venerdì 30 novembre 2012

Presentazione del libro "Domenico Tempio cantore della Libertà", Società di Storia Patria, Catania 5 dicembre 2012 ore 17


 

La Società di Storia Patria
per la Sicilia Orientale
 
è lieta di invitare la S.V.
alla presentazione del libro

"Domenico Tempio, cantore della Libertà"
di Francesco Giordano, edizioni Akkuaria
 
5 dicembre 2012, ore 17
 
Relazionerà l'autore del libro, Francesco Giordano (Storico). Interverranno Santo Privitera (scrittore e giornalista), Vera Ambra (Editore, Presidente Associazione Akkuaria); brani dalle opere tempiane saranno letti dall'attrice Marta Limoli e dall'attore e regista Orazio Aricò
 

Società di Storia Patria per la Sicilia Orientale
Palazzo Tezzano, piazza Stesicoro 29
95121 Catania, tel. 095316920
www.storiapatriacatania.it

sabato 24 novembre 2012

La conferenza su Mario Rapisardi nel centenario della scomparsa alla Biblioteca Civica ex benedettina di Catania






Riportiamo il comunicato stampa della Società di Storia Patria della Sicilia orientale, relativo alla conferenza sulla figura umana e poetica di Mario Rapisardi, tenutasi ieri alla Civica Biblioteca di Catania:

Si è tenuta il 23 novembre presso le Biblioteche  Riunite “Civica e Ursino Recupero” l’iniziativa “La figura  umana e poetica del Professore Mario Rapisardi”, organizzata dalla Società di Storia Patria per la Sicilia Orientale, con la  collaborazione del Dipartimento Scienze  Umanistiche dell’Università di Catania, delle Biblioteche Riunite “Civica e Ursino Recupero”, della Fondazione Verga, del Centro Culturale “Vincenzo Paternò-Tedeschi”.  Nella mattina il pubblico ha potuto visitare il “Museo-Studiolo”, di fronte la Biblioteca, dove sono custoditi i cimeli rapisardiani.

 Nel pomeriggio nel Refettorio Piccolo dei Benedettini, sala interna alla Biblioteca gremita di pubblico, l’iniziativa è stata aperta dai saluti del Senatore Fleres (Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Ursino-Recupero), riportati dalla dott.ssa Carbonaro, direttrice della Biblioteca stessa, e dei professori Iachello e Giarrizzo (rispettivamente presidente della Società di Storia Patria e accademico dei Lincei), portati al consesso dal dott. Mannino, membro della Società.

La prof.ssa Alfieri, Presidente del Consiglio Scientifico della Fondazione Verga, ha salutato con favore l’evento, ritenendo indispensabile il procedere sulla strada dello studio e dell’approfondimento degli intellettuali locali, figure fondamentali nel panorama culturale italiano e internazionale.

L’iniziativa è proseguita in un gradevole alternarsi di interventi appassionati e informati e di letture degli scritti di Mario Rapisardi, curate dagli attori Orazio Aricò e Marta Limoli. Così l’introduzione del dott. Santo Privitera, anche a nome del Centro Culturale “Vincenzo Paternò-Tedeschi”, che ha sottolineato l’importanza di tale iniziativa nel contesto del centenario della scomparsa del poeta.

Così anche l’intervento approfondito sulla poetica rapisardiana del prof. Salvatore Camilleri (poeta e scrittore), che in una coinvolgente disamina ha saputo mettere in evidenza ai giovani, agli studiosi e agli appassionati presenti il nucleo del pensiero del maestro catanese.

L’intervento del dott. Francesco Giordano ha concluso l’iniziativa, inquadrando Rapisardi nel suo tempo, quel fine secolo XIX e gli albori del nuovo, di cui tutto l’impegno culturale e sociale del poeta furono testimoni e ancora rappresentano un punto di vista illuminato e profondo dell’epoca.

