Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Scritti, note ed articoli riguardanti la multiforme realtà di Catania, della Sicilia ed altro...
mercoledì 7 ottobre 2015
martedì 29 settembre 2015
Successo del Buk festival dell'editoria a Catania
Successo del Buk festival dell'editoria a Catania
Evento importante all'insegna della cultura e del mondo del libro, in una società che più non legge e dove sovente si privilegia la tecnologìa alla "libridine" della carta stampata. Ma finché ci sarà quel brivido in più che consentirà a qualunque essere umano di appartarsi per sfogliare il classico libro, la speranza della Luce non morirà nel mondo e la Saggezza, la Forza e la Bellezza trionferanno nei cuori di ciascuno.
Sintetizziamo così il Buk festival della piccola e media editoria svoltosi a Catania nella corte e nelle sale di palazzo Platamone nella sua II edizione nazionale, dal 18 al 20 settembre u.s., che ha veduto la foltissima presenza di pubblico interessato nonché importanti iniziative culturali.
Tra le quali ci piace segnalare l'inaugurazione, venerdì 18 alle 17: fu presentata la antologìa di scritti sulla Grande Guerra "Alle spalle un cielo plumbeo come addensamento di vapori in maggio" edita da Akkuaria, che ha veduto l'intervento dello studioso e scrittore Francesco Giordano -fra gli autori e collaboratori del volume- , il quale ha voluto ricordare, tra gli eroi che si batterono per l'ideale di una grande Patria comune nel compiere l'impresa che chiudeva il Risorgimento nazionale, la figura fulgida di Carlo Delcroix (rammentato nella antologia con dovizia di particolari), combattente e grande invalido, fondatore dell'Associazione Mutilati e dell'Unione Italiana Ciechi. La guerra 1915-18, ha altresì precisato Giordano, fu vinta per la fermezza dell'umile fante nel contrastare la violenta ferocia del nemico austro-tedesco e non ultimo, per la volontà tenace di Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III che a Peschiera in un momento di gravissima difficoltà per le nostre truppe, seppe difendere l'onore e il valore della Nazione innanzi agli Alleati e finì col conseguire la grandiosa vittoria di Trieste e Trento. Tutto ciò è simboleggiato dalla "medaglia coniata nel bronzo nemico", che è ricordata nel libro, segnacolo di eroismo e di orgoglio che non tramonta.
Domenica 20 vi fu l'evento centrale del Buk festival con la presentazione, molto affollata come tutti gli appuntamenti di Vera Ambra anima delle Edizioni Akkuaria e della omonima associazione, del premio internazionale di Poesia dedicato alla figura di Antonio Corsaro, sacerdote poeta e illustre operatore culturale di rilievo nazionale del secolo XX. Sulla sua figura lo studioso Francesco Giordano, che ne ha brevemente tracciato un ricordo inframmezzato da riminiscenze personali e letterarie, ha da tempo intrapreso opera di ricerca intorno alla importanza della poetica: nel volume antologico si riporta un saggio inedito sulla mariologìa nei versi di Corsaro, e altro sui varii aspetti della visio mundi dell'artista il quale, tra le altre molteplici attività, scrisse nel 1951 il celebre "Inno a Sant'Agata", ancora cantato in tutte le occasioni e festività della Patrona catanese.
Un plauso infine al Comune di Catania che ha messo a disposizione la prestigiosa sede istituzionale dell'ex convento benedettino di palazzo Platamone, che si affaccia sulla strada più bella della città, via Vittorio Emanuele già corso Reale, e alle infinite e vulcaniche iniziative di Vera Ambra e di Akkuaria, che sanno coinvolgere, appassionare e tenere desta la fiamma del Sapere, in un universo ove ciò diviene sempre più difficile.
