdmiE07B4o/content/parts/@.id==2/thumbnail?appId=YahooMailNeo&downloadWhenThumbnailFails=false&pid=2" style="-webkit-padding-start: 0px; border: 0px;" width="441" yahoo_partid="2" /></span></div>
<div class="yiv5456702961MsoNormal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1510582741965_37912" style="-webkit-padding-start: 0px; background-color: white; font-family: "Helvetica Neue", "Segoe UI", Helvetica, Arial, "Lucida Grande", sans-serif; font-size: 13px; padding: 0px;">
<span style="-webkit-padding-start: 0px;"><span style="-webkit-padding-start: 0px; font-size: medium;"><br style="-webkit-padding-start: 0px;" /></span></span></div>
Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-86174042416110977712017-11-05T14:51:00.001+01:002017-11-05T14:51:35.320+01:00Ibla Classica International 14° stagione concertistica 2017-2018, teatro Donnafugata Ragusa, Direzione Artistica Giovanni Cultrera<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitZArdEUQk3hkHD9OuzikVkp8_T9It3AvNo_49Od6hbIafOS5fD2bsfJkDLZQ6dVjBEaFi2a3aYzIVgvpjoykp2FeYckR2-LnvmAy60Kdt5jjVE8eyCqnfeaoJDqQWcL8r1jQ85jFSCdI/s1600/23244319_1096847513785583_5427483868273188631_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="670" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitZArdEUQk3hkHD9OuzikVkp8_T9It3AvNo_49Od6hbIafOS5fD2bsfJkDLZQ6dVjBEaFi2a3aYzIVgvpjoykp2FeYckR2-LnvmAy60Kdt5jjVE8eyCqnfeaoJDqQWcL8r1jQ85jFSCdI/s640/23244319_1096847513785583_5427483868273188631_n.jpg" width="446" /></a></div>
<br />Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-22803961970096127742017-11-03T09:46:00.003+01:002017-11-03T09:46:42.978+01:00Intensa cerimonia a San Nicola l'arena in onore dei Caduti<div>
<br />
<header class="entry-header" style="background-color: white; color: #373737; font-family: "PT Sans", Arial, sans-serif; font-size: 15px;"><h1 class="entry-title" style="border: 0px; clear: none; color: #222222; font-family: Impact, Arial, sans-serif; font-style: inherit; font-weight: normal !important; line-height: 30.9px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 76px 0px 0px; text-transform: uppercase; vertical-align: baseline;">
INTENSA CERIMONIA IN ONORE DEI CADUTI A SAN NICOLA L’ARENA</h1>
<div class="entry-meta" style="border: 0px; clear: both; color: #666666; font-family: inherit; font-size: 12px; font-style: inherit; font-weight: inherit; line-height: 18px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 76px 0px 0px; vertical-align: baseline;">
<span class="by-author" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">di Francesco Giordano</span><span class="sep" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> | </span><time class="entry-date" datetime="%3$s" pubdate="">02/11/2017</time></div>
</header><br />
<div class="entry-content" style="background-color: white; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div class="p1 intro" style="border: 0px; color: #990000; font-family: inherit; font-size: 15.75px; font-style: italic; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Nella monumentale chiesa di San Nicola l’Arena di Catania che, sin dal maggio 1930, quando venne inaugurato alla presenza augusta di Sua Mestà il Re Vittorio Emanuele III, ospita il Sacrario dei Caduti locali delle guerre mondiali, si svolse la mattina del 2 novembre, la Santa Messa di precetto per commemorare quanti<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>immolarono la loro vita per la Patria.</strong><br />
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgl3oTo8zy4EQdwl-mMLtV78-1HC6HpqyjpcrXCcINxZ3Fy3OliI_wmQO2hoZUAx6KsDU0clfrcx-1c8JLayDAllS1t7AAdtNaaxGwgl4Mu-5ENFbDpAvEJ6zOJpsVy_HIrFJr16mmYy6Y/s1600/23130896_10214265126531214_4323510103825059527_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgl3oTo8zy4EQdwl-mMLtV78-1HC6HpqyjpcrXCcINxZ3Fy3OliI_wmQO2hoZUAx6KsDU0clfrcx-1c8JLayDAllS1t7AAdtNaaxGwgl4Mu-5ENFbDpAvEJ6zOJpsVy_HIrFJr16mmYy6Y/s320/23130896_10214265126531214_4323510103825059527_n.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: left;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
