lunedì 16 aprile 2012

Lodevole video in 3D sull'Anfiteatro di Catania presentato nell'ambito della settimana della Cultura




Lodevole video in 3D sull'Anfiteatro di Catania presentato nell'ambito della settimana della Cultura

Nell'ambito della XIV settimana della cultura indetta dal Ministero competente, nella nostra città il cosiddetto "parco archeologico" che la Regione Sicilia ha ideato da non molto e che comprende, oltre il teatro greco-romano di via Vittorio Emanuele, l'Anfietratro di piazza Stesicoro, le terme dette della Rotonda dal nome della chiesa, nonchè quelle Achillee sotto piazza Duomo, i resti del complesso termale abitativo visibili in piazza Dante nonchè una presunta "domus" sotto l'ex monastero benedettino, non solo i monumenti suddetti restano "aperti al pubblico" (ciò è un eufemismo per chi sa: alcuni sono sempre aperti gratuitamente, alcuni lo sono ma a pagamento, alcuni invece sono sempre chiusi... siamo a Catania, signori!) dal 14 al 22 c.m., ma anche è stata organizzata una recita dell'Eneide il 16, a cura dell'Ass.culturale Extramoenia, ed una mostra presso l'ex magistrale Lombardo Radice.

La sera del 14 si è presentato nella sala dell'edificio in cui è conglobato il teatro greco romano, ovvero prospicente su via Teatro greco, un breve video in 3d che rifà in modo didatticamente esauriente la storia dell'Anfiteatro romano di Catania, monumento insigne (da cui il titolo) e sovente poco noto a molti. L'autore del video ben curato ma anche in progressivo miglioramento è il giovane allievo dell'Accademia di Belle Arti Riccardo Guttà, che merita l'elogio pubblico non solo per la passione profusa nel lavoro costruito, ma anche per aver attinto alle fonti serie e documentate riguardo il maestoso edificio (l'unica monografia di esso esistente, edita nel 2002 per i tipi di Boemi Prampolini, è dello studioso Francesco Giordano catanese).

Per cui non ci si meravigliò nel corso della serata, senza alcun intervento del pur folto pubblico intervenuto, se la dott.ssa Branciforti e gli altri funzionari della Sovrintendenza comunicarono che tra il 2004 ed il 2006 le indagini archeologiche dell'Istituto Germanico di Roma giunsero alla conclusione che la datazione costruttiva dell'Anfiteatro risale "alla metà del I secolo", mentre prima gli stessi archeologi locali si erano sempre fossilizzati, e ciò appare in ogni guida comune, al II secolo: la predetta monografia di F.Giordano sul monumento, lo aveva storicamente documentato prima che gli studi dei teutonici ne dessero autorevole conferma. Ma ciò fa parte della realtà indiscutibile: i catanesi autentici conoscono ed amano sul serio i loro monumenti, ad onta delle chiacchiere e delle fole degli stranieri e di coloro che se ne credono artatamente i gestori, mentre solo a pochi si deve nell'anno del Signore 2012 la pubblica fruizione dei nostri tesori (naturalmente ciò non è stato neppure ricordato dai summenzionati archeologi, i quali giunsero, il Nicoletti in particolare, a confondere la eruzione del 1669 col terremoto del 1693... questo si può scusare umanamente!), e tra codesti a parte il Principe di Biscari (che molti citano a proposito e sproposito), il Sindaco De Felice che volle gli scavi del 1904-06 dell'Anfiteatro (inaugurato dal Re d'Italia, appassionato d'arte, nel 1911), ed il regime Fascista (sarà fastidioso a molti, ma è così) che iniziò l'opera di bonifica, discavo e conservazione del teatro greco-romano sin dagli anni Venti e negli anni Trenta la proseguì. A questo passato dobbiamo il presente, per cui è giusto ricordarlo, nelle occasioni utili.

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Intensa "Belisa" di Garcia Lorca alla sala Magma a cura dell'associazione Terreforti





Intensa "Belisa" di Garcia Lorca alla sala Magma a cura dell'associazione Terreforti

A cura della associazione culturale Terreforti, per la regìa di Roman Henry Clarke, presso la piccola ma raccolta sala Magma, sita in via Adua 3 a Catania, si è tenuto nei giorni scorsi l'intenso atto unico "Belisa, da Amor de don Perlimplin con Belisa en su Jardin", opera nota di Federico Garcia Lorca, che qui ha veduto una edizione in prima mondiale, se è vero che la sua interpretazione è stata data in lingua -si badi bene, lingua e non dialetto!- siciliana, attraverso la versione di Giuseppe Coniglione. Uno spettacolo breve e altamente significativo, che denota ancora oggi con grande incisività la condizione femminile nella sua interezza, e può essere letto sia in quanto ribellione al convenzionalismo imperante nella tradizionale società dei popoli mediterranei (la giovane donna sposata all'uomo quasi anziano, che sfoga la sua sessualità con coetanei amanti...), sia in quanto critica psicologica e macerata alla figura della donna tout court, facendola passare per quasi prostituta quindi puro istinto, poiché non bisogna dimenticare che il Lorca fu omosessuale e tormentato da codesta inclinazione, non ultima causa del suo omicidio.

