Scritti, note ed articoli riguardanti la multiforme realtà di Catania, della Sicilia ed altro...
lunedì 9 maggio 2016
venerdì 6 maggio 2016
Successo della conferenza su Regno d'Italia e Regno d'Epiro nella chiesa catanese di san Camillo
Pubblichiamo alcune immagini e il video della conferenza sul tema: "Regno d'Italia e Regno d'Epiro nell'Europa di ieri e di oggi", svoltasi il 23 aprile con grande successo; a seguire le cronache dell'evento: dal periodico La Voce dell'Jonio, di cui ringraziamo il Direttore, al settimanale diocesano catanese Prospettive, per cui siamo grati all'amico prof.Blandini.
Qui il link del video: https://www.youtube.com/watch?v=nb8GPJTC4Wg
Storia e attualità / Conferenza a Catania su “Regno d’Italia e Regno d’Epiro nell’Europa di ieri e di oggi”
Un pubblico numeroso e qualificato ha partecipato – come si legge in una nota stampa – alla conferenza su “Regno d’Italia e Regno d’Epiro nell’Europa di ieri e di oggi”, organizzata dal Circolo dell’informazione di Catania in stretta collaborazione della delegazione etnea dell’Istituto nazionale per la Guardia d’onore alle reali tombe del Pantheon, che si è svolta a Catania il 23 aprile nella monumentale sagrestia della chiesa di San Camillo dei Mercenari ai Crociferi di Catania.
L’evento, introdotto dalla Marcia Reale e dall’Inno greco, che è anche epirota, è stato aperto dalla presidente del circolo, dott.ssa Annamaria Agosta, che ha parlato del compito culturale e della diffusione di tematiche fondamentali del sodalizio; a seguire il delegato Ingortp (l’associazione che raccoglie le Guardie d’onore), l’ingegnere Salvatore Caruso, ha chiarito lo scopo dell’Istituto. L’importanza dell’incontro è stata sottolineata anche dalla lettera del Principe d’Epiro don Davide Pozzi Sacchi di Santa Sofia, inviata per l’occasione, nella quale viene precisato quanto sia importante conoscere la storia di questa piccola e coraggiosa nazione nel novero delle patrie che l’Europa deve tutelare; il messaggio del prof. A. Colleoni ha inteso affermare come sia necessario delineare l’identità degli epiroti nel presente come nel passato; la relazione dell’on. Rallo, letta in assenza dell’autore dalla dott.ssa T. Lisi, ha narrato la storia dell’Epiro nel biennio 1914-16 che lo vide nascere e soffocare come entità autonoma, monarchica o repubblicana secondo alcuni, comunque indipendente.
Il dott. Francesco Giordano, segretario del Circolo dell’informazione, ha illustrato i legami di Catania col Re epirota Pirro, dalla sua venuta in Sicilia nel 278 a. C. al significato dell’elefante simbolo civico connesso al sovrano balcanico, e ha svolto una disamina sul ruolo di Casa Savoia nella storia del XX secolo, con la figura centrale del Re Vittorio Emanuele III, che salvò l’Italia sia combattendo da soldato nel primo conflitto mondiale e galvanizzando col convegno di Peschiera il valore nazionale nel 1917, sia garantendo la continuità statale nei tragici momenti dell’estate 1943.
Con la solita intensa passione è intervenuto l’avv.Nello Pogliese, che ha inteso – si sottolinea nel comunicato stampa – non già limitarsi alla Grande Guerra, ma analizzare la gloria di Casa Savoia nel corso della sua storia per l’Unità nazionale, dalla fondamentale importanza dello Statuto Albertino ai codici penale civile approvati durante l’età monarchica, con paragoni che fanno vergognare per l’attuale situazione politica. Pogliese ha, con commozione, ricordato come l’Italia sia in qualche senso “morta” il giorno dell’esilio di Re Umberto II, 13 giugno 1946, ma quanto oggi resti importantissima la divulgazione storica del periodo monarchico, nonché l’orgoglio di dirsi tali, anche in tempi repubblicani.
A concludere la serata un momento musicale molto applaudito: una brillante esibizione del giovane mezzosoprano Roberta Celano, accompagnata dalla pianista Miriam Giuffrida, che ha eseguito “Malia” e ‘”A Vucchella”, romanze di Francesco P. Tosti, di cui si è voluto ricordare il centenario della morte.