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<div class="p1 intro" style="border: 0px; color: #990000; font-family: inherit; font-size: 15.75px; font-style: italic; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
</div>
<div class="p1" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Nella monumentale chiesa di <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">San Nicola l’Arena di Catania</strong> che, sin dal maggio 1930, quando venne inaugurato alla presenza augusta di Sua Mestà il Re Vittorio Emanuele III, ospita il Sacrario dei Caduti locali delle guerre mondiali, si svolse la mattina del 2 novembre, la Santa Messa di precetto per commemorare quanti<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>immolarono la loro vita per la Patria. Quest’anno la funzione fu particolarmente intensa e partecipata, celebrata dall’Arcivescovo Metropolita di Catania Monsignor Salvatore Gristina, coadiuvato dal Rettore di San Nicola e Vicario per la Cultura, Monsignor Gaetano Zito; vi presero parte il Sindaco di Catania avv.Enzo Bianco, con fascia tricolore, il Questore<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>Gualtieri, le massime autorità militari (anche perchè la cerimonia da qualche tempo è organizzata dal Comando del Presidio Marittimo unitamente alla Prefettura), le Associazioni d’Arma. Fra queste, presenti l’Istituto per il Nastro Azzurro, l’Associazione Carabinieri, l’Associazione Polizia di Stato (col Commissario Chiapparino), l’associazione Bersaglieri, l’Associazione Aeronautica, l’Associazione Nazionale del Fante (col Commissario per Catania Cav.Dott. Francesco Giordano), l’associazione Arma di Cavalleria, l’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon Delegazione etnea (col Delegato Cav.Uff. Salvatore Caruso).</div>
<div class="p1" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
</div>
<div class="p1" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Dopo l’omelia ove <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Monsignor Gristina</strong> ha voluto ricordare quanto sia stato importante il sagrifizio dei giovani<span class="Apple-converted-space" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>eroi per il suolo patrio, la foltissima comunità dei convenuti (tra i presenti, il professor Giuseppe Adernò responsabile per Catania UNCRI e UCSI, Suor Maria Trigila FMA della Comunità di Sant’Egidio già direttrice dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Catania), ascoltando il gruppo di voci bianche dei ragazzi dell’Oratorio San Filippo Neri “vecchio” di via Teatro greco, con all’Organo monumentale il Maestro Paolo Cipolla, si è recata all’interno del Mausoleo, ove innanzi all’altare è stato suonato il silenzio d’ordinanza e impartita dall’Arcivescovo Gristina, la solenne benedizione ai Caduti, molti decorati di medaglie al valore, tutti accomunati dal silente eroismo di coloro che compirono unicamente il loro dovere. Nel sacro frangente, si ricordarono anche i Dispersi, coloro che non abbero la gioia dell’urna e che più non tornarono, tragedia nella tragedia e massimo olocausto: a loro, simboleggiati dal Milite Ignoto, si è involato il pensiero devoto della comunità catanese che non dimentica i suoi eroi, i quali negli immani e sanguinosi due conflitti del XX secolo, caddero per donare ai posteri, la Libertà la Civiltà e l’Onore, valori oggi in parte dimenticati e da riscoprire: in ciò, il senso di attualità di tali cerimonie.</div>
<div class="p1" style="border: 0px; color: #373737; font-family: inherit; font-size: 15px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 0.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
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<h3 style="border: 0px; clear: none; color: #373737; font-family: Impact, Arial, sans-serif; font-size: 1.3em; font-style: inherit; font-weight: normal !important; letter-spacing: 0.1em; line-height: 20.085px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-transform: uppercase; vertical-align: baseline;">
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<span style="color: #373737; font-family: "pt sans" , "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 15px;">http://www.globusmagazine.it/120962-2/#.WfwoBGjWzIV</span></span></div>