Tra i sei protagonisti della versione catanese di Belisa spicca Alfio Guzzetta, che ha una solida storia nel campo teatrale, il quale con acutezza ha interpretato il ruolo del marito consapevolmente tradito Don Perlimplinu: bravi anche gli altri interpreti Palmira Russo (Marcolfa), Veronica Giusti (Belisa), Maria Tripoli (madre di Belisa) al suo esordio teatrale per cui la si può pubblicamente elogiare dopo le avventure felici nel campo della letteratura e dell'arte, Vera Di Gregorio (primo Elfo), Agata Furnari (secondo Elfo). La regià ha volutamente incentrato l'opera sulla originalità del contenuto volendo rappresentarla in modo affatto contemporaneo e come sempre legandolo alla realtà del territorio siciliano, spazio di ricerca non solo di Roman Clarke (il quale da bravo giornalista dirige pure l'agile mensile "Catania è...") ma anche della associazione Terreforti, a cui rivolgiamo un meritato plauso, per aver riportato l'attenzione su temi e argomenti troppo spesso dimenticati. Anche il luogo pur raccolto ma di non recente storia (lo rammentiamo più di vent'anni fa per una serata di poesia con Sebastiano Addamo) ha il suo significato, ed il pubblico si può sentire compartecipe della vicenda, la quale nel caso specifico fu introdotta da un giovane attore-aedo, che lesse alcune celebri poesie del Lorca. Catania si conferma città movimentata e vivacissima nell'arte e nella originalità delle iniziative, anche da codesti voli risorgenti.

F.Gio

Nella immagine: quadro di Maria Tripoli

mercoledì 4 aprile 2012

Successo internazionale per il premio letterario "F.Pasqualino" quarta edizione, Butera 2012







Successo internazionale per il premio letterario "F.Pasqualino" quarta edizione, Butera 2012

Nella splendida cornice normanna della Sicilia, la quarta edizione del premio letterario dedicato allo scrittore buterese Fortunato Pasqualino, ha avuto ampio e sempre crescente consenso di pubblico e visibilità internazionale. Come naviganti nel mare della Letteratura, dalla città di Stesicoro il grande aedo dell'antichità, movemmo in torpedone per Butera, paese dall'illustre passato dal cui orizzonte Affrica ed Europa, congiuntamente si scorgono.

La struttura organizzativa, l'ideazione e la fiamma del momento, è come negli altri anni opera dell'associazione Akkuaria capeggiata da Vera Ambra, una donna che sta segnando l'epoca attuale del panorama culturale siciliano con le multiformi sue iniziative, sapendo avvincere e coinvolgere, travolgere e seguire, con stile e discrezione, persone-mondi anche differenti, ma uniti dalla comune 'manducatio' per il Sapere. A Butera trovammo il 31 marzo, vigilia delle Palme festa della cattolicità, aria del nord: il gemellaggio della cittadina sicula con il comune tedesco di Gevelsberg, dove vive una folta comunità di emigrati, con la presenza del Sindaco tedesco, ha costituito un simpatico sipario alla manifestazione culturale che ricorda lo scrittore e giornalista Pasqualino.

Il cine teatro nuovo e grande di Butera fu poi il luogo dove si dipanò, come in un seguito di immagini da cinegiornale, la manifestazione bella, affettuosa, ampiamente coinvolgente: curata con simpatia dall'amministrazione comunale capeggiata dal Sindaco Luigi Casisi, da sempre vicino e sostenitore del premio, che ha partecipato attivamente alle funzioni.

La premiazione (tutti i dettagli dei vincitori nel sito
http://www.premiofortunatopasqualino.it/ ), con l'affettuosa presenza della signora Barbara Olson vedova Pasqualino, che mai manca al ricordo del consorte, partecipata dal pittore Salvo Barbagallo che in presa diretta ha dipinto degli acquerelli, è stata intervallata dalla presenza dell'attore catanese Emanuele Puglia, del gruppo del Teatro Stabile, il quale tra 'cunti', miniminagghie' siciliane, canzoni e poesie, ha affascinato l'uditorio come è suo costume: particolarmente significativo, in tema pasquale, il racconto in lingua 'regionale' siciliana "Lu superchiu è comu lu mancanti", tra Gesù e San Pietro.