***
(Nelle immagini alcuni momenti della manifestazione)
giovedì 10 settembre 2015
Concerti a San Nicolò la Rena, Catania 14 e 15 settembre 2015 ore 20,30
La Rettoria della chiesa monumentale di San Nicolò la Rena ci comunica, e abbiamo il piacere di riportare:
Cari amici,
è per me un particolare onore e piacere invitarvi al terzo ciclo di concerti che segnano la ripresa, dopo la pausa estiva, delle attività nella chiesa di San Nicola l'Arena.
Questo ciclo di concerti è segnato dalla significativa collaborazione con il Festival Internazionale del Val di Noto "Magie Barocche", alla sua quinta edizione e al suo decimo anno di attività.
Vorrei sollecitare la vostra partecipazione per il primo evento di lunedì 14 settembre
L'esaltazione di Mardocheo
Si tratta della riproposizione dell'opera del musicista catanese Giuseppe Geremia, Oratorio sacro scritto in onore dell'abate Hernandez del Monastero di San Nicola l'Arena ed eseguito per la prima volta il 14 settembre 1776 e poi una seconda nel 1780. Da allora, torna a San Nicola, per l'identica data appunto il 14 settembre, giorno in cui i benedettini solennizzavano il "Santo Chiodo".
Il secondo appuntamento è per il 15 settembre
Trattando il mirabile strumento
Il concerto offrirà musiche per uno due e tre organi costituenti quel "mirabile strumento", come scrisse Goethe, che è l'organo di Donato del Piano inaugurato grazie a Magie Barocche nel 2005
Ancora una volta, i concerti sono offerti gratuitamente e inizieranno puntualmente alle ore 20.30.
Vi sono grato per l'attenzione che vorrete prestare al presente invito e per la diffusione che ne farete.
In attesa di incontrarvi, invio un cordiale saluto.
Gaetano Zito
Rettore Chiesa di San Nicola l'Arena
Catania
(nella immagine, il musicista catanese Giuseppe Geremia 1732-1814)
martedì 8 settembre 2015
Akkuaria al Buk festival dell'editoria, Catania palazzo Platamone 18-20 settembre 2015
La seconda edizione del Buk Festival letterario di Catania è sul nastro di partenza e prenderà il via venerdì 18 settembre a partire dalle ore 17.00.
Questi gli appuntamenti con Akkuaria:
VENERDÌ 18 settembre ORE 17.00 – Sala Refettorio
1915-1918 Memorie e testimonianze della Grande Guerra.
Presentazione dell’antologia “Alle spalle un cielo plumbeo come addensamento di vapori in maggio” Memorie e testimonianze dal fronte. Interverranno: Vera Ambra, scrittrice, Erberto Accinni, curatore della collana “1915-1945 La storia vista con altri occhi”, Francesco Giordano, giornalista-saggista, Antonio Bonelli, Società Storica Fiumana – Associazione Akkuaria
1915-1918 Memorie e testimonianze della Grande Guerra.
Presentazione dell’antologia “Alle spalle un cielo plumbeo come addensamento di vapori in maggio” Memorie e testimonianze dal fronte. Interverranno: Vera Ambra, scrittrice, Erberto Accinni, curatore della collana “1915-1945 La storia vista con altri occhi”, Francesco Giordano, giornalista-saggista, Antonio Bonelli, Società Storica Fiumana – Associazione Akkuaria
DOMENICA 20 SETTEMBRE – Sala Refettorio
Ore 10.30 – Sala Refettorio
8 settembre ’43: Due marinai a confronto e altri fatti di guerra
Due dei tanti italiani coinvolti nella infausta giornata hanno raccontato nei loro diari quanto hanno visto. Uno è il ventenne Emilio Ambra: arruolato di leva e stanziato in forza a Venezia, si trovò a dover scegliere se andare con i fascisti o con i partigiani. L’altro è Federico Accinni, imbarcato sull’incrociatore Attilio Regolo, vide e visse l’affondamento della Corazzata Roma, e la tragedia che ne seguì. 1352 marinai morirono con la loro nave, altri 25 perirono giorni dopo a causa delle ustioni e furono sepolti nel cimitero di Mahon. – Associazione Akkuaria