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Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-71795973446685375682017-10-18T16:13:00.000+02:002017-10-18T18:29:10.485+02:00Convegni "A proposito di finitudine, azioni di promozione sociale", Catania-Misterbianco, 20-21 ottobre 2017<i><br /></i>
<i>Riceviamo e pubblichiamo:</i><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdJr185hnFxmL9je6RM7hk7Z-ezRu3pPm-RBux6iJY1jNB59wljtlk6UbxVWtwJeua4sJVR7wJjhMZZe9ZLssW_BXAGSi1Wmtd2_M1KZ_6Xq0xUf37JrgqPuyup4NDTmlbB8H_cje58Q4/s1600/20+OTT+2017.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1164" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdJr185hnFxmL9je6RM7hk7Z-ezRu3pPm-RBux6iJY1jNB59wljtlk6UbxVWtwJeua4sJVR7wJjhMZZe9ZLssW_BXAGSi1Wmtd2_M1KZ_6Xq0xUf37JrgqPuyup4NDTmlbB8H_cje58Q4/s640/20+OTT+2017.jpg" width="464" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj28H81lmAPIHpRylHVsp4egmCHwpIVUuTrNQB1vnjyOXi862fraNSIzOG0xCJXzrvrVf-afWUWQuz6azoGuH9zAFhinSzBRX3uRAKTsmnM7QLfP58WzbTf1CFcdZ07UEc8BW3btCmA4SU/s1600/21+ott+2017.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1164" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj28H81lmAPIHpRylHVsp4egmCHwpIVUuTrNQB1vnjyOXi862fraNSIzOG0xCJXzrvrVf-afWUWQuz6azoGuH9zAFhinSzBRX3uRAKTsmnM7QLfP58WzbTf1CFcdZ07UEc8BW3btCmA4SU/s640/21+ott+2017.jpg" width="464" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0hiuPBdJ8-wzREqpTXL9uQjg5NSbUnFSa3BfL8686tQeJMFsTwQMSZNwZIHFh-OZabZerlARHOeFhvw2PYYyqKlr_0tP9qA0g2EnRR-gRojCK00B6dgHmhZUPo_dGhYZMdP0cOFUrihg/s1600/Exitus+Catania+workshop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0hiuPBdJ8-wzREqpTXL9uQjg5NSbUnFSa3BfL8686tQeJMFsTwQMSZNwZIHFh-OZabZerlARHOeFhvw2PYYyqKlr_0tP9qA0g2EnRR-gRojCK00B6dgHmhZUPo_dGhYZMdP0cOFUrihg/s640/Exitus+Catania+workshop.jpg" width="480" /></a></div>
<br />Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-28990970079081186622017-10-06T15:56:00.000+02:002017-10-06T15:56:32.414+02:00AssoFante Catania ricorda il grandissimo attore Angelo Musco ad ottanta anni dalla morte<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS6TnL_Z1B-4g7mEWHVo0ga_2uPNQOV5URYebQ1K_yiT1Z0K27MlSj40NY9EBGenl0RzMacXOVxhFwkvxHvNCJDJjXdbJ4mqgvRw0vusdMzEB8rRM7LX6H7MMCAaYYuHKXmCE9TRl-0-M/s1600/Picture0001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="461" data-original-width="336" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS6TnL_Z1B-4g7mEWHVo0ga_2uPNQOV5URYebQ1K_yiT1Z0K27MlSj40NY9EBGenl0RzMacXOVxhFwkvxHvNCJDJjXdbJ4mqgvRw0vusdMzEB8rRM7LX6H7MMCAaYYuHKXmCE9TRl-0-M/s400/Picture0001.jpg" width="291" /></a></div>
<b style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;"><br /></b>
<b style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;"><br /></b>
<b style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;">AssoFante Catania ricorda il grandissimo attore Angelo Musco ad ottanta anni dalla morte</b><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;">Il 6 ottobre 1937 moriva a Milano, alla fine dell'ennesima rappresentazione teatrale, il "maestro del riso" (come lo chiamò D'Annunzio) Angelo Musco, all'età di 66 anni, improvvisamente. Era davvero il beniamino del pubblico nazionale dopo il debutto milanese del 1915, dalla nascita nella calda Catania del 1871 nel quartiere popolare del fortino, in quella via Fortino Vecchio angolare a via Garibaldi che ancora lo ricorda con una lapide nella casa natale, ultimo di numerosissima prole. Catania, Messina, la Sicilia, l'Italia tutta, varie nazioni del mondo, furono il palcoscenico ove esplicò l'immesa arte mimica e scenica, degno erede del grandissimo attore tragico Giovanni Grasso, anche lui catanese, di cui fu allievo (e del quale divenne parente). Musco è stato un autentico genio della comicità mondiale, anche se oggi un po' se ne è persa la memoria; per fortuna i pochi films che girò negli anni Trenta, tratti dalle commedie che lo resero famoso scritte appositamente per lui da quei luminosi scrittori che furono Nino Martoglio e Luigi Pirandello, ne serbano in eterno il ricordo visivo e consentono di rendersi conto della grandezza della sua Arte, appassionante per i gusti del pubblico dell'epoca.