La Società di Storia Patria, istituzione che da più di un secolo è impegnata nella promozione degli studi della cultura siciliana, oltre che nella conservazione e divulgazione delle pubblicazioni e dei documenti ad essa relativi grazie anche alla sua biblioteca di piazza Stesicoro (palazzo Tezzano), procederà con nuove iniziative nelle prossime settimane.
(Nella foto di Gianni De Gregorio, il tavolo dei relatori)

venerdì 19 ottobre 2012

Salvatore Camilleri poeta e filologo alla libreria Prampolini di Catania in ricordo di "Arte e Folklore di Sicilia", a cura del Circolo Paternò Tedeschi

       



Salvatore Camilleri poeta e filologo alla libreria Prampolini di Catania in ricordo di "Arte e Folklore di Sicilia", a cura del Circolo Paternò Tedeschi

Una serata fra numerosi  amici in onore della poesia e della letteratura siciliana: può così definirsi l'incontro svoltosi il 19 ottobre, nei locali (rinnovati dai giovani della nuova gestione) della libreria Prampolini di Catania, antico luogo di ritrovo e tra le più vetuste rivendite di libri italiche. L'occasione, organizzata da quel poliedrico mecenate che è Santo Privitera, anima del circolo culturale "Paternò Tedeschi" il quale, da oltre un venticinquennio, persegue in modo coerente e sentito l'amore e la propagazione per la cultura siciliana e i suoi più celebri rappresentanti, fu la presentazione della raccolta in volume, edita da Angelo Boemi, eclettico editore-sognatore e 'discepolo' di Romeo Prampolini (anche 'raccontatore' di vicende patrie, vedasi l'appena edito libro "Storia di Catania"), della rivista "Arte e Folklore di Sicilia", stampata ai tempi a cura dell'omonimo circolo creato dal fu attore Alfredo Danese. E Danese venne ricordato, con la creatività poetica che seppe manifestare in multiformi modi, dalle parole appassionate di Gianni Sineri attore e capocomico (figlio dell'indimenticabile Ciccino e della moglie valentissima attrice, Sara Micalizzi). Ricordiamo bene il teatrino di via Feletti, 'covo' di Danese (che ivi si esibiva) e dei cultori della sua Associazione: molti nomi noti vi transitarono, fra cui ci piace ricordare quel nobiluomo che fu il sacerdote padre Antonio Corsaro, poeta e splendido intellettuale.
Fu dedicato ampio spazio, in una sorta di 'intervista verità' a cura di Santo Privitera, al professore Salvatore Camilleri, illustre filologo e studioso della lingua siciliana, saggista e poeta: con quest'ultimo termine, inteso nel senso di creatore di versi, egli preferisce essere appellato, nella freschezza invidiabile della favella che, ultra nonagenario, sciorina con ardore di ventenne ad ogni appuntamento lo si vuole rendere protagonista, riconoscendogli il ruolo importante che ha avuto e si è costruito negli ultimi sessanta anni quale assertore e difensore della cultura e della linguistica di Sicilia. A parte i saggi su Antonio Veneziano e Giovanni Meli, di Salvatore Camilleri, conosciuto urbi et orbi per la versione moderna del "cuntu" della "Barunissa di Carini", rimangono a parer nostro due libri fondamentali: il vocabolario Italiano-Siciliano, opera unica nel suo genere (edito da Greco), e la Grammatica siciliana (edita da Boemi), che dovrebbe come è auspicabile, essere adottata quale libro di testo nelle scuole a' fini di insegnamento della nostra lingua nativa, genitrice di quella italica.
Le note del violinista Pirrotta, del chitarrista Filogamo e del mandolino di Santo Privitera intonanti le melanconiche nènie della antica terra sicàna, conchiusero la serata, fòlta di partecipanti e appassionati, che riconferma la perenne vivacità intellettuale di Catania e la tradizione vivissima della nostra storia.
                                                                                         FGio