M. P. R.
lunedì 11 aprile 2016
venerdì 18 marzo 2016
Concerti di musica sacra e religiosa, chiesa di San Nicolò la Rena, Catania 21, 22 e 23 marzo 2016 ore 20,30
Riceviamo e pubblichiamo:
A San Nicola l’Arena
PER VIVERE LA PASQUA
Concerti di musica sacra e religiosa
21, 22 e 23 marzo 2016, ore 20.30
Nel popolo cristiano è consolidata la tradizione di prepararsi a celebrare e vivere la Pasqua con incontri di riflessione, noti comeesercizi spirituali.
Dallo scorso anno, nella Monumentale Chiesa di San Nicola l’Arena essi sono offerti con una modalità nuova: nella forma di concerti di musica sacra e religiosa.
Una breve introduzione, con riferimento ai brani che vengono eseguiti, e il loro “religioso ascolto” costituiscono una particolare opportunità per dedicare un po’ di tempo a se stessi e prepararsi alle celebrazioni pasquali.
21 marzo, lunedì santo: il coro Doulce Memoire, diretto da Bruna D’Amico, eseguirà brani sul tema Quis est homo?
22 marzo, martedì santo: il coro Canticum Vitae, diretto da Salvatore Signorello, eseguirà l’opera originale in lingua siciliana Un venniri di marzu
23 marzo, mercoledì santo: il coro Imago Vocis, diretto da Salvatore Resca, eseguirà brani sul tema Immagini, suoni, parole sulla Passione di Cristo
Insieme al presente invito, rivolgo un cordiale augurio per vivere con sentimenti cristiani i giorni della Settimana Santa e della Pasqua.
mons. Gaetano Zito
Rettore della Chiesa
mercoledì 16 marzo 2016
La S.Messa in rito tridentino in suffragio dei Sovrani d'Italia Umberto II e Maria Josè celebrata a Catania in San Giuseppe al Transito
La S.Messa in rito tridentino in suffragio dei Sovrani d'Italia Umberto II e Maria Josè celebrata a Catania in San Giuseppe al Transito
Nella suggestiva chiesa di San Giuseppe al Transito di Catania, si è svolta nel pomeriggio di domenica 13 marzo 2016 la S.Messa in suffragio delle LL. MM. Umberto II e Maria José, Reali d'Italia, organizzata come di consueto dalle Guardie d'Onore al Pantheon e dalla Delegazione di Sicilia degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoja.
In rito tridentino secondo il motu proprio del Pontefice Benedetto XVI, la Messa è stata molto partecipata da numerosissime Guardie giunte da Messina, Siracusa, Ragusa, Enna, Caltanissetta e dalla delegazione di Catania; tra gli Ordini Dinastici, notevole la presenza degli insigniti del Mauriziano e dei Cavalieri e Dame al Merito Civile. Alla presenza del Delegato di Sicilia degli Ordini avv.Atanasio, dell'Ispettore di Sicilia Restifo dell'INGORTP nonchè dei delegati delle rispettive province coi labari, del Vicario degli Ordini per Catania avv.Vanadia con il Delegato A. Pennisi, la composta, armoniosa e ordinata funzione celebrata dal Vicario degli Ordini per Messina Sac.Andrea Di Paola, fu impreziosita dalle parti per canto eseguite da soprano e tenore ed accompagnate dall'organo.
La preghiera di un giovane cavaliere mauriziano, "Dio sparga la protezione come rugiada sull'Augusta Casa di Savoja", la gloriosa bandiera d'Italia con la bianca croce coronata, l'atmosfera di grande aristocrazia, il corteo solenne d'ingresso e le vibranti parole del Delegato degli Ordini per la Sicilia, che ha sottolineato come il legame dell'Isola per la Real Casa, attraverso numerose manifestazioni (tra cui quella nel veniente maggio a Noto ove sarà inaugurato un altare alla beata Maria Cristina di Savoia), sia intenso e consolidato, hanno degnamente concluso la funzione. A settanta anni dalla "fine" tecnica della Monarchia in Italia, questi eventi dimostrano che l'amore per la Real Casa ed i Re che furono capi dello Stato, è perennemente vivo e fecondo.