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;">La sezione di Catania della Associazione Nazionale del Fante, per l'amore di Angelo Musco verso la Patria e le tante testimonianze della sua vicinanza al popolo, in occasione degli ottanta anni dalla dipartita, intende così degnamente ricordarlo.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;">Fra l'altro nessuno rammenta, ma egli lo ha scritto orgogliosamente nel volume autobiografico "Cerca che trovi...", vergato dal Serretta ed edito nel 1929 da Cappelli, la sua devozione ed amicizia per la Real Casa di Savoja, che lo tenne sempre in grandissima considerazione: dedicò Musco un intiero capitolo del libro all'amore intenso per i Reali, che lo invitarono a Corte a rappresentare le commedie, nonché ai matrimoni delle Principesse Jolanda e Mafalda; Musco fu anche insignito delle onorificenze di Commendatore della Corona d'Italia e di Grande Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, di cui andava orgogliosissimo, come si vede dalla foto che qui riproduciamo, ove le decorazioni sono in bella mostra. "Presentarsi davanti al Re e alla Regina... pareva un sogno. Signori miei, dovete pensare che cosa vuol dire per noi siciliani il concetto di Re. Si sa bene che tutta l'Italia è monarchica e dà magnifici esempi di attaccamento e di devozione alle loro Maestà; ma in Sicilia questi sentimenti sono radicati in maniera così tradizionale e profonda che i Sovrani vengono considerati come al di fuori della comune umanità, come personaggi talmente elevati che non si immagina neppure di potere avere con essi rapporti che non siano di sudditanza e di ammirazione": così Musco scrive a pagina 149 di "Cerca che trovi...". Doveroso ricordarlo perchè per troppo tempo questo aspetto del Musco monarchico e insignito degli Ordini di Savoia, è andato in oblio.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;">Angelo Musco è sepolto nel Cimitero di Catania in fondo al viale degli uomini illustri, nella cappella di famiglia ove anche riposa l'omonimo figlio Angelo jr, noto musicista che fu direttore artistico del Teatro Bellini di Catania negli anni '60, scomparso prematuramente. Il giardino Bellini della città dell'elefante ha nel viale dei personaggi celebri, un busto che lo ricorda; necesse est, perpetuarne la memoria, perché la gioia del sorriso che ci donò, è immortale. Così diremo ancora una volta: Angelo Musco, catanese: Presente, Presente, Presente!</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;"> </span><b style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;"><i> FGio</i></b><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px;"><i><br /></i></span>
<span style="background-color: white; font-size: 13.2px;"><span style="color: #222222; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif;"><i>http://assofantecatania.blogspot.it/2017/10/assofante-catania-ricorda-il.html</i></span></span>Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-20451568134667394472017-10-03T18:28:00.001+02:002017-10-03T18:28:40.528+02:00Capitolo degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia, Ginevra 30 settembre 2017: video della nomina del Dottor Francesco Giordano a Cavaliere dell'Ordine al Merito Civile di Savoia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dyeCv0LmDFxgdWRd4E4YTRVzq_-idVIZFCc4PZghAkh65H3hBuDS9_PM5DQMkVC5Re54aJsC1rtiqr2VUZulw' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-3387202597757873242017-10-02T15:32:00.002+02:002017-10-02T15:36:58.915+02:00Intensa cerimonia al Capitolo degli Ordini Dinastici di Savoia 2017 a Ginevra<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKcM5r-YZH0-3toO9rlxniQhiJyxkAL6RbG5Kbe22TC5mJPfHetg8hBLkTmPmTS7ICeti3HvIMlzcuiAznvEB092U1TnGCjiBExbgj5HrVzu4IC5l8-WrWupuWIQTtX6eyHLOuUjQ-lmE/s1600/IMG_20170930_193804.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="963" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKcM5r-YZH0-3toO9rlxniQhiJyxkAL6RbG5Kbe22TC5mJPfHetg8hBLkTmPmTS7ICeti3HvIMlzcuiAznvEB092U1TnGCjiBExbgj5HrVzu4IC5l8-WrWupuWIQTtX6eyHLOuUjQ-lmE/s400/IMG_20170930_193804.jpg" width="400" /></a></div>
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<b>Intensa cerimonia al Capitolo degli Ordini Dinastici di Savoia 2017 a Ginevra</b><br />