Vera Ambra ha sapientemente diretto la serata, nella quale lo scrittore e giornalista Francesco Giordano ha appositamente portato la 'vox alienista', collegando la figura di Fortunato Pasqualino al novello movimento culturale ed artistico dell'Alienismo: in tale ambito egli ha voluto, in particolare ai numerosissimi ragazzi della media "Mario Gori" ivi interevenuti per l'apposito concorso di racconti e poesie a loro dedicato, indicare delle figure supreme di alienisti i quali costituiscono ognora la bussola per chi desidera far parte del gruppo: Gesù Cristo, l'Alfa ed Omega, martire rivoluzionario immolato in nome dell'Amore, il primo ed ultimo Alienista; Sant'Agata, ragazza ventenne che invece di cedere alle lusinghe del corpo, muore vergine e sceglie la salvezza dell'anima, autentica alienista contro il mondo e per il mondo; I fratelli Pii, nella società siciliana preellenica simbolo di amor filiale, salvano i genitori dalle lave dell'Etna che davanti a loro si biforcano ed arrestano, eterno esempio di alienismo dell'amore pei genitori celebrato in tutta l'antichità; infine la beatissima Vergine Maria, il cui "fiat mihi secundum Verbum tuum" all'angelo Gabriele è il caposaldo della formula dell'abbandono alienista alla volontà suprema, che è dell'essere umano, ma soprattutto divina.

Parteciparono alla premiazione le scrittrici Gabriella Rossitto, Mariella Sudano, Angela Agnello, Maria Tripoli che da poco ha dato alle stampe il suo libro autobiografico, e la giovane e fascinosa Antonella Salamone di cui salutiamo la novella agenzia letteraria "Giri di bozze".

Con le parole socratiche riferite da Platone possiamo affermare che il percorso della diffusione del Sapere continua ininterrotto, "poiché il sole è, ancora, sui monti".

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lunedì 26 marzo 2012

Sulla poesia di Salvatore Camilleri: una bella manifestazione nella biblioteca della chiesa S.M.della Consolazione a Catania, con i pupi dei Napoli



















Una simpatica serata in onore di un illustre studioso della lingua, della letteratura e della cultura di Sicilia: può così tratteggiarsi la manifestazione svoltasi il 25 marzo nella biblioteca-salone della chiesa di S.Maria della Consolazione in Catania, retta da Padre Coniglione (appassionato di libri antichi e nuovi), che ha celebrato le opere di Salvatore Camilleri, oggi più che nonagenario ma intellettualmente lucidissimo, come ha dimostrato nel suo appassionato intervento, affascinando il folto uditorio.
Se non bastassero le raccolte di poesie, rimarrebbero delle opere sue tre segni incancellabili: la versione moderna in lingua sicula del celeberrimo racconto leggendario "La Barunissa di Carini" (da cui lo sceneggiato televisivo del 1975), la Grammatica Siciliana (edita nel 2002 da Boemi, in una collana di tre volumi tra cui l'Anfiteatro romano di Catania, autore chi scrive, e Ducezio, del fu prof.Gliozzo), nonché il monumentale Dizionario Italiano Siciliano, edito da Greco nel 1998, opera unica ed utilissima nel suo genere.
Ed a festeggiare l'anziano 'sicilianista' ed oramai fra gli ultimi esponenti di quella grande tradizione della cultura e storia anche politica di Sicilia la quale, da Santi Correnti ad Antonio Corsaro e Fortunato Pasqualino passando per Salvatore Santangelo ed Alberto Varvaro sino ad Andrea Finocchiaro Aprile, ha tante luci poliedriche donato alla nostra isola, fummo in tanti: Nino Magrì della Associazione Marranzatomo che ha con attenzione organizzato la serata, la docente Sarah Zappulla Muscarà che ha dissertato sulla qualità dei libri di Camilleri, e per la gioja dei grandi e dei piccini convenuti, la marionettistica dei fratelli Napoli, che srotolando cartelloni all'uso antico, ha rappresentato due quadri della "Barunissa di Carini" ridonando voce e vita alla intramontabile tradizione dei pupi, i quali se si muovono a filo, hanno nondimeno un'anima immortale: così il grido degli amanti tragici, "Tuttu è Amùri!", si trasforma come nel connubio con la morte, nel cuore vero della nostra siciliana epopea.
Da ricordare, come ha ben sottolineato il professor Camilleri e noi dovremmo ripetere a giovani e maturi, che sino al XV secolo la prosa ufficiale da e verso il Regno di Sicilia (usata anche dal Papa nella corrispondenza!), era il siciliano, anzi la lingua siciliana: uso che tramontò dopo la scelta di Napoli quale capitale del nuovo regno, in seguito ai mutamenti politici del XVI secolo. Un 'piccolo' ma grande particolare, che nessun 'nordico' d'Italia, ieri come oggi, può vantare, e di cui si può legittimamente andare orgogliosi.
Scorgemmo tra i presenti alcuni del movimento dell'Alienismo: e come non si può prendere parte all'Arte ed alla cultura sicula, specie se puparesca, se non si è alienati da quell'Amore per il Sapere che sin dall'evo pre-ellenico vede la forma della nostra Isola quale un cuore, l'autentico fulcro del Mediterraneo? E che tali manifestazioni si svolgano nei saloni di un tempio cattolico, la Chiesa dell'Apostolica legazia, neppure è un caso, vogliamo interpretare. A volte è piacevole raccontare, ma anche esserci può avere importanza.