Interventi di Vera Ambra ed Erberto Accinni
(In questo intervento faremo una panoramiche sui romanzi che parlano delle due guerre e in questa occasione innestiamo la presentazione del romanzo di Giuliana)
Ore 10.30 – Sala Refettorio
8 settembre ’43: Due marinai a confronto e altri fatti di guerra
Due dei tanti italiani coinvolti nella infausta giornata hanno raccontato nei loro diari quanto hanno visto. Uno è il ventenne Emilio Ambra: arruolato di leva e stanziato in forza a Venezia, si trovò a dover scegliere se andare con i fascisti o con i partigiani. L’altro è Federico Accinni, imbarcato sull’incrociatore Attilio Regolo, vide e visse l’affondamento della Corazzata Roma, e la tragedia che ne seguì. 1352 marinai morirono con la loro nave, altri 25 perirono giorni dopo a causa delle ustioni e furono sepolti nel cimitero di Mahon. – Associazione Akkuaria
Interventi di Vera Ambra ed Erberto Accinni
(In questo intervento faremo una panoramiche sui romanzi che parlano delle due guerre e in questa occasione innestiamo la presentazione del romanzo di Giuliana)
Ore 11.30 – Sala Refettorio
Booktrailer d’Autore
Proiezione dei bootrailer in concorso al Gold Elephant World – International Film & Music Festival 2015. A seguire, presentazione collettiva degli autori dell’Associazione Akkuaria – Associazione Akkuaria
Booktrailer d’Autore
Proiezione dei bootrailer in concorso al Gold Elephant World – International Film & Music Festival 2015. A seguire, presentazione collettiva degli autori dell’Associazione Akkuaria – Associazione Akkuaria
Ore 12.30 – Sala Refettorio
Cerimonia di Premiazione del Concorso Internazionale di Poesia Antonio Corsaro
Padre Antonio Corsaro era un prete scomodo, saggista e poeta di livello internazionale, che prediligeva gli umili, i poveri ma anche gli artisti e letterati. Morì il 18 agosto 1995. A vent’anni dalla sua scomparsa questo premio internazionale di poesie è a lui dedicato – Associazione Akkuaria
Intervento critico di Francesco Giordano, giornalista-saggista.
Cerimonia di Premiazione del Concorso Internazionale di Poesia Antonio Corsaro
Padre Antonio Corsaro era un prete scomodo, saggista e poeta di livello internazionale, che prediligeva gli umili, i poveri ma anche gli artisti e letterati. Morì il 18 agosto 1995. A vent’anni dalla sua scomparsa questo premio internazionale di poesie è a lui dedicato – Associazione Akkuaria
Intervento critico di Francesco Giordano, giornalista-saggista.
giovedì 3 settembre 2015
lunedì 13 luglio 2015
Alla Grecia è mancata la Paidèia: e la Sicilia non è l'Ellade italiana...
Alla Grecia è mancata la Paidèia: e la Sicilia non è l'Ellade italiana...
In quell'opera indimenticabile, per chi ha percorso le strade del liceo classico in Italia, che è "l'educazione di Ciro", scritta da Senofonte, uno dei più famosi discepoli di Socrate, è instillato, nell'insieme degli insegnamenti morali, un principio indelebile, che manca ai greci di oggi, in riferimento alla tragica situazione economica in cui si trovano: la paidèia, che in italiano si traduce in 'educazione'. La Paidèia è essenziale ai popoli ma appare chiarissimo che, come l'ha perduta il popolo italiano, l'ha parimenti perduta quello greco. E' vero che un proverbio del paese ellenico dice a proposito degli italiani e greci "una faccia una razza", infatti così è anche nella politica, sia ieri che oggi.