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Una cerimonia intensa e di grande coinvolgimento fideistico ed emotivo, è stata quella svoltasi sabato 30 settembre all'Hotel Intercontinental di Ginevra, in occasione del capitolo degli Ordini Dinastici di Casa Savoja, quest'anno in Svizzera, terra da sempre ospitale per la Famiglia Reale sabauda. Oltre 250 partecipanti di altissimo livello, giunti da ogni continente, riuniti nel salone prestigioso con le luci della italica bandiera, hanno dato lustro all'evento che ha visto la rimessa dei diplomi dell'Ordine al Merito Civile di Savoja, rifondato da SAR il Principe Vittorio Emanuele nel 1988, nonché delle decorazioni dello stesso e dei diplomi ed avanzamenti dell'Ordine dei santi Maurizio e Lazzaro.<br />
Le milizie di Casa Savoja, nell'ottica del rinnovamento e della Tradizione, si sono riunite sulle Alpi ginevrine in clima di gaja festa, come accade ogni anno, per stringersi sempre più vicino alla Real Famiglia, in questa occasione rappresentata dal Principe Vittorio Emanuele, Gran Maestro degli Ordini, da SAR il Principe Emanuele Filiberto, dal Gran Cancelliere SE Johannes Niederhauser che consegnò direttamente i diplomi, nonché dalla presenza molto gradita di SAR la Principessa Maria Pia di Savoja, sorella maggiore del nostro Principe, e di SAR Sergio di Iugoslavia, figlio della Principessa Maria Pia. <br />
La consegna dei diplomi, secondo un perfetto protocollo, è stata semplice ma molto suggestiva: tra gli insigniti siciliani, Delegazione molto attiva capitanata dall'avv. Francesco Atanasio di Siracusa e dal Vicario per Catania Avv.Giovanni Vanadia, i presenti furono i proff. Bellinghieri e Savica di Messina, lo stesso Vanadia insignito del grado di Commendatore OMS, il signor Giuseppe Campanella della provincia etnea Cavaliere OMS e il Dottor Francesco Giordano di Catania, Cavaliere OMS, per le loro fattive e concrete benemerenze verso la Real Casa. L'Ordine al Merito di Savoia, istituito "in seno" all'Ordine Civile secondo lo Statuto, è di esso la forma moderna e merita ampia conoscenza: si pensi che Cavalieri dell'Ordine Civile di Savoja, istituito da Re Carlo Alberto, furono nominati, tanto per fare tre nomi, Gioacchino Rossini, Giuseppe Verdi e Giovanni Pascoli. sicchè è grande la degnazione per esser, col poeta, "tra cotanto senno".<br />
Molte le soavi ed elegantissime signore e signorine intervenute, non citiamo nessuna per non far torto alla muliebre bellezza di ciascuna, che è universale; fra i presenti quasi tutti i Delegati italiani, tra cui Stefano Di Martino della Lombardia, l'attivissimo Alessandro Santini della Toscana; tra gli altri insignito Cavaliere OMS Marco Lovison e del grado di Gran Croce del Maurizio e Lazzaro il Capitano di vascello Dott. Ugo D'atri, Presidente dell'Istituto per la Guardia d'Onore per le Reali Tombe del Pantheon, del quale almeno la metà degli insigniti fa già parte: D'Atri si è detto entusiasta e soddisfatto per la presenza delle Guardie all'evento, che dà la misura del grandissimo legame di ciascuno dei presenti, verso Casa Savoja. Le Guardie sono l'ossatura dei monarchici e col loro servizio militare alle tombe dei Sovrani italiani in Roma nel sacro Pantheon, garantiscono che il tricolore sabaudo non sia mai ammainato.<br />
Dopo l'importante l'intervento, alla fine della cerimonia, con la benedizione prestigiosa di Monsignor Paolo De Nicolò, Priore degli Ordini Dinastici (ai quali sono stati ammessi o promossi molti esponenti del clero cattolico), a testimoniare come la Chiesa Cattolica Apostolica Romana veda nell'opera benefica e tradizionale di Casa Savoia e dei suoi insigniti, un baluardo ed un vessillo per la salvaguardia dei valori cristiani, ha preso la parola SAR il Principe di Piemonte Emanuele Filiberto, che ha innanzitutto ringraziato il papà, chiamandolo col titolo della tradizione Principe di Napoli, per l'impegno da sempre profuso verso gli Ordini... e qui l'assemblea si è sciolta nel più commovente degli applausi verso un uomo ormai di età, il Principe quest'anno ha compiuto ottanta anni, provato da ingiuste e vergognose vicissitudini giudiziarie conclusesi tutte per lui positivamente, ma che per ciascuno di noi (specie se si è nella generazione per cui può avere la stessa età del nostro genitore..) rappresenta la tradizione, il simbolo della Famiglia che ha unito la Patria nostra, e perciò gli si vuole un gran bene, come lo si può volere ai nostri papà, con tutti i loro lati. Come ha scritto quel principe del giornalismo che fu Ugo Ojetti (maestro fra l'altro di Indro Montanelli), nel celebre articolo del maggio 1937, "Battesimo al Quirinale", descrivendo l'evento storico, "così lo seguiremo fedelmente, finchè Dio vorrà".<br />
