mercoledì 20 marzo 2013

Giornata mondiale della Poesia: a Catania, 21 marzo 2013 La Contessa, via di San Giuliano 198-200 dalle 18,30




Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Domani 21 marzo 2013 dalle ore 18.30 in poi GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA incontro a La Contessa in via di Sangiuliano 198-200.
L'associazione Akkuaria e il movimento artistico e di pensiero Alienismo, in occasione della giornata mondiale della Poesia, dedicano una giornata di solidarietà nei confronti dei propositi espressi dalla neo associazione Genitori A Vita a favore della tutela della bigenitorialità.
"Regala una parola" è un'iniziativa legata alla campagna di educazione sentimentale "Seminare parole per raccogliere buoni frutti".
La campagna ha preso il via lo scorso mese di gennaio da uno dei più antichi quartieri catanesi e il risultato di questo primo incontro ci ha lasciato ben sperare un proseguo carico di esiti significativi.
Difatti un “buon frutto” è stata la realizzazione della “Libreria gratuita Buon libro” proposta dalla Fondazione La città invisibile, inaugurata nel quartiere di San Cristoforo, grazie al notevole sostegno e la donazione di libri da parte di Akkuaria. In questa occasione è stato proposto un percorso pedagogico utile per i bambini del quartiere, volto all’educazione sentimentale attraverso la consapevolezza e l’approfondimento delle parole.
Nella continuità del progetto sarà dedicata la Giornata Mondiale della Poesia a tutte le mamme e ai papà che vivono lontani dai loro figli e soprattutto ai figli strappati ai loro genitori.
Si alterneranno nelle letture: Angela Agnello, Antonella Cardella, Carlo Barbera, Cinzia Sciuto, Gabriella Rossitto, Mariella Sudano, Maria Tripoli, Paolo Tortorici, Venerando Rosso e tanti altri ancora.
L'incontro si terrà presso i locali de "La Contessa" in via di Sangiuliano 198-200 a partire dalle ore 18.30 in poi e proseguiranno fino a tarda sera.
Associazione Akkuaria
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339 4001417

giovedì 21 febbraio 2013

S.Messa in rito romano antico, 24 febbraio 2013 ore 18 chiesa S.Giuseppe al Transito di Catania




Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

 
S.MESSA IN RITO ROMANO ANTICO
DOMENICA 24 FEBBRAIO 2013
Ore 18,00
presso la
Chiesa di San Giuseppe al Transito
(P.zza Maravigna, dietro l’Anagrafe Comunale, nei pressi del Castello Ursino)
~CATANIA~
Celebrerà il Rev.mo Don Antonio Ucciardo 

mercoledì 13 febbraio 2013

Veglia Eucaristica Riparatrice per il Papa e la Chiesa, Chiesa San Giuseppe al Transito, Catania sabato 16 febbraio ore 19


Riceviamo e volentieri pubblichiamo:




 
Chiesa di San Giuseppe al Transito
(P.zza Maravigna, dietro l’Anagrafe Comunale, nei pressi del Castello Ursino)

~CATANIA ~
Veglia Eucaristica
di Riparazione e Preghiera
per il Santo Padre e la Chiesa

Sabato 16 Febbraio
Ore 19,00
Presiede il Rev.do Don Antonio Ucciardo
 


sabato 22 dicembre 2012

I "Nanareddi" al castello di Leucatia, la Tradizione del Natale in siciliano rivive con "I Colapisci"


        

   I "Nanareddi" al castello di Leucatia, la Tradizione del Natale in siciliano rivive con "I Colapisci"