Premessa inderogabile per la comprensione del frangente odierno è tuttavolta la questione razziale, o delle etnìe come si dice adesso con termine meno connotato. Così noi siciliani serbiamo poco o punto del sangue delle stirpi elleniche, corinzie calcidesi e doriche che ci colonizzarono tra l'ottavo e il settimo secolo a.C. specie nella parte orientale, medesimamente la composizione razziale dei greci attuali è turco bizantina, non più ellenica pura, per le vicende politiche e di devastazione dei territori che quelle popolazioni hanno subito negli ultimi due millenni (basti scorrere un semplice atlante storico per rendersene conto: ma evidentemente la storia si dimentica troppo spesso!). Pure nel linguaggio sono cambiati, in Grecia esiste la "khatarèvussa", il linguaggio antico e letterario, e quello moderno e popolare, la "dimotikì". A dimostrazione di come ha inciso profondamente sulle popolazioni delle isole e del continente sia il periodo bizantino, sia quello turco tataro fino al XIX secolo ed al nuovo nazionalismo (che poi fu un portato delle potenze occidentali, da cui lo stato greco è stato letteralmente "inventato", si pensi a Lord Byron e alla ultima dinastia regnante ellenica). Per estendere il parallelo alla Sicilia, il linguaggio greco fu corrente nell'isola anche per un secolo dopo la conquista romana (III secolo a.C.), ma già negli anni di Augusto e Tiberio, ovvero di Cristo per scendere fino al martirio di Agata (251 e.v.) le iscrizioni e il linguaggio sono quasi esclusivamente latine: il greco torna in Sicilia nella forma bizantina, dal VI al IX secolo, per poi essere travolto in parte dall'invasione mussulmana e serbato dai monaci basiliani fino alla conquista normanna (XII secolo), con la quale convivranno le tre lingue dell'isola, latino arabo greco, sino a Federico II il tedesco, nella cui epoca e grazie alla koinè creatasi alla corte, nasceva la lingua italiana, della cui genesi ricorda Dante, il primo fiume fu "loquatur sicilianum", la lingua siciliana. Dal XIV secolo, subito dopo il Vespro, in Sicilia fu fortissima l'immigrazione dalla Spagna che cangiò molto l'etnìa isolana, con presenze catalane castigliane frammiste alle autoctone: il periodo dei Vicerè è la scaturigine della forma mentis siciliana di oggi.
E qui torniamo al dilemma e allo scioglimento di esso: l'accordo che i capi dell'Europa e degli stati hanno letteralmente imposto al governo di Tsipiras è non solo giusto ma necessario, indispensabile: si pensi a un capofamiglia che fa debiti per vent'anni a destra e a sinistra con le banche, non paga nessuno, gli pignorano le case che ha, poi torna dalle banche e chiede nuovi prestiti: come minimo, verrebbe cacciato a calci. I greci, da furbacchioni qual sono ed avendo eletto il più furbacchione sulla piazza a capo del governo, Alexis Tsipiras (un tipo scravattato, con la camicia fuori dai pantaloni: ma chi può dare fiducia, ha scritto bene un economista italiano, nei luoghi che contano delle aristocrazie del denaro, a colui che si presenta con la camicia sbracalata?) credevano di fare lo stesso servizio: ma nè la grande Germania (che è sempre una nazione ammirevole), ne gli altri stati del nord, sono fessi e ben conoscono le astuzie levantine e turchesche e bizantine de' greci (e in parte di molti popoli del sud Europa e mediterranei), per cui l'offesa pseudo orgogliosa dell'inutile referendum del 5 luglio, con cui i greci si espressero per il no alle politiche di austerità della cosiddetta Troika, si è trasformata in un vero boomerang, con conseguenze ben più dure da pagare per loro: e il premier greco ha dovuto cedere su tutta la linea perchè altro non aveva da fare. Una canzone del periodo fascista modulava : "contro Giuda, contro l'oro, sarà il sangue a far la storia", ma la storia col sangue (lo abbiamo visto in Tunisia e in Egitto e in parte lo vediamo in Libia) la fanno i popoli giovani, mentre quello greco (e quello italiano, peggio) son popoli vecchi, anzi psicologicamente vecchissimi, oltrechè etnograficamente: un popolo, quello greco, abituato a vivere di stipendio fisso e con pochi risparmi privati accumulati (mentre v'ha da dire che il popolo italiano ha miliardi di euro di risparmi liquidi in banca e di più come beni immobili) e diciamolo, scialacquatore, che per questo ora si ritrova alla fame: ma non può chiedere come l'esempio di cui sopra, linee di credito all'infinito dopo aver sperperato e non onorato i debiti! Pertanto la linea dura tedesca e del gruppo maggioritario dell'Eurozona è non solo giusta ma anche troppo buona: se non fosse stato per le pressioni degli Stati Uniti dovute alla loro strategia mondiale, nessuno avrebbe speso un centesimo per tenere la Grecia nell'Euro, da cui sarebbe stata cacciata meritatamente. Ce la sorbiremo, mantenendola (come l'Italia ha già fatto e farà, purtroppo: si sa, noi popolo di Fantozzi, "com'è buono lei...").