Emanuele Filiberto ha precisato che il traguardo raggiunto quest'anno, cioè 800 mila euro donati dagli Ordini in beneficenza -tra gli atti, la ricostruzione del centro anziani e bambini a Norcia, il dono di un veicolo ai Pompieri tramite la delegazione di Montecarlo- dovrà essere superato per l'anno venturo, fissandosi l'obiettivo di oltre un milione di euro da donare a chi più ne ha bisogno: "è questo", ha detto con passione il Principe di Piemonte, "l'obiettivo degli insigniti, non tanto mettersi la rosetta o la medaglia", precisando come la veste di Cavaliere nel XXI secolo sia quella di defensor degli ultimi, di coloro che più meritano, nella visione sabauda e monarchica. Vi sono anche i momenti di cerimonia e ufficialità che servono a socializzare ma al presente, la Milizia è tra la gente e per la gente, verso quel popolo che ha sempre veduto in Casa Savoia il riferimento essenziale, anche dopo il referendum discusso del 1946, riferendosi agli italiani. E ancora oggi è così.<br />
Il contributo delle Delegazioni americane alle attività di beneficenza è stato forte e massiccio, come delle altre, senza dimenticare che ogni contributo anche piccolo è sempre bene accetto. Erano presenti insigniti dalla Russia e molti come ovvio, da Francia, estremo Oriente e numerosissime nazioni. Il saluto finale del Principe Vittorio Emanuele ha coinvolto i presenti in una ovazione degna, composta ma vibrante di pathos, specie durante le note dell'Inno Sardo e della Marcia Reale: "Il nostro pensiero è sempre rivolto all'Italia perchè siamo Italiani...Vi ringrazio tutti per essere qui, siete e sarete la mia Famiglia", ha detto commosso l'erede al Trono d'Italia, e in questo anelito di fede l'assemblea si sciolse, suggellando legami nuovi ed antichi, nello spirito gagliardo dei tempi passati e dell'avvenire, col grido che fu delle nostre gloriose truppe e del popolo unito : sempre avanti, Savoja!<br />
<i> F.G.</i><br />
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Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-29730571604700827192017-08-26T18:50:00.001+02:002017-08-26T18:50:45.484+02:00Concerto lirico "Daniela Schillaci Modica master competition 2017", Auditorium Pietro Floridia, Modica martedì 29 agosto 2017 ore 20<br />
Riceviamo e pubblichiamo:<br />
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<br />Francescohttp://www.blogger.com/profile/08887903805947992494noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4998518673898337690.post-63944827549079327132017-08-25T11:56:00.000+02:002017-08-25T11:56:00.133+02:00Garibaldi a Catania, 24 agosto 1862 - 2017: la Legione Garibaldina ricorda l'Eroe dei due mondi<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBTAEkpLy7pCN0IZQPCcJiVeBFyUhwtjZ8yYFqNCsDc0QYXF6CDTugezUg1Y3gh6-2BbwYxGBIV-ugv9JqbfZaqZ_cwV4lBsLUteEdPWawP4L0pb2c2pnuTekF_UMJDAl1duqkXLNhRTA/s1600/legio+24+ag+17+uno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1530" data-original-width="922" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBTAEkpLy7pCN0IZQPCcJiVeBFyUhwtjZ8yYFqNCsDc0QYXF6CDTugezUg1Y3gh6-2BbwYxGBIV-ugv9JqbfZaqZ_cwV4lBsLUteEdPWawP4L0pb2c2pnuTekF_UMJDAl1duqkXLNhRTA/s400/legio+24+ag+17+uno.jpg" width="240" /></a></div>
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<b>Garibaldi a Catania, 24 agosto 1862 - 2017: la Legione Garibaldina ricorda l'Eroe dei due mondi</b><br />
