giovedì 4 aprile 2019

UGL Medici e Sanità: bene apertura dell'ospedale San Marco di Catania, diventi un riferimento essenziale per la popolazione





UGL Medici e Sanità: bene apertura dell'ospedale San Marco di Catania, diventi un riferimento essenziale per la popolazione
I Segretari regionali di UGL Sanità e Medici, Carmelo Urzì e Raffaele Lanteri, in una nota congiunta, dichiarano: "Esprimiamo vivo compiacimento per l'inizio della fase operativa ovvero delle attività cliniche all'interno dell'ospedale San Marco, nel quartiere Librino della città di Catania. E' vero che sono stati aperti solo due ambulatori ma simbolicamente è un gesto particolarmente importante perché dopo tante traversìe la struttura è stata consegnata alla utenza. L'azienda, che ne ha il possesso, può procedere ora al trasferimento del materno-infantile. Auspichiamo altresì che si proceda rapidamente al concorso per dirigenti medici di medicina e chirurgia di accettazione e urgenza, ossia coloro che andranno al futuro pronto soccorso; completato questo passaggio, si farà la graduatoria onde aprire il pronto soccorso con il giusto organico.
"Non dimentichiamo" -aggiungono i due esponenti regionali del sindacato- " come più volte da noi detto nel corso di questi anni, che a tutt'oggi tutta la zona sud della città non ha un presidio di pronto soccorso facilmente accessibile. Almeno 80.000 persone abitano in una zona particolarmente lontana dal pronto soccorso più vicino; inoltre la zona industriale si trova nelle medesime condizioni. La nostra richiesta", concludono Urzì e Lanteri, "è che il San Marco appena inaugurato divenga un ospedale di eccellenza a tutti gli effetti, all'interno del quale vi siano tutti i reparti generalisti, ad iniziare dal pronto soccorso, che deve essere organizzato ed operativo nel più breve tempo possibile".

1 commento:

  1. grazie per la difesa per noi personale esterno. Che gia'si sta vedendo rubati i posti di lavoro da persone piu' giovani provenienti da altre regioni e noi che da sedici anni che siamo qui che fine faremo ?

    RispondiElimina