Infine, è del tutto inesatto il paragone di taluni della situazione della Sicilia a quella greca : lorsignori -che potevano leggere e riflettere prima di sproloquiare- dimenticano che l'elettorato attivo dei siciliani nelle elezioni regionali ultime dell'ottobre 2012 ha de facto sconfessato l'intiera classe politica locale, non andando in maggioranza a votare: si recò infatti alle urne in quel giorno solo il 47% degli aventi diritto, caso mai successo dal 1946, e questo vuol dire che i siciliani sono assolutamente razionali e non intendono più dare mandato, se non nella loro minoranza di privilegiati e interessati ai favoritismi, alle classe politica della Regione. Per cui Roma la commissari o ne sopprima nelle linee guida lo Statuto, frutto di secoli di lotta e derivante dalla Costituzione inglese del 1812, non è scelta che può spettare alla maggioranza del popolo siciliano: se la democrazia è -come è- il governo delle maggioranze, qui siamo guidati da minoranze di minoranze, le cui scelte saranno pure rilevanti ma non politicamente nè eticamente valide. A differenza dei greci che andarono in massa a votare il 5 luglio "no" alla troika e ora si ritrovano con una serie di provvedimenti che peggio per loro non potrebbe essere, i siciliani nell'ottobre 2012 in maggioranza han detto: no, votate voi minoranza interessata, noi non partecipiamo a questo scempio, abbiamo anche un governo nazionale? Faccia la sua parte!
Non esiste nelle carte dell'Unione Europea, infine, che la Grecia (o qualunque altro popolo) debba essere "mantenuto" a vita dagli altri stati: c'è invece nell'articolo 38 dello Statuto speciale della Regione Siciliana (statuto frutto della guerra civile 1944\46 fra lo Stato e l'Isola) emanato il 15 maggio 1946 regnante S.M. Umberto II di Savoja e parte integrante della Costituzione della Repubblica Italiana che lo accolse nel 1948, un articolo, il 38, il quale dice che "lo Stato verserà alla Regione annualmente una somma a titolo di solidarietà nazionale", da impiegarsi per lavori pubblici: quell'articolo nasce quale risarcimento dei danni che la forzata Unità nazionale fece con la mancanza per molti decenni di infrastrutture logistiche che fiorivano al nord italia (coi proventi dei banchi di Napoli e di Sicilia) ma erano assenti da noi (battaglia combattuta da Andrea Finocchiaro Aprile e la sparuta pattuglia di parlamentari indipendentisti in seno all'assemblea Costituente). Quindi è lo Stato italiano che deve aiutarci per legge, non l'UE che deve aiutare la Grecia per carte documentate: fin quando esisterà lo Statuto potremo precisarlo a voce alta.
Questo è quanto. Con le parole di un grande fratello nostro e dell'umanità, l'ateniese Platone (nel Liside, 220a): "Sovente diciamo di tenere in gran conto l'oro e l'argento, ma non è esatto: quello che noi teniamo in gran conto è ciò che appare come lo scopo in vista del quale ricerchiamo l'oro e ogni altro strumento".
F.Gio
venerdì 10 luglio 2015
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