F.Gio
venerdì 4 marzo 2016
martedì 2 febbraio 2016
Le Guardie d'Onore di Catania alla Messa per S.Agata e per la lapide in memoria di Filippo Raciti nel Mausoleo dei Caduti delle guerre a S.Nicola
Le Guardie d'Onore di Catania alla Messa per S.Agata e per la lapide in memoria di Filippo Raciti nel Mausoleo dei Caduti delle guerre a S.Nicola
La delegazione di Catania dell'Istituto Nazionale per le Guardie d'Onore alle reali tombe del Pantheon, diretta con attenzione e passione dall'ing.Cav.Uff. Salvatore Caruso, ha presenziato, lunedì 1 febbraio, su invito delle autorità militari, alla S.Messa delle FF.AA. e associazioni combattentistiche e d'arma, in onore di Sant'Agata, di cui in questi giorni è in corso la festa annuale. Un gruppo di G.d'O. ha reso gli onori alla Santa giovinetta Patrona della città, mentre il labaro dell'Istituto ha sfilato in processione, dopo il Santissimo e seguito da Mons.Arcivescovo Gristina, da poco presidente della CEI di Sicilia, che ha celebrato l'ufizio.
Il 2 febbrajo una rappresentanza di G.d'O. della delegazione catanese, sempre capitanata dall'ing.Caruso, ha partecipato alla S.Messa celebrata nel tempio di San Nicolò la Rena dal cappellano della Polizia Don Interlando, in suffragio dell'Ispettore di P.S. Filippo Raciti, barbaramente assassinato il 2 febbraio 2007, medaglia d'Oro al valor civile: in questa occasione, nella monumentale sagrestìa che sin dal maggio 1930 (inaugurata da S.M. il Re Vittorio Emanuele III) è Mausoleo dei Caduti della grande guerra e nella seconda, è stata scoperta una lapide commemorativa in ricordo dell'Ispettore Raciti, a cura della delegazione etnea delle Guardie d'Onore -poichè egli ne faceva orgogliosamente parte- e dell'Associazione Polizia di Stato; alla cerimonia ha preso parte la vedova di Raciti, Marisa Grasso, il Questore di Catania, il vice Sindaco Consoli e molte altre autorità civili e militari.
Così ha ricordato la Guardia d'Onore Raciti il Comm.Giuseppe Valore, già delegato catanese dell'INGORTP: "Filippo mi aveva chiesto ed era stato ammesso nelle Guardie d'Onore nel 2000. Gli era stata attribuita la matricola 15750. Nel 2001 gli era stata assegnata la medaglia al merito di servizio, per la prima volta. Per l'impegno e per aver dato prova di attaccamento e fedeltà all'Istituto, l'Amm.Antonio Cocco, al tempo Presidente, gli aveva conferito la medaglia di Benemerenza. Nell'ottobre 2002, al Capitolo degli Ordini dinastici, veniva insignito dell'Ordine al Merito Civile di Savoia col grado di Cavaliere... Filippo ha pianto perché il tricolore è stato macchiato dal suo sangue per la follìa belluina di rivoltosi che alcune frange politiche definiscono disobbedienti. Filippo ha pianto per quel tricolore che rappresenta l'Unità della Patria, quell'Unità che affonda le radici nelle guerre d'indipendenza, nel Risorgimento e, per usare le parole del Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, "è frutto della lungimiranza di Casa Savoia che si è realizzata con S.M. Vittorio Emanuele II". Filippo ha pianto perchè ha visto il tricolore vilipeso ed offeso. Noi piangiamo Filippo perchè abbiamo perso un amico, un uomo leale, onesto, un uomo che con intimo orgoglio indossava la divisa. Tu, Filippo, resterai nel cuore delle Guardie d'Onore, il tuo nome è stato iscritto a futura e imperitura memoria nell'elenco dei nostri eroi. La tua medaglia impreziosisce il labaro del nostro Istituto assieme alle altre 36 Medaglie d'Oro al valor militare".
Cerimonie entrambe belle, sobrie, intense e molto partecipate; anche se -e lo notiamo da operatori dell'informazione- le note stampa dei giornali online e cartacei hanno omesso, o fatto finta per motivi diversi -da parte della delegazione è stata chiesta la rettifica- di precisare sia la presenza delle Guardie d'Onore alla Messa agatina, sia soprattutto la realizzazione della lapide in memoria di Filippo Raciti, preferendo glissare sulla sua fede monarchica. Ciò per alcuni potrebbe pure avere una sorta di "giustificazione", ma la verità emerge sempre e come la Luce, travolge chi non vede o non vuole vedere.
F.Gio
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