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Al fine di consolidare la appena raggiunta Unità italiana mercé l'opera dei volontari in camicia rossa e della Monarchia di Casa Savoja, Giuseppe Garibaldi sbarcava nuovamente in Sicilia nell'estate del 1862, dopo appena due anni dalla spedizione "dei Mille". Stavolta l'impresa era la conquista di Roma: si concluderà tragicamente, come sappiamo, col ferimento dell'Eroe ad Aspromonte, in Calabria, da parte delle truppe regolari dell'Esercito unitario che aveva ordini dal governo Rattazzi di bloccare il Generale, non giudicando opportuna in quel frangente l'impresa. Il governo Rattazzi cadrà per questo motivo pochi mesi dopo. A 155 anni di distanza, Catania nella persona del suo Coordinatore Comandante della Legione Garibaldina, Cav.Dott. Francesco Giordano, ha ricordato la presenza del Generale Giuseppe Garibaldi nella città etnea -dove non era stato nel 1860- , dal cui centro lanciò il celebre grido: "O Roma o morte!".<br />
Entrato accolto da una fiumana di popolo in Catania, la notte del 19 agosto dalla porta fino ad allora detta Ferdinanda e in suo onore ribattezzata Garibaldi, e sceso dalla medesima via che da allora porta il suo nome, il Generale giungeva all'incrocio con via dei quattro cantoni con via Etnea alloggiando al Circolo degli Operaj, ove veniva accolto dal suo presidente Pizzarelli: da lì, come ricorda una lapide apposta nell'anniversario, lanciava come già a Marsala e Palermo, il celebre grido "O Roma o Morte", arrigando la folla.<br />
Le autorità catanesi si dileguavano alla presenza dei garibaldini: il Prefetto Tholosano si rifugiava su una delle due navi da guerra della Regia Marina ancorate al largo del porto di Catania, i nobili conservatori andavano nelle ville di campagna con la scusa dell'estate: le truppe regolari avevano lasciato passare il Generale e i suoi 4 mila uomini, dopo un abboccamento a Misterbianco ove pare egli mostrasse, come in altre parti dell'Isola, un salvacondotto speciale: lettera autografa di Re Vittorio Emanuele con cui aveva avuto segreti colloqui, che lo autorizzava all'impresa? Non si saprà mai, il Re ufficialmente aveva deplorato le sommosse e le truppe di Cialdini e navali di Persano erano in movimento. Garibaldi stesso però ricorda nelle Memorie, "coprendo" Casa Savoia, che era venuto in Sicilia onde evitare conati di separatismo, di antica radice: bastò la sua presenza per acquietare le masse. <br />
A Catania totalmente devota al garibaldinismo più che altre città siciliane, "degna di Palermo e della Sicilia intera, trovammo vulcano di patriottismo, uomini denaro vettovaglie per la mia gente": così ricordò il Generale nelle Memorie, perchè solo qui ebbe la totalità dei consensi e finanziamenti abbondanti.<br />
Dopo aver girato la città onde fraternizzare coi catanesi, egli alloggiava nel Monastero dei Benedettini, la fortezza secolare, arca regia del potere dai tempi del Viceregno spagnolo, érta sulla sommità della collina civica, da cui si vede il mare: l'Abate Giuseppe Benedetto Dusmet, apostolo dei poveri che poi diveniva Cardinale di Catania e oggi Beato di santa Chiesa, lo ospitava ma non alloggiava col suo comando: solo il monaco Pantaleo, "ribelle" e per giunta cappuccino, non era ammesso dai nobili padri di San Benedetto. Dal balcone del monastero, Garibaldi pronunziava il discorso che qui trascriviamo integralmente:<br />
<br />
<i>Proclama agli Italiani di Giuseppe Garibaldi </i><br />
<i> Catania 24 agosto 1862</i><br />
<i>Italiani! </i><br />
<i>Il mio programma è sempre lo stesso – Voglio per quanto da me dipende, che il Plebiscito del 21 ottobre 1860 sia una verità, che il patto segnato dal Popolo e Re riceva piena esecuzione. </i><br />
<i>Io m’inchino alla Maestà di Vittorio Emanuele Re Eletto dalla Nazione, ma sono ostile ad un ministero che d’italiano ha solo il nome, d’un ministero il quale per compiacere alla Diplomazia ordinò nel mese di maggio gli arresti ed il processo di Sarnico, come oggi provoca la guerra civile del mezzogiorno d’Italia per assicurarsi le buone grazie dell’Imperatore Napoleone. </i><br />
<i>Un ministero siffatto non può, non deve essere più oltre sopportato – Inganna il Re, lo compromette come fece col proclama del 3 agosto, coll’ostinato municipalismo spinge al distacco le province meridionali, tradisce la Nazione. </i><br />