Se la conservazione, il ripristino, la valorizzazione delle Tradizioni popolari di Sicilia ha un senso ed un valore universale, nell'Isola del Sole dove "è la chiave di tutto", scriveva il Goethe, la rappresentazione scenica della Novena natalizia, che si è data sabato 15 nella sede del castello di Leucatia, a cura di Gianni Sineri e dei "Colapisci Band Orchestra", ha una notevole importanza in ciò che può essere definito il filo della memoria, la trasmissione della fiaccola.
Poichè alla bravura e alla operosità brillante di Sineri (figlio d'arte: indimenticabili i genitori Ciccino Sineri, attore di sceneggiate e teatro, e Sara Micalizzi) che ha spiegato al folto pubblico convenuto nella sede della Municipalità catinense di Barriera che ha ospitato l'evento, il gruppo dei "Colapisci" (sei elementi, tra cui ci piace ricordare l'amico giornalista e scrittore Santo Privitera, esibitosi al mandolino), il significato di quello che era in decenni trascorsi il Natale "dei poveri", si rapportano i cosiddetti "nanarèddi", ovvero i cantori e mùsici i quali giravano per i quartieri popolari di Catania e  innanzi alla cosiddetta "còna", ossia al quadro adornato di erbe campagnole (la sparacogna) e arance, intonavano i  canti in onore a Gesù Bambino ed alla Sacra Famiglia, rigorosamente in lingua (non dialetto: la questione la chiarì Dante nel de Vulgari Eloquentia, ma lo si dimentica spesso e artatamente) siciliana. I musicanti avevano un peculiare metodo, spiegato da Sineri, voce narrante e conservatore nonché abile divulgatore delle storie, per creare il rapporto di fiducia con gli abitanti del quartiere, del rione o del "curtìgghiu" dove si esibivano. Dònde l'origine di espressioni traslate nel gergo verbale, come "ti mangiasti na còna", "appara u saccu", "mentici 'a junta", e simili.
In questo quadro scenico, il poeta e il cantante, rigorosamente istintivi, a volte analfabeti ma densi di immensa umanità, ebbero un ruolo indispensabile: non era la Poesia alta de' trobadori alle corti dei signori nei castelli, ma quella del popolo (a Catania nasce con Androne nel VII secolo a.C., la poesia cantata e ballata), tanto amata dalle masse e dagli artisti sòmmi (da Mozart a Bellini, tutti attinsero ai canti popolari) così medesimamente vituperata da coloro i quali, nella loro bòlsa prosopopea, s'illudono che il Verbo debba essere appannaggio di elette schiere e non spezzato, come il pane dell'ultima cena, "pro multis" (vero, non per tutti, ma pe' molti): in particolare per gli ultimi, i poveri.
Quindi un Natale povero quello rinarràto dai "Colapisci" al castello di Leucatia, per l'occasione affollato di gente che si è piacevolmente dilettata in un'ora di denso spettacolo, come adesso può chiamarsi: esso tuttavia è quadro scenico memorabile di epoche inevitabilmente tramontate ed irripetibili, che merita per l'intensità del pathos e soprattutto per la conservazione della memoria, di essere ripetuto e diffuso nei luoghi per eccellenza dove si tramanda o si dovrebbe, la cultura: le scuole di ogni ordine e grado, sia private che pubbliche. E' questo il finale auspicio, che le nènie struggenti di commozione dei "nanareddi" inneggianti al "Bambineddu" fluiscano nel cuore dei pargoli siciliani, i quali possono, ben più degli adulti, comprenderne il senso.
FGio

lunedì 17 dicembre 2012

Presentazione del libro "Poesie religiose" di Mario Rapisardi, Società di Storia Patria, Catania 19 dicembre 2012, ore 16,30



La Società di Storia Patria
per la Sicilia Orientale
 
è lieta di invitare la S.V.
alla presentazione del libro

"Poesie religiose" di Mario Rapisardi
a cura di Francesco Giordano, Boemi Editore
 
19 dicembre 2012, ore 16,30
 
Relazionerà il curatore del libro, Francesco Giordano (Storico). Interverranno Salvatore Camilleri (Poeta e Scrittore), Santo Privitera (giornalista), Angelo Boemi (Editore).
Saranno letti brani dalle opere rapisardiane.
 
 

 

Società di Storia Patria per la Sicilia Orientale
Palazzo Tezzano, piazza Stesicoro 29
95121 Catania, tel. 095316920
www.storiapatriacatania.it


lunedì 10 dicembre 2012

Presentazione del libro "Musica e musicisti minori catanesi", Società di Storia Patria, Catania 12 dicembre 2012 ore 16


 
Nella sede della Società di Storia Patria per la Sicilia Orientale

piazza Stesicoro 29, palazzo Tezzano

verrà presentato il libro
 
 
"Musica e musicisti minori catanesi

tra Ottocento e Novecento"

di Santo Privitera, Boemi Editore
 
 
12 dicembre 2012, ore 16
 
 
 
 
 
Relazionerà l'autore, interverranno Francesco Giordano (storico),
  Maria Rosa De Luca (docente universitaria di Storia della Musica),
Angelo Boemi (Editore)