Nella foto: Santo Privitera e Salvatore Camilleri

sabato 13 ottobre 2012

22° stagione del Gruppo d'Arte Sicilia Teatro, al Don Bosco di Catania



Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Riapre il sipario sulla XXII ^ stagione 2012/2013 del Gruppo d’Arte Sicilia Teatro, diretto da Tino Pasqualino, un appuntamento che si rinnova anno dopo anno grazie alla forza della continuità e all’amore per il teatro che unisce il Gruppo d’Arte al suo pubblico.
Un pubblico affezionato e attento al quale viene proposto un ricco cartellone che spazia dai più illustri nomi della letteratura teatrale, come Molière, passando per lo spettacolo musicale e l’intramontabile operetta senza mai dimenticare il vibrante repertorio siciliano.
Quello del Gruppo d’Arte Sicilia Teatro è un “teatro popolare”, come ama definirlo il suo stesso direttore, un teatro che affonda le sue radici in una antica tradizione teatrale da sempre viva e presente a Catania ma spesso ignorata da molti che, non possedendo gli strumenti storico-culturali, intendono superficialmente per “teatro popolare” una definizione spregiativa.
Forti di questa consapevolezza gli attori del Gruppo che vedrà in scena “ U MALANDRINU”  di Enrico Seretta  9/10/11 novembre  al teatro Don Bosco di Viale M.Rapisardi n.54 Catania.
La programmazione continuerà il 29/29/30 dicembre con “LA STRANA COPPIA” di Neil Simon con Giovanna Criscuolo e Carmelo Cannavò , il 15/16/17 febbraio si continuerà con  il divertentissima   commedia “LA MOSTELLARIA “ di Plauto con la regia di Elio Gimbo un omaggio al bel canto  a questa splendida forma di teatro dove musica e recitazione si fondono per il divertimento del pubblico “DA NAPOLI A NEW YORK”  con il tenore  Massimiliano Drapello e Toti Sapienza il 12/13/14 aprile a chiudere  la rassegna  un tuffo nella tradizione siciliana con una divertente commedia di Pippo Spampinato tratta dalla scuole delle moglie di Molière “A MINESTRA PPU JATTU”  31 maggio 1/2 giugno.
Quindi un variopinto cartellone quello che si presenta al pubblico del Gruppo d’Arte Sicilia Teatro, capace di regalare momenti di spensieratezza e riflessione.
Prenderanno parte gli attori: Franco Ranno,Gaetano  Di Benedetto,Fiorella Tomaselli, Renzo Conti,Rita Biondi,Franco Gambino,Saro Mazzullo,Michele Torrisi,Tony Pasqua,Dora Baccini,Agata Bassetta, Fabio Russo,Luana Piazza,Mariarosa Judica, Antonio Sturiale e tanti altri.
Per informazioni rivolgersi: Via Giuseppe Fava n.52
telefonare al 095-221804 / 338 7663469

mercoledì 12 settembre 2012

L'Emiro del Qatar, Unicredit e la Sicilia: vuoi vedere che....

       


 Una interpretazione della vicenda: è il vero motivo?
  L'Emiro del Qatar, Unicredit e la Sicilia: vuoi vedere che....