<i>La livrea di padrone straniero non sarà mai titolo di stima, di onore per alcun ministero fra noi. </i><br />
<i>Quand’io sbarcai in Sicilia. La generosa Isola stava sul punto si far sentire lo scoppio della sua disperazione – le provincie napoletane, niuno lo ignora, sono contenute solo da sorverchianti forze militari. </i><br />
<i>L’amore e la buona amministrazione dovevano essere i fattori dell’Unità Italiana – I municipali prefersero l’opposta via – Odio seminarono e odio in larga parte raccolsero. </i><br />
<i>Insensati! Vogliono, lo so, la guerra civile per aver campo di spegnere nel sangue l’avvenire della libertà e offrir vittime accette sull’ara del dispotismo. </i><br />
<i>Io non consentirò per altro che si compiano gli immani desiderii – La formula del Plebiscito salvi un’altra volta l’Italia – Cessi ogni preoccupazione locale di fronte al gran concetto unitario – Si unifichi il cuore e la mente delle genti italiche nel gran fine del nostro Risorgimento – Il pensiero e l’azione di tutti i patrioti s’hanno da volgere esclusivamente alla impresa liberatrice di Roma – Il resto a poi. </i><br />
<i>A Roma dunque, a Roma – Su, prodi del 48 e del 49, su gioventù ardente del 59 e 60 – Correte alla Crociata Santa – Noi vinceremo dacché per noi sta la ragione, il diritto nazionale, la coscienza universale. </i><br />
<i>Grandi speranze suscitammo nel mondo colla nostra rivoluzione – Bisogna più e più sempre giustificarle. </i><br />
<i>Son certo che il popolo italiano non mancherà al suo dovere – Così fosse fin da ora a noi compagno il prode Esercito nostro! </i><br />
<i>Italiani! Se qualche cosa io feci per la Patria, credete alle mie parole – Io sono deliberato o di entrare a Roma vincitore o di cadere sotto le sue mura – Ma in questo caso stesso ho fede che voi vendicherete degnamente la mia morte e compirete l’opera mia. </i><br />
<i>Viva l’Italia! Viva Vittorio Emanuele in Campidoglio! </i><br />
<i> G. Garibaldi</i><br />
<br />
Erano intanto giunti due vapori e il Generale, scrive nelle Memorie, "dall'alto della torre" (in realtà la cupola: da allora in poi fino a non molti anni fa, dal lucernario di essa si levava una luce tricolore...) "del convento dei benedettini che domina Catania, salutai quelle navi con lo sguardo appassionato di un amante". Il giorno successivo egli e oltre 2500 uomini si imbarcavano al porto catanese su due piroscafi, Dispaccio ed Abatucci, uno italiano l'altro francese, di cui il Generale prese possesso giustificandosi pel fatto che, occupando Napoleone III Roma, egli ben poteva usare "un suo legno per una notte". Stipati gli uomini, non ne contennero le navi oltre duemila: le fregate della Regia Marina salpate, non impedirono il passaggio dei garibaldini. Dai documenti oggi pubblicati, la rabbia del Capo del Governo Urbano Rattazzi è evidente dai telegrammi in cui, corrispondendo coi Prefetti di Messina ed Acireale, non si capacita come le Regie navi abbiano potuto non fermare gli insorti: i comandanti avevano però ricevuto un telegramma, ove si invitava sibillinamente da Roma a pensare al "bene del Re e della Patria": Vittorio Emanuele II coprì fin che poté il Generale e probabilmente agirono anche altre entità. Non fu così purtroppo sbarcati i garibaldini in Calabria, ove la volontà di Rattazzi ebbe la meglio e le Regie navi bombardarono i rivoluzionari, che si inerpicavano sui monti, sino a Gambarie d'Aspromonte: il resto è noto. L'Eroe era condotto alla "disciplina" dalla ragion di Stato!<br />
Catania che mai ha dimenticato l'amore verso Garibaldi e ne serba gelosamente la memoria, ricorda con questo evento di 155 anni fa ed il provlama agli italiani sopra riportato, attraverso il Coordinatore etneo Cav.Dott. Francesco Giordano, le eroiche gesta di libertà del Generale, sempre in prima linea contro ogni forma di tirannide, del pensiero e dell'azione, e intende promuovere ogni iniziativa culturale e sociale àtta a rendere feconda la nostra Storia, che ci fece uniti e grandi dall'Alpe a capo Passero.<br />
Viva Garibaldi, viva la Legione, viva l'Italia!<br />
<br />
Catania 24 agosto 2017<br />
Legione Garibaldina Coordinamento di Catania<br />
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