F.Gio

Nella foto, un momento della rappresentazione puparesca

martedì 20 marzo 2012

Santa Messa in latino a Catania, Chiesa S.Giuseppe al Transito, 25 marzo 2012


Si comunica che
Domenica 25 marzo 2012
V di Quaresima
nella chiesa di San Giuseppe al Transito in Catania
(piazzetta Maravigna, dietro l'anagrafe comunale, pressi del castello Ursino)
si officerà la Santa Messa nel Rito Romano Antico
(in lingua latina)
ore 19

lunedì 5 marzo 2012

Mostra d'Arte "Sinfonie cromatiche" ad Acicatena, artisti del movimento Alienista



Riceviamo e pubblichiamo:






Con il patrocinio del Comune di Aci Catena, Provincia Regionale di Catania e dal Comitato Provinciale di Catania Settore Cultura dell'A.I.C.S. e la collaborazione delle Associazioni Culturali: Artists & Creatives e, Akkuaria, I Tormentatos e il C.A.D. SOCIALE (Centri di Ascolto del Disagio) è organizzata la prima edizione di

“Sinfonie cromatiche”
Rassegna d’Arte Contemporanea
Collettiva di Pittura, scultura, Fotografia e Recital di PoesieAci Catena - Palazzo Riggio 9 -10-11 marzo 2012
Ore 10.00-22.00

La Rassegna si propone l'obiettivo di promuovere le svariate forme d’arte, una forza sinergica capace di offrire un panorama multidisciplinare che coniuga il mondo dell’arte e degli artisti.
Con l'occasione sarà presentato il Manifesto "Alienismo", un Movimento Artistico e di Pensiero.
Il movimento nasce dall’esigenza di rappresentare l’Arte partendo dalla manifestazione dell’Idea e dalla sua interpretazione, con lo scopo di riportare il pensiero creativo all’interno di forme adeguate a esprimere la complessa spiritualità contemporanea, sperimentando nuovi equilibri fra contenuti e forme nella sintesi che si produce fra la natura spiritualizzata e lo spirito materializzato.L’Arte è il primo gradino per l’autocoscienza dello Spirito, in quanto esso, solo nell’arte può vivere nell’immediatezza e nell’intuitività della sua fusione con e nella natura.Gli artisti presenti: Agata Nicolosi, Anastasia Guardo, Angelica Lazzarin, Angelo Di Stefano, Gabriria Scuderi, Giuseppe Arena, Ivano Gullotta, Lucia Calvagno, Maria Tripoli, Mariella Sudano, Nicola Raciti, Nino Guardo, Orazio Valenti, Oxana Kilina,Pippo D'Angelo, Salvatore Barbagallo, Silvano Raiti, Venerando Rosso, Vera Ambra, Vito Guardo.
Ospite la Scuola del Fumetto di Lecce Lupics Comics
La mostra espositiva sarà aperta tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 22.00

PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ COLLATERALI
Venerdì 9 Marzo 2012 ore 10.00 conferenza stampa a seguire inaugurazione della Mostra.
Domenica 11 Marzo 2012 ore 18.00 presentazione dei primi "autori alienisti" Maria Tripoli con il libro autobiografico "La casa dell'adolescenza rubata" e Venerando Rosso con la raccolta di poesie "Versidiversi".
Direzione artistica: Salvatore Barbagallo.
Direzione tecnica: Pino Santoro

Organizzazione a cura di Gaetano Inguaggiato