La notizia che Unicredit non supporterà più finanziariamente le fatture dei crediti esigibili dalla Regione Sicilia, pubblicata da Siciliainformazioni, e la successiva nota di risposta dell'istituto di credito, che non nega esplicitamente e ciancia di "cautele", non è solo molto greve per il silenzio, come è stato rilevato, sia degli imprenditori isolani che soprattutto dei politici, specie i candidati alla Presidenza della Regione. Ha un risvolto 'segreto' che, a nostro parere, è il seguente:
nel mese di maggio di quest'anno, dopo la caduta del regime libico, l'Emiro del Qatar -stato in ascesa egemone, ove alberga la nota emittente Al Jazeera che svolge un ruolo importante nella propaganda contro i regimi considerati ostili nel mondo islamico- aumenta la propria quota di capitale dal 4,5 al 6,5 per cento in Unicredit, attraverso il fondo sovrano Aabar di Abu Dhabi. I giornali italiani riportano quasi in modo silente la notizia. Medesimamente l'emiro si muove per acquistare gran parte degli immobili di prestigio e diverse migliaia di ettari di terreno in Costa Smeralda, Sardegna, già di proprietà dell'Aga Khan, per il triplo del valore attuale. L'Emiro ha anche avviato azioni di acquisto di Finmeccanica: a tutte queste logiche l'attuale governo nazionale del professor Monti non è estraneo, anzi sostiene le azioni degli arabi.
Si può declinare in tale contesto, senza fare complottismo nè demagogìa, la volontà apparentemente inspiegabile e da killer sociale, della banca che ha rilevato il Banco di Sicilia e che invece dovrebbe incentivare le imprese e la medesima Regione Sicilia (i cui conti sono a posto ed anzi vanta ampi tributi dal governo romano, che li avoca a se in barba allo Statuto)?  Qualora la visione sia a medio e lungo raggio, se l'Emiro ha deciso il rilancio e lo sviluppo della Costa Smeralda ed altre località della Sardegna, è la Sicilia imprenditoriale e turistica che deve declinare: anzi, fallire.   La soluzione è forse nella strada indicata da menti illuminate: una vera applicazione dello Statuto che tolga dalle mani delle banche indegne gli strumenti a loro disposizione, nonchè l'autentica riforma del sistema, anche in senso federativo e monetario.
Chi avrà il coraggio di assidersi nella poltrona più alta di Presidente dell'Isola, dovrà presto o tardi prenderne atto, se è siciliano autentico e non servo delle oligarchìe dei partiti nazionali.
F Gio.

giovedì 2 agosto 2012

Cavalleria Rusticana e Civitoti in Pretura, al cortile Platamone, Catania 11 e 12 agosto 2012, Gruppo Arte Sicilia Teatro



Sabato 11 Agosto e Domenica 12 Agosto alle ore 21,00  il Gruppo D’Arte Sicilia Teatro diretto da Tino Pasqualino,andrà in scena al Cortile Platamone-Palazzo della Cultura Via Landolina n.5 Catania con lo spettacolo teatrale dal titolo dal Dramma alla Farsa  con 2 atti unici  “Cavalleria Rusticana” di Giovanni Verga e “Civitoti in Pretura” di Nino Martoglio.
Cavalleria Rusticana,prenderanno parte gli attori: Elisa Franco,Stefania Micale,Fiorella Tomaselli,Michele Torrisi,Franco Gambino,Saro Mazzullo,Annamaria Nicotra,Mariarosa Iudica,Daniela Palermo, Antonio Costa,Levio Di Stefano,Kevin La Rosa,Turi Di Stefano,Nicola Cannavò,Andrea Sicilia,Dora Baccini
Regia Elisa Franco
Civitoti in Pretura, prenderanno parte gli attori:Rita Biondi,Gaetano Di Benedetto,Renzo Conti,Mimmo Salvo,Saro Mazzullo,Antonio Sturiale, Gino Santagati, Mariarosa Iudica,
Regia Tino Pasqualino
                                            NOTE SULLO SPETTACOLO
 “Cavalleria Rusticana” di Giovanni Verga, sarà una felice e gioviale occasione che ci offrirà  il privilegio di rivedere un capolavoro del teatro verista italiano. La data ufficiale di inizio del teatro verista è il 14/1/1884. In questo giorno fu rappresentato per la prima volta al teatro Carignano di Torino “Cavalleria Rusticana”;  interprete oltre ai bravi attori dell’epoca, fu Eleonora Duse nel ruolo di Santuzza . Il Verga con questo primo dramma verista portava il teatro siciliano alle soglie dell’arte. A Cavalleria Rusticana segue “Civitoti in Pretura” di Nino Martoglio un testo che fa parte del teatro gioioso Martogliano nel quale troviamo le note caricaturale e macchiettistiche  di alcuni personaggi che fanno divertire con il gergo del quartiere della civita, un linguaggio Italiano storpiato con il quale si esprime il popolino, Questo è uno dei principali motivi del successo.